mercoledì 28 marzo 2012

Test match: Inter e Milan negano San Siro agli All Blacks e gli sponsors fanno festa

Altro che Champions League e zolle, il problema - come sempre - è il vile denaro. 

L'Italia non sfiderà gli All Blacks a San Siro. E' arrivata da poco l'ufficialità (lettera del Comune di Milano a Dondi), nonostante le diplomazie si siano freneticamente mosse in silenzio nelle ultime ore, ed è ormai certo che i campioni del mondo della Nuova Zelanda giocheranno a Roma il prossimo 17 novembre. Ecco i veri perché.

Come avevo già scritto settimana scorsa i primi a mettere il bastone tra le ruote a questo importantissimo evento per Milano sono stati Massimo Moratti e l'Inter. Ufficialmente i problemi riguardavano la rizollatura dello stadio e la concomitanza con la Champions League. Problemi futili, perché la rizollatura a novembre è prevista - e con il nuovo manto in parte in sintetico pure inutile - e perché l'Inter in Europa l'anno prossimo non ci sarà.

Dunque, quali sono i veri motivi per il veto neroazzurro? Semplice. I soldi. O, meglio, gli sponsor dell'Inter. A dire niet all'utilizzo di San Siro da parte del rugby, infatti, sono stati due nomi importanti. Nike (foto: infophoto) e Rcs Sport.

Sul primo il motivo appare ovvio. Gli All Blacks sono marchiati Adidas, l'Italia da luglio sarà marchiata Adidas. Il Milan, che ha dato il suo ok e che avrebbe voluto combinare qualche evento a Milanello con i tuttineri è marchiato Adidas. Serve aggiungere altro?

Il secondo per i non addetti ai lavori apparirà più oscuro come motivo. Rcs Sport è il partner per la gestione dei diritti di sponsorizzazione del club nerazzurro. E con ciò, direte? Ebbene, nel 2009 Rcs fu colei che organizzò - ottimamente - il match tra l'Italia e la Nuova Zelanda a San Siro. Dopo quell'esperienza, sull'onda dell'entusiasmo, la Fir - cioé Dondi - decise che si poteva fare tutto da soli, che era inutile dividere gli utili con Rcs, e ruppe i rapporti. Il risultato? Il flop del 2010 a Verona e non solo. Insomma, la parte organizzativa del gruppo cui fa parte la Gazzetta dello Sport (ora capite perché la Rosea negli ultimi 2 anni ha dato zero spazio al rugby!) se l'è legata al dito e, a tre anni di distanza, non ha intenzione di "regalare" San Siro alla Fir.

Ma, alla fine, anche il Milan non ha aiutato nelle trattative. Anzi, dopo aver garantito per settimane l'appoggio al progetto, oggi Adriano Galliani ha ritirato la sua - ormai certa - firma. "Troppo complessa", questa l'incredibile giustificazione dell'a.d. del Milan per motivare il voltafaccia dell'ultima ora. Insomma, se prima erano i neroazzurri a dire no, ora è l'intero calcio milanese ad aver negato l'occasione d'oro a Milano.

http://rugby1823.blogosfere.it/2012/03/test-match-linter-nega-gli-all-blacks-per-far-contenti-gli-sponsor.html

Test match: Inter e Milan negano San Siro agli All Blacks e gli sponsors fanno festa

Altro che Champions League e zolle, il problema - come sempre - è il vile denaro. 

L'Italia non sfiderà gli All Blacks a San Siro. E' arrivata da poco l'ufficialità (lettera del Comune di Milano a Dondi), nonostante le diplomazie si siano freneticamente mosse in silenzio nelle ultime ore, ed è ormai certo che i campioni del mondo della Nuova Zelanda giocheranno a Roma il prossimo 17 novembre. Ecco i veri perché.

