Questa sera fa cosi' caldo che mi sono sentito come l'attore Peter Lorre, che in certi suoi film passa tutto il tempo a tergersi il sudore...
Con il suo volto espressivo, anche se molle, come di persona malata, lo sguardo acquoso e sfuggente, Lorre fu il prototipo del paranoico, del criminale, del traditore, dell'essere squallido ed abbietto, nato con M - Il mostro di Dusseldorf (1931) di Fritz Lang. In quel film impersonava con straordinaria compenetrazione - non solo psicologica, ma anche fisica - l'allucinato delinquente sessuale che adescava le bambine per ucciderle. Peter era alto 1,60 cm circa e quell'espressione da bimbo folle divenne, col passare del tempo, una maschera grottesca che portava in sé i segni di una vita fatta di sofferenze, abusi, abbandoni. Lasciata la Germania dopo l'avvento di Adolf Hitler, Lorre lavorò dapprima in Francia, poi nel Regno Unito, dove partecipò a vari film diretti da Alfred Hitchcock, sempre mantenendosi fedele al suo personaggio.
http://it.wikipedia.org/wiki/Peter_Lorre
«Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre.» Ian Maclaren
martedì 28 luglio 2009
Peter Lorre
Questa sera fa cosi' caldo che mi sono sentito come l'attore Peter Lorre, che in certi suoi film passa tutto il tempo a tergersi il sudore...
Con il suo volto espressivo, anche se molle, come di persona malata, lo sguardo acquoso e sfuggente, Lorre fu il prototipo del paranoico, del criminale, del traditore, dell'essere squallido ed abbietto, nato con M - Il mostro di Dusseldorf (1931) di Fritz Lang. In quel film impersonava con straordinaria compenetrazione - non solo psicologica, ma anche fisica - l'allucinato delinquente sessuale che adescava le bambine per ucciderle. Peter era alto 1,60 cm circa e quell'espressione da bimbo folle divenne, col passare del tempo, una maschera grottesca che portava in sé i segni di una vita fatta di sofferenze, abusi, abbandoni. Lasciata la Germania dopo l'avvento di Adolf Hitler, Lorre lavorò dapprima in Francia, poi nel Regno Unito, dove partecipò a vari film diretti da Alfred Hitchcock, sempre mantenendosi fedele al suo personaggio.
http://it.wikipedia.org/wiki/Peter_Lorre
Con il suo volto espressivo, anche se molle, come di persona malata, lo sguardo acquoso e sfuggente, Lorre fu il prototipo del paranoico, del criminale, del traditore, dell'essere squallido ed abbietto, nato con M - Il mostro di Dusseldorf (1931) di Fritz Lang. In quel film impersonava con straordinaria compenetrazione - non solo psicologica, ma anche fisica - l'allucinato delinquente sessuale che adescava le bambine per ucciderle. Peter era alto 1,60 cm circa e quell'espressione da bimbo folle divenne, col passare del tempo, una maschera grottesca che portava in sé i segni di una vita fatta di sofferenze, abusi, abbandoni. Lasciata la Germania dopo l'avvento di Adolf Hitler, Lorre lavorò dapprima in Francia, poi nel Regno Unito, dove partecipò a vari film diretti da Alfred Hitchcock, sempre mantenendosi fedele al suo personaggio.
http://it.wikipedia.org/wiki/Peter_Lorre
lunedì 20 luglio 2009
Eto'o: "Decido solo io"
"Si complica il trasferimento di Zlatan Ibrahimovic al Barcellona. Tutto fatto tra le due società - all'Inter 50 milioni di euro più Samuel Eto'o e il bielorusso Alexander Hleb -, ma ancora devono essere trovati gli accordi con i giocatori. E se lo svedese nerazzurro non sembra creare eccessivi problemi, le grane giungono dal camerunense Eto'o, che tramite il suo manager ha fatto sapere di volere come condizione per il trasferimento a Milano un contratto da 10 milioni di euro annui, come ha riportato oggi dal giornale spagnolo As."
Vergognoso oltre ogni modo. Strapagati per mettersi le braghette corte e "giocare" a palla. Dovrebbero dirgli di abbassare la crest e non dargli una lira!
Vergognoso oltre ogni modo. Strapagati per mettersi le braghette corte e "giocare" a palla. Dovrebbero dirgli di abbassare la crest e non dargli una lira!
Eto'o: "Decido solo io"
"Si complica il trasferimento di Zlatan Ibrahimovic al Barcellona. Tutto fatto tra le due società - all'Inter 50 milioni di euro più Samuel Eto'o e il bielorusso Alexander Hleb -, ma ancora devono essere trovati gli accordi con i giocatori. E se lo svedese nerazzurro non sembra creare eccessivi problemi, le grane giungono dal camerunense Eto'o, che tramite il suo manager ha fatto sapere di volere come condizione per il trasferimento a Milano un contratto da 10 milioni di euro annui, come ha riportato oggi dal giornale spagnolo As."
