martedì 25 maggio 2010

Gregoraci: «Fuori dal nostro yacht Nathan Falco non è più sereno»

«Da quando siamo stati costretti ad abbandonare il nostro yacht il piccolo Nathan Falco piange spesso, non è più tranquillo e sereno come prima». Elisabetta Gregoraci, in un'intervista al settimanale Diva e donna, parla di quello che definisce un «terribile incubo» vissuto dopo il sequestro da parte della Guardia di finanza dello yacht "Force Blue" sul quale viveva con il figlio di due mesi e il marito Flavio Briatore, ora indagato per contrabbando e frode fiscale.
www.corriere.it

Estiqaatsi... pensa che e' brutto che piccolo papus soffra in questo modo inumano.

Gregoraci: «Fuori dal nostro yacht Nathan Falco non è più sereno»

«Da quando siamo stati costretti ad abbandonare il nostro yacht il piccolo Nathan Falco piange spesso, non è più tranquillo e sereno come prima». Elisabetta Gregoraci, in un'intervista al settimanale Diva e donna, parla di quello che definisce un «terribile incubo» vissuto dopo il sequestro da parte della Guardia di finanza dello yacht "Force Blue" sul quale viveva con il figlio di due mesi e il marito Flavio Briatore, ora indagato per contrabbando e frode fiscale.
www.corriere.it

Estiqaatsi... pensa che e' brutto che piccolo papus soffra in questo modo inumano.

venerdì 21 maggio 2010

Che figura meschina...

Ringraziamo il PDL, Silvio, Bossi e la Lega.

in riferimento a:

"Da diversi anni classifica l'Italia come l'unico Paese "partly free" dell'Europa occidentale sotto il profilo della libertà di stampa, ma adesso Freedom House avverte: se il Ddl intercettazioni venisse approvato, la situazione in Italia non potrebbe che peggiorare."
- Freedom House critica la legge-bavaglio "Per l'Italia un nuovo passo indietro" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Che figura meschina...

Ringraziamo il PDL, Silvio, Bossi e la Lega.

in riferimento a:

"Da diversi anni classifica l'Italia come l'unico Paese "partly free" dell'Europa occidentale sotto il profilo della libertà di stampa, ma adesso Freedom House avverte: se il Ddl intercettazioni venisse approvato, la situazione in Italia non potrebbe che peggiorare."
- Freedom House critica la legge-bavaglio "Per l'Italia un nuovo passo indietro" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

mercoledì 19 maggio 2010

Incredibile...

Povero Tony Mafioso che non puo' parlare con la mamma. La stessa mamma che poi diffonde gli ordini del proprio figlio al clan. Ma la Santanchè fa finta di esserlo o lo e' proprio? Ma che ci fa in Parlamento?

in riferimento a:

"E ieri Daniela Santanché ha difeso il diritto alla privacy dei boss mafiosi. "Che senso ha intercettare un mafioso mentre parla con la madre? E' un abuso" ha detto il sottosegretario per l'Attuazione del programma di governo nel corso della trasmissione Mattino Cinque"
- Santanché difende privacy dei boss Pd e Idv: "Governo prenda le distanze" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Incredibile...

Povero Tony Mafioso che non puo' parlare con la mamma. La stessa mamma che poi diffonde gli ordini del proprio figlio al clan. Ma la Santanchè fa finta di esserlo o lo e' proprio? Ma che ci fa in Parlamento?

in riferimento a:

"E ieri Daniela Santanché ha difeso il diritto alla privacy dei boss mafiosi. "Che senso ha intercettare un mafioso mentre parla con la madre? E' un abuso" ha detto il sottosegretario per l'Attuazione del programma di governo nel corso della trasmissione Mattino Cinque"
- Santanché difende privacy dei boss Pd e Idv: "Governo prenda le distanze" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Libertà di stampa? Ma dove?

Mi immagino già il Commissario Montalbano che va dal mafioso di turno a chiedere il permesso di poterlo intercettare. Complimenti a Silvio ed al PDL, ma tanti complimenti alla Lega che si batte per la nostra sicurezza.