Come avevo già scritto settimana scorsa i primi a mettere il bastone tra le ruote a questo importantissimo evento per Milano sono stati Massimo Moratti e l'Inter. Ufficialmente i problemi riguardavano la rizollatura dello stadio e la concomitanza con la Champions League. Problemi futili, perché la rizollatura a novembre è prevista - e con il nuovo manto in parte in sintetico pure inutile - e perché l'Inter in Europa l'anno prossimo non ci sarà.

Dunque, quali sono i veri motivi per il veto neroazzurro? Semplice. I soldi. O, meglio, gli sponsor dell'Inter. A dire niet all'utilizzo di San Siro da parte del rugby, infatti, sono stati due nomi importanti. Nike (foto: infophoto) e Rcs Sport.

Sul primo il motivo appare ovvio. Gli All Blacks sono marchiati Adidas, l'Italia da luglio sarà marchiata Adidas. Il Milan, che ha dato il suo ok e che avrebbe voluto combinare qualche evento a Milanello con i tuttineri è marchiato Adidas. Serve aggiungere altro?

Il secondo per i non addetti ai lavori apparirà più oscuro come motivo. Rcs Sport è il partner per la gestione dei diritti di sponsorizzazione del club nerazzurro. E con ciò, direte? Ebbene, nel 2009 Rcs fu colei che organizzò - ottimamente - il match tra l'Italia e la Nuova Zelanda a San Siro. Dopo quell'esperienza, sull'onda dell'entusiasmo, la Fir - cioé Dondi - decise che si poteva fare tutto da soli, che era inutile dividere gli utili con Rcs, e ruppe i rapporti. Il risultato? Il flop del 2010 a Verona e non solo. Insomma, la parte organizzativa del gruppo cui fa parte la Gazzetta dello Sport (ora capite perché la Rosea negli ultimi 2 anni ha dato zero spazio al rugby!) se l'è legata al dito e, a tre anni di distanza, non ha intenzione di "regalare" San Siro alla Fir.

Ma, alla fine, anche il Milan non ha aiutato nelle trattative. Anzi, dopo aver garantito per settimane l'appoggio al progetto, oggi Adriano Galliani ha ritirato la sua - ormai certa - firma. "Troppo complessa", questa l'incredibile giustificazione dell'a.d. del Milan per motivare il voltafaccia dell'ultima ora. Insomma, se prima erano i neroazzurri a dire no, ora è l'intero calcio milanese ad aver negato l'occasione d'oro a Milano.

http://rugby1823.blogosfere.it/2012/03/test-match-linter-nega-gli-all-blacks-per-far-contenti-gli-sponsor.html

martedì 20 marzo 2012

21 MARZO...IN RICORDO DELLE VITTIME DI MAFIA

Vi ricordiamo l'appuntamento di domani sera in oratorio alle ore 20.20 per la breve marcia in memoria delle vittime di mafia...alle 21 è tutto finito perchè inizierà la proiezione dell'ultimo film in rassegna INVICTUS. abbiamo invitato i ragazzi delle scuole, contiamo su un'adesione in massa ....speriamo di essere tantissimi...
grazie a tutti
vi aspettiamo....
 
Presidio Libera "G. Di Matteo" Saluggia

--------------------
Tutti invitati!!! -ap-

21 MARZO...IN RICORDO DELLE VITTIME DI MAFIA

Vi ricordiamo l'appuntamento di domani sera in oratorio alle ore 20.20 per la breve marcia in memoria delle vittime di mafia...alle 21 è tutto finito perchè inizierà la proiezione dell'ultimo film in rassegna INVICTUS. abbiamo invitato i ragazzi delle scuole, contiamo su un'adesione in massa ....speriamo di essere tantissimi...
grazie a tutti
vi aspettiamo....
 