Vergognoso oltre ogni modo. Strapagati per mettersi le braghette corte e "giocare" a palla. Dovrebbero dirgli di abbassare la crest e non dargli una lira!
Vergognoso oltre ogni modo. Strapagati per mettersi le braghette corte e "giocare" a palla. Dovrebbero dirgli di abbassare la crest e non dargli una lira!
martedì 14 luglio 2009
I miei MP3...
Grazie al leggerissimo e veloce player Billy, segnalatomi da Fabio, che tra l'altro ha supporto nativo per last.fm, ho creato la lista dei miei MP3.
Abbiate pazienza, ci mette un po' a caricare...
http://www.andreapancotti.com/dati/mp3/index_of_mp3.html
Abbiate pazienza, ci mette un po' a caricare...
http://www.andreapancotti.com/dati/mp3/index_of_mp3.html
I miei MP3...
Grazie al leggerissimo e veloce player Billy, segnalatomi da Fabio, che tra l'altro ha supporto nativo per last.fm, ho creato la lista dei miei MP3.
Abbiate pazienza, ci mette un po' a caricare...
http://www.andreapancotti.com/dati/mp3/index_of_mp3.html
Abbiate pazienza, ci mette un po' a caricare...
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Contro il decreto Alfano
Sciopero dei blog con un "rumoroso silenzio". Inteso non solo come astensione dalla scrittura, ma anche come manifestazione di piazza, prevista per oggi a Roma, alle 19 a Piazza Navona. Contro cosa? Contro il decreto Alfano (o "intercettazioni"), anzi contro un suo articolo specifico, quello che prevede - recita il Manifesto di "Diritto alla Rete" che è il nome dell'iniziativa: "contro il cosiddetto obbligo di rettifica, pensato sessant'anni fa per la stampa, e che se imposto a tutti i blog (anche amatoriali) e con le pesanti sanzioni pecuniarie previste, metterebbe di fatto un silenziatore alle conversazioni on line e alla libera espressione in Internet".
http://dirittoallarete.ning.com/
http://dirittoallarete.ning.com/
Contro il decreto Alfano
Sciopero dei blog con un "rumoroso silenzio". Inteso non solo come astensione dalla scrittura, ma anche come manifestazione di piazza, prevista per oggi a Roma, alle 19 a Piazza Navona. Contro cosa? Contro il decreto Alfano (o "intercettazioni"), anzi contro un suo articolo specifico, quello che prevede - recita il Manifesto di "Diritto alla Rete" che è il nome dell'iniziativa: "contro il cosiddetto obbligo di rettifica, pensato sessant'anni fa per la stampa, e che se imposto a tutti i blog (anche amatoriali) e con le pesanti sanzioni pecuniarie previste, metterebbe di fatto un silenziatore alle conversazioni on line e alla libera espressione in Internet".
http://dirittoallarete.ning.com/
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Grillo alle Primarie
Il PD dice no a Beppe Grillo. Niente tessera e niente primarie. Il comico si è visto rifiutare l'iscrizione al circolo dei democratici di Arzachena. "Lo Statuto e il regolamento impediscono l'iscrizione, per questo è stata avviata la procedura di restituzione degli euro versati", comunica la Commissione regionale di garanzia della Sardegna. Ma Grillo non si scoraggia: "Noi andiamo avanti. Il PD sardo ha respinto la richiesta? Vorrà dire che la ripresenterò in continente. Peraltro la tessera praticamente ce l'ho già, ho pure pagato ben 16 euro...
Grillo ci tiene, comunque, a sottolineare che non tutto il PD ha chiuso la porta: "Ho visto che Adinolfi, Marino, hanno detto di essere favorevoli. Solo il 'globulo' è contrario, Fassino, quelli lì... Sono straordinari!". L'obiezione del PD, viene fatto notare a Grillo, sarebbero i requisiti previsti dallo Statuto: "L'ho letto, non c'è niente che impedisca la mia iscrizione, dice solo che non si possono iscrivere quelli che hanno la tessera di un altro partito. Che c'entro io?".
Già nel pomeriggio una netta chiusura era arrivata dal responsabile organizzativo del PD, Maurizio Migliavacca, che giudicava "improbabile" il rilascio della tessera al comico genovese. Le reazioni tra i democratici non si sono fatte attendere, con alcuni 'pezzi forti' del partito schierati contro quello che sembra un uso di comodo del Pd e altri che, in qualche caso, hanno mostrato una discordanza di idee, aprendo la porta al comico-blogger. ".