"Sì all'inasprimento delle condanne per i giornalisti, editori punibili con il pagamento di una somma che potrà arrivare ai 464.000 euro. Confronto serrato in Commissione Giustizia del Senato, teatro dello scontro sul ddl intercettazioni tra maggioranza e opposizione. Dopo la maratona notturna, conclusa alle 3,40, si preannuncia un nuovo tour de force questa sera. Proprio in nottata la commissione di Palazzo Madama ha dato disco verde ad alcuni punti chiave del disegno di legge. Tra questi, la cosidetta norma "D'Addario": non si potranno più registrare conversazioni senza che ci sia il consenso di tutte le parti interessate. Stop anche alle riprese visive: chiunque verrà condannato per riprese e registrazioni fraudolente, rischia fino a quattro anni di reclusione."

in riferimento a:

"non si potranno più registrare conversazioni senza che ci sia il consenso di tutte le parti interessate. Stop anche alle riprese visive: chiunque verrà condannato per riprese e registrazioni fraudolente, rischia fino a quattro anni di reclusione"
- Intercettazioni, il Senato accelera Sì a condanne per editori e giornalisti - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Libertà di stampa? Ma dove?

Mi immagino già il Commissario Montalbano che va dal mafioso di turno a chiedere il permesso di poterlo intercettare. Complimenti a Silvio ed al PDL, ma tanti complimenti alla Lega che si batte per la nostra sicurezza.

"Sì all'inasprimento delle condanne per i giornalisti, editori punibili con il pagamento di una somma che potrà arrivare ai 464.000 euro. Confronto serrato in Commissione Giustizia del Senato, teatro dello scontro sul ddl intercettazioni tra maggioranza e opposizione. Dopo la maratona notturna, conclusa alle 3,40, si preannuncia un nuovo tour de force questa sera. Proprio in nottata la commissione di Palazzo Madama ha dato disco verde ad alcuni punti chiave del disegno di legge. Tra questi, la cosidetta norma "D'Addario": non si potranno più registrare conversazioni senza che ci sia il consenso di tutte le parti interessate. Stop anche alle riprese visive: chiunque verrà condannato per riprese e registrazioni fraudolente, rischia fino a quattro anni di reclusione."

in riferimento a:

"non si potranno più registrare conversazioni senza che ci sia il consenso di tutte le parti interessate. Stop anche alle riprese visive: chiunque verrà condannato per riprese e registrazioni fraudolente, rischia fino a quattro anni di reclusione"
- Intercettazioni, il Senato accelera Sì a condanne per editori e giornalisti - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Ma Brunetta dove e'?

Brunetta aveva detto no tagli al personale, ma agli sprechi. Perchè non iniziare dall'alto a prendere a calci nel sedere i fannulloni?

"La settimana corta del Parlamento 16 ore alla Camera, 9 al Senato, crolla la produttività. Fini: "Sta diventando un problema serio"
ROMA - Il fondo, a Montecitorio, si è toccato la scorsa settimana. Due sole sedute con votazioni, il martedì e il mercoledì, su un paio di ddl: un trattato internazionale e una norma di aiuti all'Africa. Giovedì mattina gli onorevoli deputati erano quasi tutti già a casa. Pigrizia dei parlamentari, forse, ma anche il governo ci mette del suo nel rallentare i lavori. Il provvedimento all'esame questa settimana alla Camera (Semplificazione dei rapporti tra burocrazia e cittadini) sembra sia stato talmente mal confezionato, come spesso accade, che cinque commissioni hanno mosso rilievi. Al Senato, per numero di provvedimenti approvati, sedute tenute e ore lavorate dall'inizio dell'anno va pure peggio. "

in riferimento a: La settimana corta del Parlamento 16 ore alla Camera, 9 al Senato - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Ma Brunetta dove e'?

Brunetta aveva detto no tagli al personale, ma agli sprechi. Perchè non iniziare dall'alto a prendere a calci nel sedere i fannulloni?

