giovedì 19 aprile 2012

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Usa, ruba la benzina dall'auto della polizia: arrestato.

 
Usa, ruba la benzina dall'auto della polizia: arrestato
Voleva beffare la polizia, rubando la benzina da una delle loro automobili e postando la foto su Facebook ma è stata la polizia a prendersi gioco di lui risalendo alla sua identità e arrestandolo. E' successo nel Kentucky, dove un giovane di 20 anni, è stato immortalato dalla fidanzata mentre prelevava della benzina dall'auto della polizia di Jenkins. La foto è stata pubblicata sulla pagina Facebook del ragazzo ed è servita alla polizia come documento per procedere all'arresto del ragazzo  

Usa, ruba la benzina dall'auto della polizia: arrestato.

 
Usa, ruba la benzina dall'auto della polizia: arrestato
Voleva beffare la polizia, rubando la benzina da una delle loro automobili e postando la foto su Facebook ma è stata la polizia a prendersi gioco di lui risalendo alla sua identità e arrestandolo. E' successo nel Kentucky, dove un giovane di 20 anni, è stato immortalato dalla fidanzata mentre prelevava della benzina dall'auto della polizia di Jenkins. La foto è stata pubblicata sulla pagina Facebook del ragazzo ed è servita alla polizia come documento per procedere all'arresto del ragazzo  

venerdì 13 aprile 2012

Governo Monti irrispettoso delle persone.

Cgil, Cisl e Uil in piazza a Roma "Risolvere il problema esodati"

I sindacati chiedono al governo risposte per "migliaia di persone senza stipendio e senza pensione". La protesta dopo le stime del ministro Fornero secondo cui sono 65mila i lavoratori interessati. Cifre sballate secondo Camusso. "Si scherza col fuoco"


ROMA - I sindacati scendono in piazza a Roma per chiedere al governo risposte sugli esodati. La manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil prende il via da Piazza della Repubblica, da dove è partito il corteo alle 10. Una protesta proprio il giorno dopo che l'esecutivo ha stabilito in 65mila 1il numero dei lavoratori coinvolti. Cifra che non convince i sindacati, secondo cui il numero è molto più alto: decine di migliaia di persone in più. I leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti parleranno al termine del corteo, in piazza Santissimi Apostoli.

Cgil: "Da governo gioco pericoloso". Secondo la Cgil si tratta di dati "sballati", relativi solo a una tipologia di una platea più ampia e sottolinea che "il governo scherza con il fuoco". "Il dubbio - prosegue il sindacato di Corso Italia - è che con queste cifre si voglia nascondere la vera entità del fenomeno e non si voglia risolvere il problema" e non "ammettere di aver fatto una riforma delle pensioni sbagliata e superficiale". Obiettivo della manifestazione è premere sul governo per "risolvere la drammatica situazione delle migliaia di persone senza più stipendio e senza pensione, e per chiedere una soluzione allo scandalo delle ricongiunzioni onerose". 

Cisl: "Comportamento dell'esecutivo non è responsabile". "Ci è molto dispiaciuto il comportamento di ieri: non è responsabile, né rispettoso. Speriamo che le cose si risolvano, ma così non va", ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in merito alle cifre fornite dal ministero del Lavoro, arrivando alla alla manifestazione nazionale 'Basta promesse', indetta dai sindacati a Roma. "Il governo - ha aggiunto - deve metterci i soldi".

Uil: "Numeri buoni per il lotto". 
Anche la Uil ritiene che il numero degli esodati sia molto superiore ai 65.000 citati dal governo. "Non bisogna fare il gioco dei numeretti - ha detto il segretario generale Luigi Angeletti parlando a margine della manifestazione dei sindacati in corso a Roma - sono buoni per giocare al lotto. La reazione più spontanea al numero che ci ha dato il governo è che ci vogliono prendere in giro. Noi chiediamo che il governo mantenga i patti. Chi entro il 2011 ha fatto accordi per andare in pensione con le vecchie regole ci deve poter andare".


A: Vero che il Governo Monti sta prendendo decisioni che i passati governi dovevano prendere ma non ne avevano il coraggio, ma oltre a salvare l'Italia il nostro professorone potrebbe anche pensare a salvare gli Italiani! Vergogna!

Governo Monti irrispettoso delle persone.