Presidio Libera "G. Di Matteo" Saluggia

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Tutti invitati!!! -ap-

lunedì 19 marzo 2012

21 MARZO...IN RICORDO DELLE VITTIME DI MAFIA

Ciao a tutti...
mercoledì 21 marzo 2012 ricorre la XVII giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle Mafie. Per sottolineare il ricordo di queste vittime innocenti abbiamo organizzato una marcia silenziosa che si snoderà per le vie del centro di Saluggia. Per questo vi diamo appuntamento a Mercoledì 21 marzo alle ore 20.20 nel Cortile Oratorio per l'inizio della marcia. Il silenzio verrà interrotto soltanto dalla lettura dei nomi di tutte le vittime delle mafie. Percorreremo insieme la strada passando da Via Fiume, sosteremo in Piazza Municipio, Via Don Cerruti, Via San Giovanni, ritorno in Oratorio.
Al termine della marcia ci sarà l'ultima proiezione del Cineforum 2012. Il film in calendario è INVICTUS. Al termine dibattito e riflessione guidata da Don Franco Patrevita. Chiediamo a genitori, ragazzi, insegnanti di partecipare numerosi per dare forza all'iniziativa. Ricordare insieme queste vite spezzate dalla violenza e dalla crudeltà sia un momento di forte unità tra di noi.
Vi aspettiamo in tantissimi!

21 MARZO...IN RICORDO DELLE VITTIME DI MAFIA

Ciao a tutti...
mercoledì 21 marzo 2012 ricorre la XVII giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle Mafie. Per sottolineare il ricordo di queste vittime innocenti abbiamo organizzato una marcia silenziosa che si snoderà per le vie del centro di Saluggia. Per questo vi diamo appuntamento a Mercoledì 21 marzo alle ore 20.20 nel Cortile Oratorio per l'inizio della marcia. Il silenzio verrà interrotto soltanto dalla lettura dei nomi di tutte le vittime delle mafie. Percorreremo insieme la strada passando da Via Fiume, sosteremo in Piazza Municipio, Via Don Cerruti, Via San Giovanni, ritorno in Oratorio.
Al termine della marcia ci sarà l'ultima proiezione del Cineforum 2012. Il film in calendario è INVICTUS. Al termine dibattito e riflessione guidata da Don Franco Patrevita. Chiediamo a genitori, ragazzi, insegnanti di partecipare numerosi per dare forza all'iniziativa. Ricordare insieme queste vite spezzate dalla violenza e dalla crudeltà sia un momento di forte unità tra di noi.
Vi aspettiamo in tantissimi!

sabato 17 marzo 2012

Il Senso del Rugby.

Una serie di considerazioni sul rugby, partendo da un'episodio successomi poco fa.
Parlando ad giocatore con ruolo ala gli ho detto "quando sei sulla linea dei 5 metri sei troppo vicino al fuori e la tua corsa e' prevedibile, devi rientrare verso il centro del campo o incrociare", non era un consiglio, ma una spiegazione di una situazione generica di gioco, correre verso la linea del fuori non e' producente, si va a consegnare la palla in mano all'avversario. E da dietro un giocatore di mischia mi apostrofava "bravo, così gli arrivano addosso 7 giganti che lo ammazzano".

Questo mi ha decisamente colpito, ma ero in una situazione in cui non era il caso seminare zizzania, ma sono rimasto spiazzato dalla risposta del giocatore di mischia. Chi conosce i meccanismi del gioco del rugby sa benissimo che il giocatore di mischia ha detto una stupidata, l'ala una volta arrivata vicino al fuori deve rientrare per evitare di farsi portare fuori (consegnando la palla all'avversario) e ricongiungersi con il sostegno che deve arrivare (anche dalla nostra parte devono arrivare 7 giganti!).

Ma l'affermazione del giocatore di mischia cosa ci evidenzia? E' stato spiegato quale e' il senso del gioco del rugby? Sono stati, in 4 anni, insegnati i principi del gioco? Abbiamo creato dei giocatori di rugby? Siamo riusciti a cancellare la paura dell'avversario, del farsi male ed a infondere altruismo, solidarietà e sacrificio? Abbiamo insegnato che e' prioritario conservare il pallone e non scappare dagli avversari? Cercare l'aiuto dei compagni e non confidare sulle proprie forze per evitare il contatto ed il farsi male? Credo che in questi quasi 4 anni di rugby abbiamo sbagliato nel trasmettete quale sia effettivamente il senso del rugby.