"La settimana corta del Parlamento 16 ore alla Camera, 9 al Senato, crolla la produttività. Fini: "Sta diventando un problema serio"
ROMA - Il fondo, a Montecitorio, si è toccato la scorsa settimana. Due sole sedute con votazioni, il martedì e il mercoledì, su un paio di ddl: un trattato internazionale e una norma di aiuti all'Africa. Giovedì mattina gli onorevoli deputati erano quasi tutti già a casa. Pigrizia dei parlamentari, forse, ma anche il governo ci mette del suo nel rallentare i lavori. Il provvedimento all'esame questa settimana alla Camera (Semplificazione dei rapporti tra burocrazia e cittadini) sembra sia stato talmente mal confezionato, come spesso accade, che cinque commissioni hanno mosso rilievi. Al Senato, per numero di provvedimenti approvati, sedute tenute e ore lavorate dall'inizio dell'anno va pure peggio. "

in riferimento a: La settimana corta del Parlamento 16 ore alla Camera, 9 al Senato - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

martedì 18 maggio 2010

La Lega chiede piu' sicurezza ma sulle intercettazioni tace

L'ossessione "securitaria" della maggioranza, e in particolare della Lega, passa nettamente in secondo piano quando si parla di intercettazioni. La necessità inderogabile di aggravare le pene, di evitare qualsiasi norma che assomigli anche solo da lontano all'indulto vale sempre, ma se c'è da tagliare la possibilità per il pubblico ministero e per le forze di polizia di registrare una telefonata che sia utile per incastrare un potenziale colpevole, allora il centrodestra all'improvviso cambia direzione. Fa marcia indietro. Perché, come scrivono gli aderenti all'appello di Rodotà, "l'importante è proteggere la cricca".

in riferimento a: La Lega chiede piu' sicurezza ma sulle intercettazioni tace - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

La Lega chiede piu' sicurezza ma sulle intercettazioni tace

L'ossessione "securitaria" della maggioranza, e in particolare della Lega, passa nettamente in secondo piano quando si parla di intercettazioni. La necessità inderogabile di aggravare le pene, di evitare qualsiasi norma che assomigli anche solo da lontano all'indulto vale sempre, ma se c'è da tagliare la possibilità per il pubblico ministero e per le forze di polizia di registrare una telefonata che sia utile per incastrare un potenziale colpevole, allora il centrodestra all'improvviso cambia direzione. Fa marcia indietro. Perché, come scrivono gli aderenti all'appello di Rodotà, "l'importante è proteggere la cricca".

in riferimento a: La Lega chiede piu' sicurezza ma sulle intercettazioni tace - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

lunedì 17 maggio 2010

Facebook e la privacy.

Ma se non volevi che i tuoi dati divenissero pubblci, perche' ti sei iscritto a Facebook?

"LA QUESTIONE privacy investe Facebook e non può essere più ignorata. In seguito alle critiche che piovono da tutti i lati, la società ha convocato un summit dei suoi vertici, come si conviene quando c'è uno stato conclamato di crisi. Il social network è ormai spalle al muro, soprattutto dopo l'intervento dei garanti per la privacy europei. E tra gli utenti cresce il fronte di chi valuta se abbandonare il sito giudicato poco rispettoso dei loro dati personali.

Neanche in questo clima, però, Facebook rinuncia al suo stile tipico: la riunione è stata a porte chiuse. La società non ha fatto sapere nulla di quello che è stato detto o deciso, se non che è stata una "discussione proficua". La sola azione annunciata ieri riguarda più la sicurezza del network che la privacy in senso stretto: ha aggiunto funzioni per contrastare il fenomeno dei ladri di informazioni personali, quelli che riescono a collegarsi agli account altrui.

Le polemiche che hanno colpito il network sono ben altre, però, e riguardano il modo con cui esso stesso gestisce i dati personali dei suoi 400 milioni di utenti. L'ultima è per il servizio nato a fine aprile, l'instant personalization 1. Fa sì che siti partner di Facebook possono sfruttare le informazioni personali che l'utente ha pubblicato sul network (nome, sesso, connessioni con altre persone o gruppi). Quando un utente di Facebook va su un sito partner troverà una pagina personalizzata in base ai suoi dati, per esempio con consigli basati sui suoi gusti musicali o su quelli dei suoi amici. L'utente può evitare questa personalizzazione? Sì, ma soltanto se si prende la briga di modificare un'opzione sul proprio profilo di Facebook.