Cgil, Cisl e Uil in piazza a Roma "Risolvere il problema esodati"

I sindacati chiedono al governo risposte per "migliaia di persone senza stipendio e senza pensione". La protesta dopo le stime del ministro Fornero secondo cui sono 65mila i lavoratori interessati. Cifre sballate secondo Camusso. "Si scherza col fuoco"


ROMA - I sindacati scendono in piazza a Roma per chiedere al governo risposte sugli esodati. La manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil prende il via da Piazza della Repubblica, da dove è partito il corteo alle 10. Una protesta proprio il giorno dopo che l'esecutivo ha stabilito in 65mila 1il numero dei lavoratori coinvolti. Cifra che non convince i sindacati, secondo cui il numero è molto più alto: decine di migliaia di persone in più. I leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti parleranno al termine del corteo, in piazza Santissimi Apostoli.

Cgil: "Da governo gioco pericoloso". Secondo la Cgil si tratta di dati "sballati", relativi solo a una tipologia di una platea più ampia e sottolinea che "il governo scherza con il fuoco". "Il dubbio - prosegue il sindacato di Corso Italia - è che con queste cifre si voglia nascondere la vera entità del fenomeno e non si voglia risolvere il problema" e non "ammettere di aver fatto una riforma delle pensioni sbagliata e superficiale". Obiettivo della manifestazione è premere sul governo per "risolvere la drammatica situazione delle migliaia di persone senza più stipendio e senza pensione, e per chiedere una soluzione allo scandalo delle ricongiunzioni onerose". 

Cisl: "Comportamento dell'esecutivo non è responsabile". "Ci è molto dispiaciuto il comportamento di ieri: non è responsabile, né rispettoso. Speriamo che le cose si risolvano, ma così non va", ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in merito alle cifre fornite dal ministero del Lavoro, arrivando alla alla manifestazione nazionale 'Basta promesse', indetta dai sindacati a Roma. "Il governo - ha aggiunto - deve metterci i soldi".

Uil: "Numeri buoni per il lotto". 
Anche la Uil ritiene che il numero degli esodati sia molto superiore ai 65.000 citati dal governo. "Non bisogna fare il gioco dei numeretti - ha detto il segretario generale Luigi Angeletti parlando a margine della manifestazione dei sindacati in corso a Roma - sono buoni per giocare al lotto. La reazione più spontanea al numero che ci ha dato il governo è che ci vogliono prendere in giro. Noi chiediamo che il governo mantenga i patti. Chi entro il 2011 ha fatto accordi per andare in pensione con le vecchie regole ci deve poter andare".


A: Vero che il Governo Monti sta prendendo decisioni che i passati governi dovevano prendere ma non ne avevano il coraggio, ma oltre a salvare l'Italia il nostro professorone potrebbe anche pensare a salvare gli Italiani! Vergogna!

giovedì 12 aprile 2012

Stock 84 chiude la fabbrica di Trieste, la produzione in Repubblica Ceca

Stock 84 chiude la fabbrica di Trieste, la produzione in Repubblica Ceca
MILANO - Stock Spirits Group lascia l'Italia. Con un laconico comunicato di poche righe il gruppo, controllato dal fondo americano Oaktree specializzato in ristrutturazioni, annuncia la chiusura della storica fabbrica di Trieste aperta nel 1884 e il trasferimento da giugno della produzione nello stabilimento in Repubblica Ceca. La decisione, che lascerà senza lavoro decine di dipendenti, è stata giustificata "da un contesto commerciale che risente della contrazione dei consumi e dalla necessità di restare competitivi, consolidando la produzione per ridurre i costi e aumentare l'efficienza"

Oltre il danno, la beffa perché azienda prima ha ringraziato i dipendenti per il miglioramento della produttività spiegando però che "lo stabilimento di Trieste rimane non sostenibile a livello economico rispetto agli altri siti produttivi". Tradotto: il costo del lavoro in Italia è troppo alto, andare in Repubblica Ceca è molto più conveniente. 