Conservare la palla, cercare e dare sostegno e continuità, avanzare, questo e' il rugby. Dobbiamo cambiare target, dobbiamo iniziare a formare giocatori di rugby.

Il Senso del Rugby.

Una serie di considerazioni sul rugby, partendo da un'episodio successomi poco fa.
Parlando ad giocatore con ruolo ala gli ho detto "quando sei sulla linea dei 5 metri sei troppo vicino al fuori e la tua corsa e' prevedibile, devi rientrare verso il centro del campo o incrociare", non era un consiglio, ma una spiegazione di una situazione generica di gioco, correre verso la linea del fuori non e' producente, si va a consegnare la palla in mano all'avversario. E da dietro un giocatore di mischia mi apostrofava "bravo, così gli arrivano addosso 7 giganti che lo ammazzano".

Questo mi ha decisamente colpito, ma ero in una situazione in cui non era il caso seminare zizzania, ma sono rimasto spiazzato dalla risposta del giocatore di mischia. Chi conosce i meccanismi del gioco del rugby sa benissimo che il giocatore di mischia ha detto una stupidata, l'ala una volta arrivata vicino al fuori deve rientrare per evitare di farsi portare fuori (consegnando la palla all'avversario) e ricongiungersi con il sostegno che deve arrivare (anche dalla nostra parte devono arrivare 7 giganti!).

Ma l'affermazione del giocatore di mischia cosa ci evidenzia? E' stato spiegato quale e' il senso del gioco del rugby? Sono stati, in 4 anni, insegnati i principi del gioco? Abbiamo creato dei giocatori di rugby? Siamo riusciti a cancellare la paura dell'avversario, del farsi male ed a infondere altruismo, solidarietà e sacrificio? Abbiamo insegnato che e' prioritario conservare il pallone e non scappare dagli avversari? Cercare l'aiuto dei compagni e non confidare sulle proprie forze per evitare il contatto ed il farsi male? Credo che in questi quasi 4 anni di rugby abbiamo sbagliato nel trasmettete quale sia effettivamente il senso del rugby.

Conservare la palla, cercare e dare sostegno e continuità, avanzare, questo e' il rugby. Dobbiamo cambiare target, dobbiamo iniziare a formare giocatori di rugby.

sabato 10 marzo 2012

RIP, Moebius


Jean Giraud, the comics artist who worked under the name Moebius, has died at the age of 73. Moebius defined the style of Metal Hurlant/Heavy Metal, a surreal, madcap, sometimes grotesque science fictional visual style that is often imitated but which Moebius himself produced to high spec and in such great amounts. On Tor.com, art director Irene Gallo remembers him: "He was a particular favorite among his fellow artists. Many creatives and readers will mourn his passing." Neil Gaiman also has words on his passing:

I couldn't actually figure out what the Moebius stories were about, but I figured that was because my French wasn't up to it. (I could get the gist of the Richard Corben Den story, and loved that too, and not just because of the nakedness, but the Moebius stories were obviously so much deeper.)

I read the magazine over and over and envied the French because they had everything I dreamed of in comics - beautifully drawn, visionary and literate comics, for adults. I just wished my French was better, so I could understand the stories (which I knew would be amazing).

I wanted to make comics like that when I grew up.

I finally read the Moebius stories in that Metal Hurlant when I was in my 20s, in translation, and discovered that they weren't actually brilliant stories. More like stream-of-consciousness art meets Ionesco absurdism. The literary depth and brilliance of the stories had all been in my head. Didn't matter. The damage had long since been done.