Una novità "inaccettabile" scrive il Working Party, formato da tutti i garanti della privacy europei, in una lettera inviata al social network 2. Poco tempo fa i garanti avevano puntato il dito 3, in modo analogo, contro Google riguardo al servizio Buzz. In quel caso, l'azienda di Mountain View che ha risposto riconoscendo l'errore. Chissà se anche Facebook si dimostrerà accondiscendente.

Nel frattempo, il social network subisce pressioni anche in madrepatria: un gruppo di senatori Usa gli ha chiesto di essere più trasparente sul modo con cui gestisce i dati personali. Le critiche sono un coro a più voci, anche gli esperti di privacy ci si mettono: l'associazione storica del web Eff ha pubblicato una timeline 4 con il progressivo peggioramento del rapporto tra Facebook e privacy. L'esperto Matt McKeon l'ha messa in bella grafica 5 mostrando come Facebook, dagli inizi ad oggi, ha esposto sempre più informazioni personali degli iscritti.

Lo scopo del network è ovviamente quello di massimizzare lo sfruttamento marketing e pubblicitario dei dati. Né hanno giovato, alla sua fama, sparate come quella del 25enne fondatore Mark Zuckerberg, che ha detto in pubblico 6 "la privacy è un concetto vecchio, superato". Qualcosa di cui gli utenti non si curerebbero più, impazienti come sono di condividere e comunicare. Un calcolo sbagliato, forse, da cui potrebbe cominciare il declino del network a favore di un concorrente più rispettoso delle informazioni personali. L'ha chiesto a gran voce Ryan Singel dalle colonne di Wired 7 ed è una possibilità che comincia a diventare reale. Quattro ragazzi sono riusciti in pochi giorni a raccogliere 120 mila dollari per il progetto Diaspora 8: un social network "open", che nascerà a settembre e che a differenza di Facebook darà agli utenti pieno e trasparente controllo sui propri dati personali.

Pressato da esperti e autorità di tutto il mondo da una parte, minacciato da alternative open dall'altra, Facebook potrebbe decidere di cambiare strada, dovendo però così anche rivedere i propri piani di remunerazione. Nel frattempo, però, c'è anche chi pensa di andarsene: un gruppo di scontenti ha individuato nel 31 maggio il giorno in cui ci si dovrebbe cancellare in massa da Facebook, il Quit Facebook Day 9. Per ora sono 12

in riferimento a: Privacy, Facebook sotto assedio Gli utenti: "Cancelliamoci tutti" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Facebook e la privacy.

Ma se non volevi che i tuoi dati divenissero pubblci, perche' ti sei iscritto a Facebook?

"LA QUESTIONE privacy investe Facebook e non può essere più ignorata. In seguito alle critiche che piovono da tutti i lati, la società ha convocato un summit dei suoi vertici, come si conviene quando c'è uno stato conclamato di crisi. Il social network è ormai spalle al muro, soprattutto dopo l'intervento dei garanti per la privacy europei. E tra gli utenti cresce il fronte di chi valuta se abbandonare il sito giudicato poco rispettoso dei loro dati personali.

Neanche in questo clima, però, Facebook rinuncia al suo stile tipico: la riunione è stata a porte chiuse. La società non ha fatto sapere nulla di quello che è stato detto o deciso, se non che è stata una "discussione proficua". La sola azione annunciata ieri riguarda più la sicurezza del network che la privacy in senso stretto: ha aggiunto funzioni per contrastare il fenomeno dei ladri di informazioni personali, quelli che riescono a collegarsi agli account altrui.