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/partito-democratico-30/grillo-fassino/grillo-fassino.html
Sinceramente, non capisco perchè negare a Grillo di partecipare alle Primarie, sembra che il Partito Democratico abbia paura che Grillo possa vincerle. L'ingresso di Beppe Grillo nella competizione farebbe solo del bene per svecchiare la sinistra italiana, potrebbe far prendere decisioni chiare all'attuale dirigenza, almeno per una volta. Il PD si riprenderebbe così i voti di quelli che non lo votano più, forse anche il mio. Ma se Grillo vincesse le primarie, battendo Franceschini, Bersani e Marino, quindi prendendo più voti di tutti, non sarebbe un bene? E se perdesse, la sinistra ne uscirebbe più compatta e motivata. Ma di cosa hanno paura i dirigenti del Partito Democratico, che gli freghino la poltrona?
Grillo ci tiene, comunque, a sottolineare che non tutto il PD ha chiuso la porta: "Ho visto che Adinolfi, Marino, hanno detto di essere favorevoli. Solo il 'globulo' è contrario, Fassino, quelli lì... Sono straordinari!". L'obiezione del PD, viene fatto notare a Grillo, sarebbero i requisiti previsti dallo Statuto: "L'ho letto, non c'è niente che impedisca la mia iscrizione, dice solo che non si possono iscrivere quelli che hanno la tessera di un altro partito. Che c'entro io?".
Già nel pomeriggio una netta chiusura era arrivata dal responsabile organizzativo del PD, Maurizio Migliavacca, che giudicava "improbabile" il rilascio della tessera al comico genovese. Le reazioni tra i democratici non si sono fatte attendere, con alcuni 'pezzi forti' del partito schierati contro quello che sembra un uso di comodo del Pd e altri che, in qualche caso, hanno mostrato una discordanza di idee, aprendo la porta al comico-blogger. ".
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/partito-democratico-30/grillo-fassino/grillo-fassino.html
Sinceramente, non capisco perchè negare a Grillo di partecipare alle Primarie, sembra che il Partito Democratico abbia paura che Grillo possa vincerle. L'ingresso di Beppe Grillo nella competizione farebbe solo del bene per svecchiare la sinistra italiana, potrebbe far prendere decisioni chiare all'attuale dirigenza, almeno per una volta. Il PD si riprenderebbe così i voti di quelli che non lo votano più, forse anche il mio. Ma se Grillo vincesse le primarie, battendo Franceschini, Bersani e Marino, quindi prendendo più voti di tutti, non sarebbe un bene? E se perdesse, la sinistra ne uscirebbe più compatta e motivata. Ma di cosa hanno paura i dirigenti del Partito Democratico, che gli freghino la poltrona?
Grillo alle Primarie
Il PD dice no a Beppe Grillo. Niente tessera e niente primarie. Il comico si è visto rifiutare l'iscrizione al circolo dei democratici di Arzachena. "Lo Statuto e il regolamento impediscono l'iscrizione, per questo è stata avviata la procedura di restituzione degli euro versati", comunica la Commissione regionale di garanzia della Sardegna. Ma Grillo non si scoraggia: "Noi andiamo avanti. Il PD sardo ha respinto la richiesta? Vorrà dire che la ripresenterò in continente. Peraltro la tessera praticamente ce l'ho già, ho pure pagato ben 16 euro...
Grillo ci tiene, comunque, a sottolineare che non tutto il PD ha chiuso la porta: "Ho visto che Adinolfi, Marino, hanno detto di essere favorevoli. Solo il 'globulo' è contrario, Fassino, quelli lì... Sono straordinari!". L'obiezione del PD, viene fatto notare a Grillo, sarebbero i requisiti previsti dallo Statuto: "L'ho letto, non c'è niente che impedisca la mia iscrizione, dice solo che non si possono iscrivere quelli che hanno la tessera di un altro partito. Che c'entro io?".
Già nel pomeriggio una netta chiusura era arrivata dal responsabile organizzativo del PD, Maurizio Migliavacca, che giudicava "improbabile" il rilascio della tessera al comico genovese. Le reazioni tra i democratici non si sono fatte attendere, con alcuni 'pezzi forti' del partito schierati contro quello che sembra un uso di comodo del Pd e altri che, in qualche caso, hanno mostrato una discordanza di idee, aprendo la porta al comico-blogger. ".
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/partito-democratico-30/grillo-fassino/grillo-fassino.html
Sinceramente, non capisco perchè negare a Grillo di partecipare alle Primarie, sembra che il Partito Democratico abbia paura che Grillo possa vincerle. L'ingresso di Beppe Grillo nella competizione farebbe solo del bene per svecchiare la sinistra italiana, potrebbe far prendere decisioni chiare all'attuale dirigenza, almeno per una volta. Il PD si riprenderebbe così i voti di quelli che non lo votano più, forse anche il mio. Ma se Grillo vincesse le primarie, battendo Franceschini, Bersani e Marino, quindi prendendo più voti di tutti, non sarebbe un bene? E se perdesse, la sinistra ne uscirebbe più compatta e motivata. Ma di cosa hanno paura i dirigenti del Partito Democratico, che gli freghino la poltrona?