I recently reviewed The Incal, Moebius and Jodorowsky's bizarre, classic, lately reprinted science fiction comic.

http://boingboing.net/2012/03/10/rip-moebius.html

Jean Giraud più noto con gli pseudonimi di Moebius e di Gir (Nogent-sur-Marne8 maggio 1938 – Parigi10 marzo 2012[1][2]) è stato un fumettista francese.

È considerato uno dei più importanti disegnatori di fumetti al mondo ed è noto soprattutto per le sue storie fantastiche - fantascientifiche.

http://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Giraud

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A: Addio Moebius!

RIP, Moebius


Jean Giraud, the comics artist who worked under the name Moebius, has died at the age of 73. Moebius defined the style of Metal Hurlant/Heavy Metal, a surreal, madcap, sometimes grotesque science fictional visual style that is often imitated but which Moebius himself produced to high spec and in such great amounts. On Tor.com, art director Irene Gallo remembers him: "He was a particular favorite among his fellow artists. Many creatives and readers will mourn his passing." Neil Gaiman also has words on his passing:

I couldn't actually figure out what the Moebius stories were about, but I figured that was because my French wasn't up to it. (I could get the gist of the Richard Corben Den story, and loved that too, and not just because of the nakedness, but the Moebius stories were obviously so much deeper.)

I read the magazine over and over and envied the French because they had everything I dreamed of in comics - beautifully drawn, visionary and literate comics, for adults. I just wished my French was better, so I could understand the stories (which I knew would be amazing).

I wanted to make comics like that when I grew up.

I finally read the Moebius stories in that Metal Hurlant when I was in my 20s, in translation, and discovered that they weren't actually brilliant stories. More like stream-of-consciousness art meets Ionesco absurdism. The literary depth and brilliance of the stories had all been in my head. Didn't matter. The damage had long since been done.

I recently reviewed The Incal, Moebius and Jodorowsky's bizarre, classic, lately reprinted science fiction comic.

http://boingboing.net/2012/03/10/rip-moebius.html

Jean Giraud più noto con gli pseudonimi di Moebius e di Gir (Nogent-sur-Marne8 maggio 1938 – Parigi10 marzo 2012[1][2]) è stato un fumettista francese.

È considerato uno dei più importanti disegnatori di fumetti al mondo ed è noto soprattutto per le sue storie fantastiche - fantascientifiche.

http://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Giraud

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A: Addio Moebius!

mercoledì 7 marzo 2012

Brunel rivoluziona l'Italia tocca a Mirco Bergamasco

Il ct azzurro vara una squadra meno giovane e molto operaia per la proibitiva sfida di sabato a Cardiff contro il Galles, quarto impegno nel Sei Nazioni. Torna titolare l'ala del Racing Metro, tra le novità anche Semenzato

di MASSIMO CALANDRI 

ROMA - Alla disperata di ricerca di un centro di gravità permanente  -  "equilibre", lo chiama lui -, Jacques Brunel rivoluziona l'Italrugby in vista della missione impossibile di Cardiff. Sabato pomeriggio al Millenium Stadium ci aspetta il favoloso Galles, oggi la squadra più forte del mondo. I Diavoli Rossi hanno già vinto la Triple Crown, mettendo in ginocchio Irlanda, Scozia e Inghilterra: vogliono liquidare alla svelta la pratica azzurra per concentrarsi sull'ultimo, decisivo match - ancora in casa - contro la Francia. E allora Jacques prova a mettere loro dei dubbi, schierando una formazione meno giovane, poco avventuriera e molto operaia. Un'Italia mallettiana, tutta difesa e sacrificio dopo la figuraccia irlandese. Una squadra onesta e laboriosa che sulla carta vorrebbe prenderne il meno possibile, ma poi chissà: perché su di un campo da rugby non si sa mai.