Le polemiche che hanno colpito il network sono ben altre, però, e riguardano il modo con cui esso stesso gestisce i dati personali dei suoi 400 milioni di utenti. L'ultima è per il servizio nato a fine aprile, l'instant personalization 1. Fa sì che siti partner di Facebook possono sfruttare le informazioni personali che l'utente ha pubblicato sul network (nome, sesso, connessioni con altre persone o gruppi). Quando un utente di Facebook va su un sito partner troverà una pagina personalizzata in base ai suoi dati, per esempio con consigli basati sui suoi gusti musicali o su quelli dei suoi amici. L'utente può evitare questa personalizzazione? Sì, ma soltanto se si prende la briga di modificare un'opzione sul proprio profilo di Facebook.

Una novità "inaccettabile" scrive il Working Party, formato da tutti i garanti della privacy europei, in una lettera inviata al social network 2. Poco tempo fa i garanti avevano puntato il dito 3, in modo analogo, contro Google riguardo al servizio Buzz. In quel caso, l'azienda di Mountain View che ha risposto riconoscendo l'errore. Chissà se anche Facebook si dimostrerà accondiscendente.

Nel frattempo, il social network subisce pressioni anche in madrepatria: un gruppo di senatori Usa gli ha chiesto di essere più trasparente sul modo con cui gestisce i dati personali. Le critiche sono un coro a più voci, anche gli esperti di privacy ci si mettono: l'associazione storica del web Eff ha pubblicato una timeline 4 con il progressivo peggioramento del rapporto tra Facebook e privacy. L'esperto Matt McKeon l'ha messa in bella grafica 5 mostrando come Facebook, dagli inizi ad oggi, ha esposto sempre più informazioni personali degli iscritti.

Lo scopo del network è ovviamente quello di massimizzare lo sfruttamento marketing e pubblicitario dei dati. Né hanno giovato, alla sua fama, sparate come quella del 25enne fondatore Mark Zuckerberg, che ha detto in pubblico 6 "la privacy è un concetto vecchio, superato". Qualcosa di cui gli utenti non si curerebbero più, impazienti come sono di condividere e comunicare. Un calcolo sbagliato, forse, da cui potrebbe cominciare il declino del network a favore di un concorrente più rispettoso delle informazioni personali. L'ha chiesto a gran voce Ryan Singel dalle colonne di Wired 7 ed è una possibilità che comincia a diventare reale. Quattro ragazzi sono riusciti in pochi giorni a raccogliere 120 mila dollari per il progetto Diaspora 8: un social network "open", che nascerà a settembre e che a differenza di Facebook darà agli utenti pieno e trasparente controllo sui propri dati personali.

Pressato da esperti e autorità di tutto il mondo da una parte, minacciato da alternative open dall'altra, Facebook potrebbe decidere di cambiare strada, dovendo però così anche rivedere i propri piani di remunerazione. Nel frattempo, però, c'è anche chi pensa di andarsene: un gruppo di scontenti ha individuato nel 31 maggio il giorno in cui ci si dovrebbe cancellare in massa da Facebook, il Quit Facebook Day 9. Per ora sono 12

in riferimento a: Privacy, Facebook sotto assedio Gli utenti: "Cancelliamoci tutti" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Ronnie James Dio

Inventore e diffusore del gesto delle corna.
(Portsmouth, 10 luglio 1942 – Houston, 16 maggio 2010)

Ronnie James Dio

Inventore e diffusore del gesto delle corna.
(Portsmouth, 10 luglio 1942 – Houston, 16 maggio 2010)

giovedì 13 maggio 2010

Nel Pd nasce l'ala pro-nucleare

Non votate mai più il PD! No al nucleare!

""Tecnofobia", eccola qui la parola che non si vorrebbe mai dover pronunciare in un dibattito sul futuro industriale del paese. Eppure, tra i firmatari dell'appello sul nucleare rivolto al leader Pd Pierluigi Bersani, c'è chi la evoca senza troppe remore: per Gilberto Corbellini, docente di Storia della medicina all'Università di Roma, «è un rischio reale che può tornare a insinuarsi nel pensiero di area democratica. Sul nucleare come sugli Ogm e finanche la bioetica». Pregiudiziali ideologiche che sovrastano i contenuti, scarsa considerazione delle analisi e dei giudizi dei tecnici su reali rischi e benefici, perfino «pressapochismo»: queste, in estrema sintesi, le critiche rivolte alla parte maggioritaria del Pd nella lettera rivolta a Bersani pubblicata ieri integralmente sul Riformista e con ampi stralci sul Corriere della sera."

in riferimento a: Nel Pd nasce l'ala pro-nucleare - Il Sole 24 ORE (visualizza su Google Sidewiki)

Nel Pd nasce l'ala pro-nucleare

Non votate mai più il PD! No al nucleare!