A: Gli americani dimostrano che da questa crisi non hanno capito nulla... se sposti il lavoro in paesi più favorevoli, fai perdere il lavoro ai lavoratori di paesi meno favorevoli, che non avranno più soldi per comprare i tuoi prodotti che manterranno lo stesso prezzo.
Esempio (spannometrico): Un operaio italiano prende 1000€, la produzione di una bottiglia costa 5€, una bottiglia in negozio costa 10€, il padrone guadagna 5€. Spostamento della produzione in repubblica ceca. Un operaio ceco prende 500€, la produzione di una bottiglia costa 2,5€, la bottiglia in negozio verrà sempre venduta a 10€, il padrone guadagna 7,5€... pero' nessuno operaio, quello italiano che ha perso il lavoro e quello ceco che guadagna una miseria, si possono permettere di acquistare una bottiglia. 
L'unico a vincere e' il padrone/multinazionale/imprenditore... ma per poco, perche' poi anche al lavoratore ceco aumenteranno lo stipendio e la produzione si dovra' spostare oltre, lasciando una scia di povertà che corre verso altra povertà...


Stock 84 chiude la fabbrica di Trieste, la produzione in Repubblica Ceca

Stock 84 chiude la fabbrica di Trieste, la produzione in Repubblica Ceca
MILANO - Stock Spirits Group lascia l'Italia. Con un laconico comunicato di poche righe il gruppo, controllato dal fondo americano Oaktree specializzato in ristrutturazioni, annuncia la chiusura della storica fabbrica di Trieste aperta nel 1884 e il trasferimento da giugno della produzione nello stabilimento in Repubblica Ceca. La decisione, che lascerà senza lavoro decine di dipendenti, è stata giustificata "da un contesto commerciale che risente della contrazione dei consumi e dalla necessità di restare competitivi, consolidando la produzione per ridurre i costi e aumentare l'efficienza"

Oltre il danno, la beffa perché azienda prima ha ringraziato i dipendenti per il miglioramento della produttività spiegando però che "lo stabilimento di Trieste rimane non sostenibile a livello economico rispetto agli altri siti produttivi". Tradotto: il costo del lavoro in Italia è troppo alto, andare in Repubblica Ceca è molto più conveniente. 


A: Gli americani dimostrano che da questa crisi non hanno capito nulla... se sposti il lavoro in paesi più favorevoli, fai perdere il lavoro ai lavoratori di paesi meno favorevoli, che non avranno più soldi per comprare i tuoi prodotti che manterranno lo stesso prezzo.
Esempio (spannometrico): Un operaio italiano prende 1000€, la produzione di una bottiglia costa 5€, una bottiglia in negozio costa 10€, il padrone guadagna 5€. Spostamento della produzione in repubblica ceca. Un operaio ceco prende 500€, la produzione di una bottiglia costa 2,5€, la bottiglia in negozio verrà sempre venduta a 10€, il padrone guadagna 7,5€... pero' nessuno operaio, quello italiano che ha perso il lavoro e quello ceco che guadagna una miseria, si possono permettere di acquistare una bottiglia. 
L'unico a vincere e' il padrone/multinazionale/imprenditore... ma per poco, perche' poi anche al lavoratore ceco aumenteranno lo stipendio e la produzione si dovra' spostare oltre, lasciando una scia di povertà che corre verso altra povertà...


mercoledì 11 aprile 2012

tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello

tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello ...

tunz tunz tunz tunz nel cervello nel cervello

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martedì 10 aprile 2012

La morte del 3D...

Incassi magri per i film 3D funzionano solo i cartoon

Anche "Titanic" non ha doppiato il successo del 1997. E così si torna a dibattere sulle sorti delle tre dimensioni sul grande schermo. Il Washington Post parla già di "morte". E da noi i primi tentativi sono stati un flopdi ARIANNA FINOS


PERFINO il Titanic 3D naviga a vista e riapre il dibattito sulle sorti (mondiali) del cinema tridimensionale. Il re del mondo stereoscopico James Cameron, aggiungendo la terza dimensione all'originale del 1997, ha incassato 25 milioni di dollari solo in Usa: Titanic 3D ha ampiamente superato il costo della meticolosa conversione, 18 milioni, ma è sotto il record del Re Leone, 30 milioni. 

In più, l'operazione sul film vincitore di 13 Oscar, ha riacceso polemiche e attacchi da parte di una folta schiera di critici e intellettuali americani. Guida la crociata il Washington Post, che ha pubblicato un lungo articolo sulla "Morte del 3D".

"Ci diverte ancora?", si chiede Ann Hornaday sciorinando una lista di controindicazioni e perplessità. In Italia Titanic 3D è primo nel fine settimana di Pasqua: 2 milioni e 355 mila euro di introiti. Tra i primi dieci incassi della stagione 2011-2012, ci sono quattro film in 3D, ma sono tutti cartoni animati per bambini: Il Re LeoneIl gatto con gli stivaliI puffi Kung fu Panda 2.