Grillo ci tiene, comunque, a sottolineare che non tutto il PD ha chiuso la porta: "Ho visto che Adinolfi, Marino, hanno detto di essere favorevoli. Solo il 'globulo' è contrario, Fassino, quelli lì... Sono straordinari!". L'obiezione del PD, viene fatto notare a Grillo, sarebbero i requisiti previsti dallo Statuto: "L'ho letto, non c'è niente che impedisca la mia iscrizione, dice solo che non si possono iscrivere quelli che hanno la tessera di un altro partito. Che c'entro io?".
Già nel pomeriggio una netta chiusura era arrivata dal responsabile organizzativo del PD, Maurizio Migliavacca, che giudicava "improbabile" il rilascio della tessera al comico genovese. Le reazioni tra i democratici non si sono fatte attendere, con alcuni 'pezzi forti' del partito schierati contro quello che sembra un uso di comodo del Pd e altri che, in qualche caso, hanno mostrato una discordanza di idee, aprendo la porta al comico-blogger. ".
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/partito-democratico-30/grillo-fassino/grillo-fassino.html
Sinceramente, non capisco perchè negare a Grillo di partecipare alle Primarie, sembra che il Partito Democratico abbia paura che Grillo possa vincerle. L'ingresso di Beppe Grillo nella competizione farebbe solo del bene per svecchiare la sinistra italiana, potrebbe far prendere decisioni chiare all'attuale dirigenza, almeno per una volta. Il PD si riprenderebbe così i voti di quelli che non lo votano più, forse anche il mio. Ma se Grillo vincesse le primarie, battendo Franceschini, Bersani e Marino, quindi prendendo più voti di tutti, non sarebbe un bene? E se perdesse, la sinistra ne uscirebbe più compatta e motivata. Ma di cosa hanno paura i dirigenti del Partito Democratico, che gli freghino la poltrona?
martedì 7 luglio 2009
Eh! Chi è causa del suo Silvio pianga se stesso...
"Un summit che sta "discendendo nel caos", su cui è meglio avere "basse aspettative" e che potrebbe addirittura produrre, oltre al rischio di nuove "gaffe di Berlusconi" e controversie sulla sua vita privata, proposte per "espellere l'Italia dal G8" e sostituirla con la Spagna. Sono le indiscrezioni raccolte dalla stampa estera tra le delegazioni degli altri paesi invitati al vertice che si apre domani all'Aquila e i commenti e le previsioni che alcuni dei più autorevoli giornali del mondo, dal Financial Times al Wall Street Journal, fanno sull'appuntamento internazionale che richiama i grandi della terra, e le luci dei riflettori, sul nostro paese." "Crescono le pressioni all'interno del G8 per espellere l'Italia, mentre i preparativi per il summit scendono nel caos", è il titolo del Guardian di Londra. Nell'assenza di qualsiasi iniziativa sostanziale da parte italiana per organizzare l'agenda del vertice, scrive il quotidiano della capitale britannica, "gli Stati Uniti hanno assunto il controllo", con un giro di conferenze telefoniche effettuate dai loro "sherpa", come si chiamano in gergo gli alti funzionari che pianificano i temi e le iniziative del G8, per "iniettare all'ultimo momento qualche significato" nell'incontro dell'Aquila. "Che sia un altro paese a organizzare le telefonate degli sherpa è un fatto senza precedenti", dice al Guardian un alto esponente della delegazione di un paese del G8. "Gli italiani sono stati semplicemente terribili. Non c'è stata organizzazione e non c'è stata pianificazione". [link]
Eh già, perche' sono tutti comunisti e ci invidiano il Cavaliere! Tutti! Cattivi!
La vignetta in alto è dedicata alla gaffe di Silvio Berlusconi che ha salutato l'elezione di Barack Obama, presidente "giovane, bello e abbronzato"; Berlusconi si è giustificato dicendo che si trattava di un complimento, nella vignetta di Kichka, disegnatore belga di nascita ora stabilitosi in Israele, abbiamo un Obama che replica a Silvio: "allora anche vecchio idiota". [link]
Eh già, perche' sono tutti comunisti e ci invidiano il Cavaliere! Tutti! Cattivi!
La vignetta in alto è dedicata alla gaffe di Silvio Berlusconi che ha salutato l'elezione di Barack Obama, presidente "giovane, bello e abbronzato"; Berlusconi si è giustificato dicendo che si trattava di un complimento, nella vignetta di Kichka, disegnatore belga di nascita ora stabilitosi in Israele, abbiamo un Obama che replica a Silvio: "allora anche vecchio idiota". [link]
Eh! Chi è causa del suo Silvio pianga se stesso...