""Tecnofobia", eccola qui la parola che non si vorrebbe mai dover pronunciare in un dibattito sul futuro industriale del paese. Eppure, tra i firmatari dell'appello sul nucleare rivolto al leader Pd Pierluigi Bersani, c'è chi la evoca senza troppe remore: per Gilberto Corbellini, docente di Storia della medicina all'Università di Roma, «è un rischio reale che può tornare a insinuarsi nel pensiero di area democratica. Sul nucleare come sugli Ogm e finanche la bioetica». Pregiudiziali ideologiche che sovrastano i contenuti, scarsa considerazione delle analisi e dei giudizi dei tecnici su reali rischi e benefici, perfino «pressapochismo»: queste, in estrema sintesi, le critiche rivolte alla parte maggioritaria del Pd nella lettera rivolta a Bersani pubblicata ieri integralmente sul Riformista e con ampi stralci sul Corriere della sera."

in riferimento a: Nel Pd nasce l'ala pro-nucleare - Il Sole 24 ORE (visualizza su Google Sidewiki)

martedì 11 maggio 2010

Amo la Francia

E questo e' solo uno degli episodi che mi fa amare la Francia!

""Quando il ministro italiano Sandro Bondi fa il broncio a Cannes": questo il titolo di un articolo che il quotidiano Le Monde consacra oggi alla decisione del ministro della Cultura di non andare al Festival di Cannes per protestare contro il film di Sabina Guzzanti. Un episodio, scrive il corrispondente da Roma Philippe Ridet, che "mette in luce il disprezzo del governo italiano per ogni critica assimilabile a un discredito dell'Italia". Una linea di difesa che ha - scrive ancora Le Monde - "dei lontani precedenti: Vittorio Mussolini, il secondogenito del Duce, produttore e regista, durante il regime fascista, uscì furioso dalla proiezione di 'Ossessione' di Luchino Visconti (1942) dicendo: 'Questa non e' l'Italia'. Nel 1948, il futuro presidente del Consiglio Giulio Andreotti, volle vietare 'Ladri di biciclette' di Vittorio de Sica e altre opere del neoralismo perchè davano un'immagine 'deprimente' del Paese". "Loro almeno vedevano i film", taglia corto Ridet, che nell'articolo ricorda anche come Bondi pratichi "la poesia. E spesso scrive dei versi sulle sue colleghe del governo. A volte - aggiunge - li pubblica, ed è peggio. Ama anche il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, di un amore che sfiora la devozione. Per lui - conclude il giornalista francese - Bondi ha gettato alle ortiche gli ideali comunisti di gioventù e sa mostrare gli artigli ogni volta che si oltraggia l'immagine del suo idolo".
(10-05-2010) "

in riferimento a: Le Monde: "Bondi fa il broncio a Cannes" - CANNES - Trovacinema (visualizza su Google Sidewiki)

Amo la Francia

E questo e' solo uno degli episodi che mi fa amare la Francia!