Inoltre i primi esperimenti del 3D made in Italy non sono stati felici: Boxoffice 3D - Il film dei film di Ezio Greggio si è fermato a 2 milioni e 777 mila euro, Com'è bello far l'amore di Fausto Brizzi, ne ha incassati 6 milioni e 878 mila euro, meno della media delle commedie del regista di Notte prima degli esami

Il primo in classifica della stagione, il bidimensionale Benvenuti al nord, ha superato i 27 milioni e 139 mila euro. 
Nel nostro paese non è andato bene il 3D d'autore: Pina 3D di Wim Wenders è in fondo alla lista dei primi cento, con un milione e 259 mila euro, Hugo Cabret, il kolossal gioiello di Martin Scorsese, si è fermato a 7 milioni e 403 mila euro. Lo ha ampiamente superato Star Wars - Episodio I - La minaccia fantasma, che pure si tratta, tecnicamente, di una delle peggiori conversione in 3D e in Usa è stato un mezzo flop: 43 milioni di dollari totali. 

Nel nostro paese, con l'eccezione di Avatar, la tridimensione resta effetto speciale relegato al popcorn movie. Se ne è convinto perfino Bernardo Bertolucci, che dopo aver accarezzato l'idea di girare Io e te in 3D alla fine ha preferito tornare alla tecnica classica. 

"Ci avevano fatto credere che il 3D sarebbe stato un passaggio epocale come quello dal bianco e nero al colore, o dal muto al sonoro. Non è così", ha sancito il decano dei critici americani Roger Ebert, che già due anni fa spiegava sul Newsweek "perché odio il 3D". 

Oggi, stronca ferocemente il nuovo Titanic: l'originale bidimensionale era più bello, gli occhialini sono una sorta di un muro che spezza la fruizione diretta e l'emozione dello spettatore. In più fanno venire la nausea e il mal di testa a molti. E c'è il problema della brillantezza: perfino l'espressione tridimensionale massima, il film Avatar, migliora da questo punto di vista in 2D. E la versione Kung fu Panda 2 in 2D è piaciuta molto di più del gemello stereoscopico. 

Alle argomentazioni dei detrattori si aggiunge il sospetto di pure operazioni per spremere altri soldi da campioni d'incasso. Dopo Re LeoneLa bella e la bestiaStar WarsTitanic, è in arrivo una serie di nuove conversioni: "Le facciamo per mostrare sul grande schermo, a una generazione di bimbi/spettatori, capolavori che hanno visto solo in tv" si difendano produttori e registi, Cameron in testa. 

Tra gli altri inconvenienti, per il pubblico, c'è anche un prezzo maggiorato, e il fenomeno del 3D mordi e fuggi: Scontro tra titani, come altri, fu convertito dopo essere stato girato in 2D e i risultati furono scarsi. Dimenticabile anche la tridimesione dell'ultimo all'ultimo Harry Potter e i doni della morte. I film in 3D per ora si muovono, con l'eccezione di Avatar, su rette parallele: puro spettacolo o tecnica d'autore, qualità o incasso. Tenteranno di dimostrare il contrario il nuovo Spider-man e Il Grande Gatsby di Baz Lurhmann. Sulla carta, in comune, sembrano avere solo il 3D. 

  
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La morte del 3D...

Incassi magri per i film 3D funzionano solo i cartoon

Anche "Titanic" non ha doppiato il successo del 1997. E così si torna a dibattere sulle sorti delle tre dimensioni sul grande schermo. Il Washington Post parla già di "morte". E da noi i primi tentativi sono stati un flopdi ARIANNA FINOS


PERFINO il Titanic 3D naviga a vista e riapre il dibattito sulle sorti (mondiali) del cinema tridimensionale. Il re del mondo stereoscopico James Cameron, aggiungendo la terza dimensione all'originale del 1997, ha incassato 25 milioni di dollari solo in Usa: Titanic 3D ha ampiamente superato il costo della meticolosa conversione, 18 milioni, ma è sotto il record del Re Leone, 30 milioni. 

In più, l'operazione sul film vincitore di 13 Oscar, ha riacceso polemiche e attacchi da parte di una folta schiera di critici e intellettuali americani. Guida la crociata il Washington Post, che ha pubblicato un lungo articolo sulla "Morte del 3D".

