Incassi magri per i film 3D funzionano solo i cartoon
Anche "Titanic" non ha doppiato il successo del 1997. E così si torna a dibattere sulle sorti delle tre dimensioni sul grande schermo. Il Washington Post parla già di "morte". E da noi i primi tentativi sono stati un flopdi ARIANNA FINOS
In più, l'operazione sul film vincitore di 13 Oscar, ha riacceso polemiche e attacchi da parte di una folta schiera di critici e intellettuali americani. Guida la crociata il Washington Post, che ha pubblicato un lungo articolo sulla "Morte del 3D".
"Ci diverte ancora?", si chiede Ann Hornaday sciorinando una lista di controindicazioni e perplessità. In Italia Titanic 3D è primo nel fine settimana di Pasqua: 2 milioni e 355 mila euro di introiti. Tra i primi dieci incassi della stagione 2011-2012, ci sono quattro film in 3D, ma sono tutti cartoni animati per bambini: Il Re Leone, Il gatto con gli stivali, I puffi e Kung fu Panda 2.
Inoltre i primi esperimenti del 3D made in Italy non sono stati felici: Boxoffice 3D - Il film dei film di Ezio Greggio si è fermato a 2 milioni e 777 mila euro, Com'è bello far l'amore di Fausto Brizzi, ne ha incassati 6 milioni e 878 mila euro, meno della media delle commedie del regista di Notte prima degli esami.
Il primo in classifica della stagione, il bidimensionale Benvenuti al nord, ha superato i 27 milioni e 139 mila euro.
Nel nostro paese non è andato bene il 3D d'autore: Pina 3D di Wim Wenders è in fondo alla lista dei primi cento, con un milione e 259 mila euro, Hugo Cabret, il kolossal gioiello di Martin Scorsese, si è fermato a 7 milioni e 403 mila euro. Lo ha ampiamente superato Star Wars - Episodio I - La minaccia fantasma, che pure si tratta, tecnicamente, di una delle peggiori conversione in 3D e in Usa è stato un mezzo flop: 43 milioni di dollari totali.
Nel nostro paese, con l'eccezione di Avatar, la tridimensione resta effetto speciale relegato al popcorn movie. Se ne è convinto perfino Bernardo Bertolucci, che dopo aver accarezzato l'idea di girare Io e te in 3D alla fine ha preferito tornare alla tecnica classica.
"Ci avevano fatto credere che il 3D sarebbe stato un passaggio epocale come quello dal bianco e nero al colore, o dal muto al sonoro. Non è così", ha sancito il decano dei critici americani Roger Ebert, che già due anni fa spiegava sul Newsweek "perché odio il 3D".
Oggi, stronca ferocemente il nuovo Titanic: l'originale bidimensionale era più bello, gli occhialini sono una sorta di un muro che spezza la fruizione diretta e l'emozione dello spettatore. In più fanno venire la nausea e il mal di testa a molti. E c'è il problema della brillantezza: perfino l'espressione tridimensionale massima, il film Avatar, migliora da questo punto di vista in 2D. E la versione Kung fu Panda 2 in 2D è piaciuta molto di più del gemello stereoscopico.
Alle argomentazioni dei detrattori si aggiunge il sospetto di pure operazioni per spremere altri soldi da campioni d'incasso. Dopo Re Leone, La bella e la bestia, Star Wars, Titanic, è in arrivo una serie di nuove conversioni: "Le facciamo per mostrare sul grande schermo, a una generazione di bimbi/spettatori, capolavori che hanno visto solo in tv" si difendano produttori e registi, Cameron in testa.
Tra gli altri inconvenienti, per il pubblico, c'è anche un prezzo maggiorato, e il fenomeno del 3D mordi e fuggi: Scontro tra titani, come altri, fu convertito dopo essere stato girato in 2D e i risultati furono scarsi. Dimenticabile anche la tridimesione dell'ultimo all'ultimo Harry Potter e i doni della morte. I film in 3D per ora si muovono, con l'eccezione di Avatar, su rette parallele: puro spettacolo o tecnica d'autore, qualità o incasso. Tenteranno di dimostrare il contrario il nuovo Spider-man e Il Grande Gatsby di Baz Lurhmann. Sulla carta, in comune, sembrano avere solo il 3D.
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