""Quando il ministro italiano Sandro Bondi fa il broncio a Cannes": questo il titolo di un articolo che il quotidiano Le Monde consacra oggi alla decisione del ministro della Cultura di non andare al Festival di Cannes per protestare contro il film di Sabina Guzzanti. Un episodio, scrive il corrispondente da Roma Philippe Ridet, che "mette in luce il disprezzo del governo italiano per ogni critica assimilabile a un discredito dell'Italia". Una linea di difesa che ha - scrive ancora Le Monde - "dei lontani precedenti: Vittorio Mussolini, il secondogenito del Duce, produttore e regista, durante il regime fascista, uscì furioso dalla proiezione di 'Ossessione' di Luchino Visconti (1942) dicendo: 'Questa non e' l'Italia'. Nel 1948, il futuro presidente del Consiglio Giulio Andreotti, volle vietare 'Ladri di biciclette' di Vittorio de Sica e altre opere del neoralismo perchè davano un'immagine 'deprimente' del Paese". "Loro almeno vedevano i film", taglia corto Ridet, che nell'articolo ricorda anche come Bondi pratichi "la poesia. E spesso scrive dei versi sulle sue colleghe del governo. A volte - aggiunge - li pubblica, ed è peggio. Ama anche il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, di un amore che sfiora la devozione. Per lui - conclude il giornalista francese - Bondi ha gettato alle ortiche gli ideali comunisti di gioventù e sa mostrare gli artigli ogni volta che si oltraggia l'immagine del suo idolo".
(10-05-2010) "

in riferimento a: Le Monde: "Bondi fa il broncio a Cannes" - CANNES - Trovacinema (visualizza su Google Sidewiki)

giovedì 6 maggio 2010

Assolto o Prescritto?

Ma che servitore ligio...

in riferimento a:

"ROMA - Torna davanti ad alcune sedi Rai la protesta per chiedere al direttore Minzolini una rettifica che manca da 68 giorni. Il telegiornale da lui diretto definì "assoluzione" la prescrizione concessa all'avvocato Mills 1, accusato di falsa testimonianza pro-Berlusconi. L'iniziativa è organizzata dal gruppo "La dignità dei giornalisti ed il rispetto dei cittadini". A questo indirizzo, 2 tutte le iniziative previste per oggi. L'appuntamento è per le 18."
- Davanti alla Rai per chiedere una rettifica al direttore del Tg1 Minzolini - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Assolto o Prescritto?

Ma che servitore ligio...

in riferimento a:

"ROMA - Torna davanti ad alcune sedi Rai la protesta per chiedere al direttore Minzolini una rettifica che manca da 68 giorni. Il telegiornale da lui diretto definì "assoluzione" la prescrizione concessa all'avvocato Mills 1, accusato di falsa testimonianza pro-Berlusconi. L'iniziativa è organizzata dal gruppo "La dignità dei giornalisti ed il rispetto dei cittadini". A questo indirizzo, 2 tutte le iniziative previste per oggi. L'appuntamento è per le 18."
- Davanti alla Rai per chiedere una rettifica al direttore del Tg1 Minzolini - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Bello il calcio!

Questo tipo ha davvero dei grossissimi problemi.

in riferimento a:

"Coppa Italia, tifoso invade campo e tenta di colpire Cambiasso"
- Foto Coppa Italia, tifoso invade campo e tenta di colpire Cambiasso - 1 di 4 - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Bello il calcio!

Questo tipo ha davvero dei grossissimi problemi.

in riferimento a:

"Coppa Italia, tifoso invade campo e tenta di colpire Cambiasso"
- Foto Coppa Italia, tifoso invade campo e tenta di colpire Cambiasso - 1 di 4 - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Comunisti!

""Per ora prendo l'interim, ma è chiaro che c'è una congiura contro il governo". Secondo l'agenzia Agi Silvio Berlusconi si sarebbe rivolto così ad un gruppo di senatori del Pdl a palazzo Grazioli."

Meno male che almeno Fini e quell'essere delirante del Senatur mostrano un po di senno...

"Il presidente della Camera, intervistato da Sky, prende le distanze: "Non c'è nessuna congiura o accanimento dei giudici contro il governo, è un dovere di tutti tutelare il valore della legalità. Acceleriamo sul ddl anticorruzione". E lo stesso fa il leader della Lega: "Congiura? I magistrati fanno il loro lavoro"."

La congiura in realtà c'e', e' quella che ha permesso fino ad ora di farla franca, ed e' quella che ha fatto si che la corruzione in italia aumentasse invece che diminuire.

in riferimento a:

"Il presidente della Camera, intervistato da Sky, prende le distanze: "Non c'è nessuna congiura o accanimento dei giudici contro il governo, è un dovere di tutti tutelare il valore della legalità. Acceleriamo sul ddl anticorruzione". E lo stesso fa il leader della Lega: "Congiura? I magistrati fanno il loro lavoro"."
- Caso Scajola, Berlusconi grida al complotto Fini e Bossi lo stoppano: "Non è vero" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Comunisti!