"Ci diverte ancora?", si chiede Ann Hornaday sciorinando una lista di controindicazioni e perplessità. In Italia Titanic 3D è primo nel fine settimana di Pasqua: 2 milioni e 355 mila euro di introiti. Tra i primi dieci incassi della stagione 2011-2012, ci sono quattro film in 3D, ma sono tutti cartoni animati per bambini: Il Re LeoneIl gatto con gli stivaliI puffi Kung fu Panda 2.

Inoltre i primi esperimenti del 3D made in Italy non sono stati felici: Boxoffice 3D - Il film dei film di Ezio Greggio si è fermato a 2 milioni e 777 mila euro, Com'è bello far l'amore di Fausto Brizzi, ne ha incassati 6 milioni e 878 mila euro, meno della media delle commedie del regista di Notte prima degli esami

Il primo in classifica della stagione, il bidimensionale Benvenuti al nord, ha superato i 27 milioni e 139 mila euro. 
Nel nostro paese non è andato bene il 3D d'autore: Pina 3D di Wim Wenders è in fondo alla lista dei primi cento, con un milione e 259 mila euro, Hugo Cabret, il kolossal gioiello di Martin Scorsese, si è fermato a 7 milioni e 403 mila euro. Lo ha ampiamente superato Star Wars - Episodio I - La minaccia fantasma, che pure si tratta, tecnicamente, di una delle peggiori conversione in 3D e in Usa è stato un mezzo flop: 43 milioni di dollari totali. 

Nel nostro paese, con l'eccezione di Avatar, la tridimensione resta effetto speciale relegato al popcorn movie. Se ne è convinto perfino Bernardo Bertolucci, che dopo aver accarezzato l'idea di girare Io e te in 3D alla fine ha preferito tornare alla tecnica classica. 

"Ci avevano fatto credere che il 3D sarebbe stato un passaggio epocale come quello dal bianco e nero al colore, o dal muto al sonoro. Non è così", ha sancito il decano dei critici americani Roger Ebert, che già due anni fa spiegava sul Newsweek "perché odio il 3D". 

Oggi, stronca ferocemente il nuovo Titanic: l'originale bidimensionale era più bello, gli occhialini sono una sorta di un muro che spezza la fruizione diretta e l'emozione dello spettatore. In più fanno venire la nausea e il mal di testa a molti. E c'è il problema della brillantezza: perfino l'espressione tridimensionale massima, il film Avatar, migliora da questo punto di vista in 2D. E la versione Kung fu Panda 2 in 2D è piaciuta molto di più del gemello stereoscopico. 

Alle argomentazioni dei detrattori si aggiunge il sospetto di pure operazioni per spremere altri soldi da campioni d'incasso. Dopo Re LeoneLa bella e la bestiaStar WarsTitanic, è in arrivo una serie di nuove conversioni: "Le facciamo per mostrare sul grande schermo, a una generazione di bimbi/spettatori, capolavori che hanno visto solo in tv" si difendano produttori e registi, Cameron in testa. 

Tra gli altri inconvenienti, per il pubblico, c'è anche un prezzo maggiorato, e il fenomeno del 3D mordi e fuggi: Scontro tra titani, come altri, fu convertito dopo essere stato girato in 2D e i risultati furono scarsi. Dimenticabile anche la tridimesione dell'ultimo all'ultimo Harry Potter e i doni della morte. I film in 3D per ora si muovono, con l'eccezione di Avatar, su rette parallele: puro spettacolo o tecnica d'autore, qualità o incasso. Tenteranno di dimostrare il contrario il nuovo Spider-man e Il Grande Gatsby di Baz Lurhmann. Sulla carta, in comune, sembrano avere solo il 3D. 

  
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venerdì 6 aprile 2012

Va bene così, andiamo avanti!!!

Industrial, Marchionne conferma i target "Non produrremo più autobus in Italia"

MILANO - Sergio Marchionne, l'amministratore delegato della Fiat ha recitato il de profundis per lo stabilimento Irisbus di Avellino. "Non torneremo a produrre autobus. Non utilizzeremo più quello stabilimento, lavoriamo con il governo per trovare un altro utilizzo che non sia nostro". Così Sergio Marchionne ha risposto ai giornalisti sulla fabbrica Irisbus di Valle Ufita (Avellino) che ha cessato la produzione a fine anno. Fiat Industrial continuerà a produrre autobus negli stabilimenti in Francia, Repubblica Ceca e negli altri siti europei del gruppo.  