Il ritorno di Mirco - Ritorna Mirco Bergamasco, il fratello più giovane e coi riccioloni biondi, quello che gioca all'ala e un po' goffamente calcia le punizioni: la delicata operazione ad una spalla è superata, l'altro fine-settimana ha giocato - e piazzato - con successo nel Top 14, insomma tocca a lui. Giovambattista Venditti, il gigante marsicano, dopo due belle prove si fa da parte e a destra arriva McLean, che lascia la corsia opposta a Bergamirco.

Favaro, il grillotalpa - Bene impressionato dall'ultimo incontro di lega celtica con gli Aironi, Brunel ha scelto Favaro
sacrificando il sempre positivo Barbieri. Decisione coraggiosa, perché Favaro è strepitoso nel recuperare i palloni dalle ruck - il 'grillotalpa', appunto - ma non ha un gran timing sui raggruppamenti in attacco. Però questa è una partita che va impostata soprattutto in difesa.

Viva la Mozzarella -
 Riecco Fabio Semenzato a numero 9, complici le cattive condizioni di Gori. Qualcuno avrebbe visto meglio Botes, ma Brunel continua a considerare il sudafricano di Treviso come un'apertura. 'Mozzarella' Semenzato è però un difensore caparbio, e a numero 10 trova il compagno di club Kris Burton, meno solido in difesa però preciso col piede.

Le giraffe del bush -
 Seconda linea tutta sudafricana con Geldenhuys e Van Zyl, sperando di vederli anche sui raggruppamenti. Parisse gioca nonostante un brutto guaio ad un pollice, al suo fianco Zanni. Torna in prima linea il Barone, Andrea Lo Cicero.

Il triangolo sì -
 Per affrontare la cavalleria gallese, Brunel si affida alla ruvidezza di Masi che resta estremo, affiancato da Mc Lean e Bergamirco. Ai centri ci sono Sgarbi, nonostante le incertezze di Dublino, e un Canale che l'altra settimana ha fatto bene con il suo club, Clermont. Il giovane Tommaso Benvenuti se ne va in panchina, a meditare.

Italia
: Andrea Masi  -  Luke McLean, Gonzalo Canale, Alberto Sgarbi, Mirco Bergamasco  -  Kris Burton, Fabio Semenzato  -  Sergio Parisse, Simone Favaro, Alessandro Zanni  -  Cornelius Van Zyl, Quintin Geldenhuys  -  Lorenzo Cittadini, Ghiraldini, Andrea Lo Cicero. A disposizione: Tommaso D'Apice, Fabio Staibano, Marco Bortolami, Robert Barbieri, Tobias Botes, Tommaso Benvenuti, Giulio Toniolatti.
Galles: Leigh Halfpenny - Alex Cuthbert, Jonathan Davies, Jamie Roberts, George North - Rhys Priestland, Mike Phillips - Toby Faletau, Justin Tipuric, Dan Lydiate - Ian Evans, Alan-Wyn Jones - Adam Jones, Matthew Rees, Gethin Jenkins. A disposizione: Ken Owens, Paul James, Luke Charteris, Ryan Jones, Lloyd Williams, James Hook, Scott Williams. 

(07 marzo 2012)


   
http://www.repubblica.it/sport/rugby/2012/03/07/news/formazione_italia_per_galles-31109308/?ref=HRLS-7

Brunel rivoluziona l'Italia tocca a Mirco Bergamasco

Il ct azzurro vara una squadra meno giovane e molto operaia per la proibitiva sfida di sabato a Cardiff contro il Galles, quarto impegno nel Sei Nazioni. Torna titolare l'ala del Racing Metro, tra le novità anche Semenzato

di MASSIMO CALANDRI 

ROMA - Alla disperata di ricerca di un centro di gravità permanente  -  "equilibre", lo chiama lui -, Jacques Brunel rivoluziona l'Italrugby in vista della missione impossibile di Cardiff. Sabato pomeriggio al Millenium Stadium ci aspetta il favoloso Galles, oggi la squadra più forte del mondo. I Diavoli Rossi hanno già vinto la Triple Crown, mettendo in ginocchio Irlanda, Scozia e Inghilterra: vogliono liquidare alla svelta la pratica azzurra per concentrarsi sull'ultimo, decisivo match - ancora in casa - contro la Francia. E allora Jacques prova a mettere loro dei dubbi, schierando una formazione meno giovane, poco avventuriera e molto operaia. Un'Italia mallettiana, tutta difesa e sacrificio dopo la figuraccia irlandese. Una squadra onesta e laboriosa che sulla carta vorrebbe prenderne il meno possibile, ma poi chissà: perché su di un campo da rugby non si sa mai.