""Per ora prendo l'interim, ma è chiaro che c'è una congiura contro il governo". Secondo l'agenzia Agi Silvio Berlusconi si sarebbe rivolto così ad un gruppo di senatori del Pdl a palazzo Grazioli."

Meno male che almeno Fini e quell'essere delirante del Senatur mostrano un po di senno...

"Il presidente della Camera, intervistato da Sky, prende le distanze: "Non c'è nessuna congiura o accanimento dei giudici contro il governo, è un dovere di tutti tutelare il valore della legalità. Acceleriamo sul ddl anticorruzione". E lo stesso fa il leader della Lega: "Congiura? I magistrati fanno il loro lavoro"."

La congiura in realtà c'e', e' quella che ha permesso fino ad ora di farla franca, ed e' quella che ha fatto si che la corruzione in italia aumentasse invece che diminuire.

in riferimento a:

"Il presidente della Camera, intervistato da Sky, prende le distanze: "Non c'è nessuna congiura o accanimento dei giudici contro il governo, è un dovere di tutti tutelare il valore della legalità. Acceleriamo sul ddl anticorruzione". E lo stesso fa il leader della Lega: "Congiura? I magistrati fanno il loro lavoro"."
- Caso Scajola, Berlusconi grida al complotto Fini e Bossi lo stoppano: "Non è vero" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

martedì 4 maggio 2010

?!?!?

Come "forse"? Ma sei scemo? Non sai chi ha pagato casa tua? Ma roba da pazzi!

in riferimento a:

"Scajola lascia: "Mi devo difendereforse la mia casa pagata da altri""
- La Repubblica.it - Homepage (visualizza su Google Sidewiki)

?!?!?

Come "forse"? Ma sei scemo? Non sai chi ha pagato casa tua? Ma roba da pazzi!

in riferimento a:

"Scajola lascia: "Mi devo difendereforse la mia casa pagata da altri""
- La Repubblica.it - Homepage (visualizza su Google Sidewiki)

lunedì 3 maggio 2010

L'Italia in pillole...

E' proprio da questi episodi che si capisce perche' l'Italia va sempre peggio. Questo genitore ha perso una buona occasione per stare zitto e per insegnare qualcosa a suo figlio, come ad esempio il rispetto delle regole e della proprietà comune.
E di solito sono proprio i figli di questi individui che commettono le peggio cose...

in riferimento a:

"Ma un padre, infuriato, ha scritto alla preside, al Provveditorato e al sindaco. E minaccia di fare ricorso al Tribunale. "E' scioccante è tutt'altro che educativo - osserva - questo metodo mi ricorda quello secondo il quale l'azione di uno ricadeva per rappresaglia sulla testa di tutti. E qui stiamo parlando di bambini che hanno al massimo 10 anni. Io ho proibito a mio figlio di pulire i gabinetti - conclude - e diffido la preside a costringerlo"."
- I bagni a scuola troppo sporchi "Li puliscano i bambini" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

L'Italia in pillole...

E' proprio da questi episodi che si capisce perche' l'Italia va sempre peggio. Questo genitore ha perso una buona occasione per stare zitto e per insegnare qualcosa a suo figlio, come ad esempio il rispetto delle regole e della proprietà comune.
E di solito sono proprio i figli di questi individui che commettono le peggio cose...

in riferimento a:

"Ma un padre, infuriato, ha scritto alla preside, al Provveditorato e al sindaco. E minaccia di fare ricorso al Tribunale. "E' scioccante è tutt'altro che educativo - osserva - questo metodo mi ricorda quello secondo il quale l'azione di uno ricadeva per rappresaglia sulla testa di tutti. E qui stiamo parlando di bambini che hanno al massimo 10 anni. Io ho proibito a mio figlio di pulire i gabinetti - conclude - e diffido la preside a costringerlo"."
- I bagni a scuola troppo sporchi "Li puliscano i bambini" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)