"Un summit che sta "discendendo nel caos", su cui è meglio avere "basse aspettative" e che potrebbe addirittura produrre, oltre al rischio di nuove "gaffe di Berlusconi" e controversie sulla sua vita privata, proposte per "espellere l'Italia dal G8" e sostituirla con la Spagna. Sono le indiscrezioni raccolte dalla stampa estera tra le delegazioni degli altri paesi invitati al vertice che si apre domani all'Aquila e i commenti e le previsioni che alcuni dei più autorevoli giornali del mondo, dal Financial Times al Wall Street Journal, fanno sull'appuntamento internazionale che richiama i grandi della terra, e le luci dei riflettori, sul nostro paese." "Crescono le pressioni all'interno del G8 per espellere l'Italia, mentre i preparativi per il summit scendono nel caos", è il titolo del Guardian di Londra. Nell'assenza di qualsiasi iniziativa sostanziale da parte italiana per organizzare l'agenda del vertice, scrive il quotidiano della capitale britannica, "gli Stati Uniti hanno assunto il controllo", con un giro di conferenze telefoniche effettuate dai loro "sherpa", come si chiamano in gergo gli alti funzionari che pianificano i temi e le iniziative del G8, per "iniettare all'ultimo momento qualche significato" nell'incontro dell'Aquila. "Che sia un altro paese a organizzare le telefonate degli sherpa è un fatto senza precedenti", dice al Guardian un alto esponente della delegazione di un paese del G8. "Gli italiani sono stati semplicemente terribili. Non c'è stata organizzazione e non c'è stata pianificazione". [link]
Eh già, perche' sono tutti comunisti e ci invidiano il Cavaliere! Tutti! Cattivi!
La vignetta in alto è dedicata alla gaffe di Silvio Berlusconi che ha salutato l'elezione di Barack Obama, presidente "giovane, bello e abbronzato"; Berlusconi si è giustificato dicendo che si trattava di un complimento, nella vignetta di Kichka, disegnatore belga di nascita ora stabilitosi in Israele, abbiamo un Obama che replica a Silvio: "allora anche vecchio idiota". [link]
Eh già, perche' sono tutti comunisti e ci invidiano il Cavaliere! Tutti! Cattivi!
La vignetta in alto è dedicata alla gaffe di Silvio Berlusconi che ha salutato l'elezione di Barack Obama, presidente "giovane, bello e abbronzato"; Berlusconi si è giustificato dicendo che si trattava di un complimento, nella vignetta di Kichka, disegnatore belga di nascita ora stabilitosi in Israele, abbiamo un Obama che replica a Silvio: "allora anche vecchio idiota". [link]
Rider by Brooklyn
Riporto dal sito della Perfetti Van Melle:
"Il nuovo chewing gum firmato Brooklyn! Rider è un prezioso alleato ogni volta che hai bisogno di una carica in più. Grazie a una formula esclusiva, sapientemente calibrata con caffeina, guaranà e the verde, ingredienti noti per le loro proprietà stimolanti, Rider by Brooklyn "ricarica i riflessi": per essere attivi al lavoro, attenti alla guida, dinamici nello sport o nel tempo libero, concentrati nello studio. Rider by Brooklyn è un inconfondibile confetto nero sulla cui superficie spiccano cristalli rossi con un ripieno liquido che sprigiona un'inebriante combinazione di aromi fruttati e freschi allo stesso tempo. Stimola i tuoi riflessi con Rider by Brooklyn, the new charge gum."
La realtà è che questa gomma da masticare fa solo schifo. Ma non schifo tipo "non mi piace il gusto lampone salmonato!", una cosa più "ma cosa mi sono messo in bocca? una tavoletta di antitarme?". Ma il marketing, il settore ricerca e sviluppo, i capi della Perfetti lo hanno assaggiato? Non so loro, ma io ho questo gustaccio in bocca da più di un'ora...
"Il nuovo chewing gum firmato Brooklyn! Rider è un prezioso alleato ogni volta che hai bisogno di una carica in più. Grazie a una formula esclusiva, sapientemente calibrata con caffeina, guaranà e the verde, ingredienti noti per le loro proprietà stimolanti, Rider by Brooklyn "ricarica i riflessi": per essere attivi al lavoro, attenti alla guida, dinamici nello sport o nel tempo libero, concentrati nello studio. Rider by Brooklyn è un inconfondibile confetto nero sulla cui superficie spiccano cristalli rossi con un ripieno liquido che sprigiona un'inebriante combinazione di aromi fruttati e freschi allo stesso tempo. Stimola i tuoi riflessi con Rider by Brooklyn, the new charge gum."