Il ritorno di Mirco - Ritorna Mirco Bergamasco, il fratello più giovane e coi riccioloni biondi, quello che gioca all'ala e un po' goffamente calcia le punizioni: la delicata operazione ad una spalla è superata, l'altro fine-settimana ha giocato - e piazzato - con successo nel Top 14, insomma tocca a lui. Giovambattista Venditti, il gigante marsicano, dopo due belle prove si fa da parte e a destra arriva McLean, che lascia la corsia opposta a Bergamirco.

Favaro, il grillotalpa - Bene impressionato dall'ultimo incontro di lega celtica con gli Aironi, Brunel ha scelto Favaro
sacrificando il sempre positivo Barbieri. Decisione coraggiosa, perché Favaro è strepitoso nel recuperare i palloni dalle ruck - il 'grillotalpa', appunto - ma non ha un gran timing sui raggruppamenti in attacco. Però questa è una partita che va impostata soprattutto in difesa.

Viva la Mozzarella -
 Riecco Fabio Semenzato a numero 9, complici le cattive condizioni di Gori. Qualcuno avrebbe visto meglio Botes, ma Brunel continua a considerare il sudafricano di Treviso come un'apertura. 'Mozzarella' Semenzato è però un difensore caparbio, e a numero 10 trova il compagno di club Kris Burton, meno solido in difesa però preciso col piede.

Le giraffe del bush -
 Seconda linea tutta sudafricana con Geldenhuys e Van Zyl, sperando di vederli anche sui raggruppamenti. Parisse gioca nonostante un brutto guaio ad un pollice, al suo fianco Zanni. Torna in prima linea il Barone, Andrea Lo Cicero.

Il triangolo sì -
 Per affrontare la cavalleria gallese, Brunel si affida alla ruvidezza di Masi che resta estremo, affiancato da Mc Lean e Bergamirco. Ai centri ci sono Sgarbi, nonostante le incertezze di Dublino, e un Canale che l'altra settimana ha fatto bene con il suo club, Clermont. Il giovane Tommaso Benvenuti se ne va in panchina, a meditare.

Italia
: Andrea Masi  -  Luke McLean, Gonzalo Canale, Alberto Sgarbi, Mirco Bergamasco  -  Kris Burton, Fabio Semenzato  -  Sergio Parisse, Simone Favaro, Alessandro Zanni  -  Cornelius Van Zyl, Quintin Geldenhuys  -  Lorenzo Cittadini, Ghiraldini, Andrea Lo Cicero. A disposizione: Tommaso D'Apice, Fabio Staibano, Marco Bortolami, Robert Barbieri, Tobias Botes, Tommaso Benvenuti, Giulio Toniolatti.
Galles: Leigh Halfpenny - Alex Cuthbert, Jonathan Davies, Jamie Roberts, George North - Rhys Priestland, Mike Phillips - Toby Faletau, Justin Tipuric, Dan Lydiate - Ian Evans, Alan-Wyn Jones - Adam Jones, Matthew Rees, Gethin Jenkins. A disposizione: Ken Owens, Paul James, Luke Charteris, Ryan Jones, Lloyd Williams, James Hook, Scott Williams. 

(07 marzo 2012)


   
http://www.repubblica.it/sport/rugby/2012/03/07/news/formazione_italia_per_galles-31109308/?ref=HRLS-7