Fiat Industrial, che comprende Iveco e Cnh e la divisione Irisbus, ha chiuso il 2011 con un utile della gestione ordinaria di 1,6 miliardi e un utile netto di 700 milioni di euro. Nel 2010 la gestione aveva un attivo di un miliardo e il netto era di 378 milioni di euro. Il fatturato è di 24,2 miliardi. E la buona salute del gruppo è stata confermata anche dal nuovo lancio di Magelys Pro, ultimo nato della famiglia di veicoli del segmento specialistico degli autobus Gran Turismo. Marchionne ha confermato i target "ambiziosi" per il 2012, aggiungendo che il gruppo continua a cercare un'alleanza "più probabile nel settore dei veicoli commerciali che in quello delle macchine agricole". Il titolo a Piazza Affari ha avuto un balzo del 4,77% a 8,135 euro.


http://www.repubblica.it/economia/2012/04/05/news/marchionne_non_produrremo_pi_autobus_in_italia-32816571/

A: Imperativo categorico, non comprare più bus della Fiat Industrial, prodotti all'estero. Allucinante che anche se ci sono utli la produzione venga delocalizzata. Questa crisi non ha insegnato nulla a questi bravissimi Top Manager.

Va bene così, andiamo avanti!!!

Industrial, Marchionne conferma i target "Non produrremo più autobus in Italia"

MILANO - Sergio Marchionne, l'amministratore delegato della Fiat ha recitato il de profundis per lo stabilimento Irisbus di Avellino. "Non torneremo a produrre autobus. Non utilizzeremo più quello stabilimento, lavoriamo con il governo per trovare un altro utilizzo che non sia nostro". Così Sergio Marchionne ha risposto ai giornalisti sulla fabbrica Irisbus di Valle Ufita (Avellino) che ha cessato la produzione a fine anno. Fiat Industrial continuerà a produrre autobus negli stabilimenti in Francia, Repubblica Ceca e negli altri siti europei del gruppo.  

Fiat Industrial, che comprende Iveco e Cnh e la divisione Irisbus, ha chiuso il 2011 con un utile della gestione ordinaria di 1,6 miliardi e un utile netto di 700 milioni di euro. Nel 2010 la gestione aveva un attivo di un miliardo e il netto era di 378 milioni di euro. Il fatturato è di 24,2 miliardi. E la buona salute del gruppo è stata confermata anche dal nuovo lancio di Magelys Pro, ultimo nato della famiglia di veicoli del segmento specialistico degli autobus Gran Turismo. Marchionne ha confermato i target "ambiziosi" per il 2012, aggiungendo che il gruppo continua a cercare un'alleanza "più probabile nel settore dei veicoli commerciali che in quello delle macchine agricole". Il titolo a Piazza Affari ha avuto un balzo del 4,77% a 8,135 euro.


http://www.repubblica.it/economia/2012/04/05/news/marchionne_non_produrremo_pi_autobus_in_italia-32816571/

A: Imperativo categorico, non comprare più bus della Fiat Industrial, prodotti all'estero. Allucinante che anche se ci sono utli la produzione venga delocalizzata. Questa crisi non ha insegnato nulla a questi bravissimi Top Manager.

martedì 3 aprile 2012

Mario o Monti?

Un'anziana di 78 anni, Nunzia C. si è suicidata gettandosi dal quarto piano dell'edificio in cui viveva, in via Amilcare, a Gela (Caltanissetta) dopo aver ricevuto una pensione inferiore rispetto a quella incassata nei mesi precedenti. La donna fino a qualche mese fa percepiva all'incirca 800 euro mensili, ora ridotti a 600 euro. Questa - secondo i familiari - sarebbe stata la causa scatenante di una depressione culminata nel suicidio. La donna era convinta che non sarebbe riuscita ad arrivare a fine mese, e si è lanciata nel vuoto. Inutili i soccorsi. Indaga la polizia.

Complimenti a Mario Monti.
Bel genio il Professorone della Bocconi, aumentare la benzina, aumentare l'iva, ripristinare la tassa sulla prima casa, tagliare le pensioni ed aumentare l'Irpef, così ero capace pure io.
Ma se questo e' il top della Bocconi, come sono gli altri?!?!