La realtà è che questa gomma da masticare fa solo schifo. Ma non schifo tipo "non mi piace il gusto lampone salmonato!", una cosa più "ma cosa mi sono messo in bocca? una tavoletta di antitarme?". Ma il marketing, il settore ricerca e sviluppo, i capi della Perfetti lo hanno assaggiato? Non so loro, ma io ho questo gustaccio in bocca da più di un'ora...
Rider by Brooklyn
Riporto dal sito della Perfetti Van Melle:
"Il nuovo chewing gum firmato Brooklyn! Rider è un prezioso alleato ogni volta che hai bisogno di una carica in più. Grazie a una formula esclusiva, sapientemente calibrata con caffeina, guaranà e the verde, ingredienti noti per le loro proprietà stimolanti, Rider by Brooklyn "ricarica i riflessi": per essere attivi al lavoro, attenti alla guida, dinamici nello sport o nel tempo libero, concentrati nello studio. Rider by Brooklyn è un inconfondibile confetto nero sulla cui superficie spiccano cristalli rossi con un ripieno liquido che sprigiona un'inebriante combinazione di aromi fruttati e freschi allo stesso tempo. Stimola i tuoi riflessi con Rider by Brooklyn, the new charge gum."
La realtà è che questa gomma da masticare fa solo schifo. Ma non schifo tipo "non mi piace il gusto lampone salmonato!", una cosa più "ma cosa mi sono messo in bocca? una tavoletta di antitarme?". Ma il marketing, il settore ricerca e sviluppo, i capi della Perfetti lo hanno assaggiato? Non so loro, ma io ho questo gustaccio in bocca da più di un'ora...
"Il nuovo chewing gum firmato Brooklyn! Rider è un prezioso alleato ogni volta che hai bisogno di una carica in più. Grazie a una formula esclusiva, sapientemente calibrata con caffeina, guaranà e the verde, ingredienti noti per le loro proprietà stimolanti, Rider by Brooklyn "ricarica i riflessi": per essere attivi al lavoro, attenti alla guida, dinamici nello sport o nel tempo libero, concentrati nello studio. Rider by Brooklyn è un inconfondibile confetto nero sulla cui superficie spiccano cristalli rossi con un ripieno liquido che sprigiona un'inebriante combinazione di aromi fruttati e freschi allo stesso tempo. Stimola i tuoi riflessi con Rider by Brooklyn, the new charge gum."
La realtà è che questa gomma da masticare fa solo schifo. Ma non schifo tipo "non mi piace il gusto lampone salmonato!", una cosa più "ma cosa mi sono messo in bocca? una tavoletta di antitarme?". Ma il marketing, il settore ricerca e sviluppo, i capi della Perfetti lo hanno assaggiato? Non so loro, ma io ho questo gustaccio in bocca da più di un'ora...
domenica 5 luglio 2009
mercoledì 1 luglio 2009
Il treno per il Darjeeling
Da Wikipedia
Il treno per il Darjeeling è un film del 2007 diretto da Wes Anderson, scritto dallo stesso Anderson insieme a Roman Coppola e all'attore Jason Schwartzman.
La pellicola è una commedia dalle sfumature drammatiche, ambientata in India nel distretto di Darjeeling, con protagonisti principali i tre fratelli Whitman, Francis (Owen Wilson), Peter (Adrien Brody) e Jack (Jason Schwartzman).
Trama
Tre fratelli che non si parlano da un anno pianificano un viaggio in treno in India, con lo scopo di ritrovare se stessi e il legame reciproco che avevano un tempo.
Circa un anno dopo la morte del loro padre e dopo che, apparentemente, hanno deciso di non comunicare più tra loro, Francis, il maggiore, riunisce i diversi fratelli dopo un incidente motociclistico quasi mortale, che lo ha lasciato avvolto da una maschera di bende. Sostenendo che i suoi fratelli sono stati la prima cosa a cui ha pensato quando è tornato cosciente dopo l'incidente, Francis ha organizzato un itinerario accurato e pianificato rigidamente, a bordo di un treno speciale, il Darjeeling Limited, ideato appositamente per provocare nei fratelli una rinascita spirituale che li unisse o che almeno li avvicinasse.
Ovviamente le cose non vanno esattamente come Francis ha programmato nel suo itinerario, anzi quasi per niente. Le principali resistenze a Francis vengono da Peter, il figlio di mezzo della famiglia Whitman, che a prima vista sembra essere il più stabile dei tre fratelli, con una moglie ed un figlio in arrivo, ma anche lui è a un punto di svolta e non ne vuole parlare.
Infine, c'è il più giovane e forse anche quello che ha ottenuto i maggiori risultati tra i fratelli Whitman, Jack, lo scrittore che basa i suoi personaggi "inventati" su tutto quello che gli capita realmente e che è ancora ossessionato dalla sua ex fidanzata che ha lasciato a Parigi, tanto che nemmeno in India può smettere di ascoltare di nascosto la sua segreteria telefonica, di cui ha ancora il codice segreto.
L'obiettivo di Francis è portare i fratelli al convento dove si è ritirata a vivere la loro madre Patricia (Anjelica Huston), che dopo aver cercato di evitare i contatti con i figli, acconsente ad ospitarli per qualche giorno nel convento.
Dato che tutti fanno i critici di cinema, ho deciso di farlo anche io, iniziando da questo film. Molti lo criticano e lo stroncano con recensioni davvero pessime e poco interessanti ed originali. A me, invece, il film è piaciuto, sarà che adoro Owen Wildon ed Adrien Brody, sarà che adoro film come Napoleon Dymanite e Strange Brew (uscito in Italia con vari nomi: La strana voglia, Obiettivo birra, etc...), ma questa storia on the road, sbilenca, colorata ed assurda, mi è davvero piaciuta.
Il treno per il Darjeeling è un film del 2007 diretto da Wes Anderson, scritto dallo stesso Anderson insieme a Roman Coppola e all'attore Jason Schwartzman.
La pellicola è una commedia dalle sfumature drammatiche, ambientata in India nel distretto di Darjeeling, con protagonisti principali i tre fratelli Whitman, Francis (Owen Wilson), Peter (Adrien Brody) e Jack (Jason Schwartzman).
Trama
Tre fratelli che non si parlano da un anno pianificano un viaggio in treno in India, con lo scopo di ritrovare se stessi e il legame reciproco che avevano un tempo.
Circa un anno dopo la morte del loro padre e dopo che, apparentemente, hanno deciso di non comunicare più tra loro, Francis, il maggiore, riunisce i diversi fratelli dopo un incidente motociclistico quasi mortale, che lo ha lasciato avvolto da una maschera di bende. Sostenendo che i suoi fratelli sono stati la prima cosa a cui ha pensato quando è tornato cosciente dopo l'incidente, Francis ha organizzato un itinerario accurato e pianificato rigidamente, a bordo di un treno speciale, il Darjeeling Limited, ideato appositamente per provocare nei fratelli una rinascita spirituale che li unisse o che almeno li avvicinasse.
Ovviamente le cose non vanno esattamente come Francis ha programmato nel suo itinerario, anzi quasi per niente. Le principali resistenze a Francis vengono da Peter, il figlio di mezzo della famiglia Whitman, che a prima vista sembra essere il più stabile dei tre fratelli, con una moglie ed un figlio in arrivo, ma anche lui è a un punto di svolta e non ne vuole parlare.
Infine, c'è il più giovane e forse anche quello che ha ottenuto i maggiori risultati tra i fratelli Whitman, Jack, lo scrittore che basa i suoi personaggi "inventati" su tutto quello che gli capita realmente e che è ancora ossessionato dalla sua ex fidanzata che ha lasciato a Parigi, tanto che nemmeno in India può smettere di ascoltare di nascosto la sua segreteria telefonica, di cui ha ancora il codice segreto.
L'obiettivo di Francis è portare i fratelli al convento dove si è ritirata a vivere la loro madre Patricia (Anjelica Huston), che dopo aver cercato di evitare i contatti con i figli, acconsente ad ospitarli per qualche giorno nel convento.
Dato che tutti fanno i critici di cinema, ho deciso di farlo anche io, iniziando da questo film. Molti lo criticano e lo stroncano con recensioni davvero pessime e poco interessanti ed originali. A me, invece, il film è piaciuto, sarà che adoro Owen Wildon ed Adrien Brody, sarà che adoro film come Napoleon Dymanite e Strange Brew (uscito in Italia con vari nomi: La strana voglia, Obiettivo birra, etc...), ma questa storia on the road, sbilenca, colorata ed assurda, mi è davvero piaciuta.
Il treno per il Darjeeling
Da Wikipedia
Il treno per il Darjeeling è un film del 2007 diretto da Wes Anderson, scritto dallo stesso Anderson insieme a Roman Coppola e all'attore Jason Schwartzman.
La pellicola è una commedia dalle sfumature drammatiche, ambientata in India nel distretto di Darjeeling, con protagonisti principali i tre fratelli Whitman, Francis (Owen Wilson), Peter (Adrien Brody) e Jack (Jason Schwartzman).
Trama
Tre fratelli che non si parlano da un anno pianificano un viaggio in treno in India, con lo scopo di ritrovare se stessi e il legame reciproco che avevano un tempo.
Circa un anno dopo la morte del loro padre e dopo che, apparentemente, hanno deciso di non comunicare più tra loro, Francis, il maggiore, riunisce i diversi fratelli dopo un incidente motociclistico quasi mortale, che lo ha lasciato avvolto da una maschera di bende. Sostenendo che i suoi fratelli sono stati la prima cosa a cui ha pensato quando è tornato cosciente dopo l'incidente, Francis ha organizzato un itinerario accurato e pianificato rigidamente, a bordo di un treno speciale, il Darjeeling Limited, ideato appositamente per provocare nei fratelli una rinascita spirituale che li unisse o che almeno li avvicinasse.
Ovviamente le cose non vanno esattamente come Francis ha programmato nel suo itinerario, anzi quasi per niente. Le principali resistenze a Francis vengono da Peter, il figlio di mezzo della famiglia Whitman, che a prima vista sembra essere il più stabile dei tre fratelli, con una moglie ed un figlio in arrivo, ma anche lui è a un punto di svolta e non ne vuole parlare.
Infine, c'è il più giovane e forse anche quello che ha ottenuto i maggiori risultati tra i fratelli Whitman, Jack, lo scrittore che basa i suoi personaggi "inventati" su tutto quello che gli capita realmente e che è ancora ossessionato dalla sua ex fidanzata che ha lasciato a Parigi, tanto che nemmeno in India può smettere di ascoltare di nascosto la sua segreteria telefonica, di cui ha ancora il codice segreto.
L'obiettivo di Francis è portare i fratelli al convento dove si è ritirata a vivere la loro madre Patricia (Anjelica Huston), che dopo aver cercato di evitare i contatti con i figli, acconsente ad ospitarli per qualche giorno nel convento.
Dato che tutti fanno i critici di cinema, ho deciso di farlo anche io, iniziando da questo film. Molti lo criticano e lo stroncano con recensioni davvero pessime e poco interessanti ed originali. A me, invece, il film è piaciuto, sarà che adoro Owen Wildon ed Adrien Brody, sarà che adoro film come Napoleon Dymanite e Strange Brew (uscito in Italia con vari nomi: La strana voglia, Obiettivo birra, etc...), ma questa storia on the road, sbilenca, colorata ed assurda, mi è davvero piaciuta.
Il treno per il Darjeeling è un film del 2007 diretto da Wes Anderson, scritto dallo stesso Anderson insieme a Roman Coppola e all'attore Jason Schwartzman.
La pellicola è una commedia dalle sfumature drammatiche, ambientata in India nel distretto di Darjeeling, con protagonisti principali i tre fratelli Whitman, Francis (Owen Wilson), Peter (Adrien Brody) e Jack (Jason Schwartzman).
Trama
Tre fratelli che non si parlano da un anno pianificano un viaggio in treno in India, con lo scopo di ritrovare se stessi e il legame reciproco che avevano un tempo.
Circa un anno dopo la morte del loro padre e dopo che, apparentemente, hanno deciso di non comunicare più tra loro, Francis, il maggiore, riunisce i diversi fratelli dopo un incidente motociclistico quasi mortale, che lo ha lasciato avvolto da una maschera di bende. Sostenendo che i suoi fratelli sono stati la prima cosa a cui ha pensato quando è tornato cosciente dopo l'incidente, Francis ha organizzato un itinerario accurato e pianificato rigidamente, a bordo di un treno speciale, il Darjeeling Limited, ideato appositamente per provocare nei fratelli una rinascita spirituale che li unisse o che almeno li avvicinasse.
Ovviamente le cose non vanno esattamente come Francis ha programmato nel suo itinerario, anzi quasi per niente. Le principali resistenze a Francis vengono da Peter, il figlio di mezzo della famiglia Whitman, che a prima vista sembra essere il più stabile dei tre fratelli, con una moglie ed un figlio in arrivo, ma anche lui è a un punto di svolta e non ne vuole parlare.
Infine, c'è il più giovane e forse anche quello che ha ottenuto i maggiori risultati tra i fratelli Whitman, Jack, lo scrittore che basa i suoi personaggi "inventati" su tutto quello che gli capita realmente e che è ancora ossessionato dalla sua ex fidanzata che ha lasciato a Parigi, tanto che nemmeno in India può smettere di ascoltare di nascosto la sua segreteria telefonica, di cui ha ancora il codice segreto.
L'obiettivo di Francis è portare i fratelli al convento dove si è ritirata a vivere la loro madre Patricia (Anjelica Huston), che dopo aver cercato di evitare i contatti con i figli, acconsente ad ospitarli per qualche giorno nel convento.
Dato che tutti fanno i critici di cinema, ho deciso di farlo anche io, iniziando da questo film. Molti lo criticano e lo stroncano con recensioni davvero pessime e poco interessanti ed originali. A me, invece, il film è piaciuto, sarà che adoro Owen Wildon ed Adrien Brody, sarà che adoro film come Napoleon Dymanite e Strange Brew (uscito in Italia con vari nomi: La strana voglia, Obiettivo birra, etc...), ma questa storia on the road, sbilenca, colorata ed assurda, mi è davvero piaciuta.
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