giovedì 29 aprile 2010

Che bell'esempio di rettirudine...

"Il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola ha mentito. Non è vero - come ha sostenuto replicando alla ricostruzione di "Repubblica" del 23 e 24 aprile scorso - che per comprare la casa che oggi abita a Roma si limitò ad accendere un mutuo di circa 600 mila euro e ad impegnare pochi contanti tratti dal suo conto corrente. Il 6 luglio del 2004, per acquistare la sua abitazione al civico 2 di via del Fagutale, è stata decisiva - come questo giornale ha riferito - una provvista in nero di 900 mila euro messa a disposizione dal costruttore Diego Anemone attraverso il suo architetto e progettista Angelo Zampolini. La circostanza non è più infatti un'ipotesi investigativa. É una evidenza confermata dalle dichiarazioni rese a verbale venerdì scorso dallo stesso Zampolini ai pm di Perugia, e soprattutto documentata dalla minuziosa ricostruzione del tragitto di quel denaro fatta dalla Guardia di Finanza."

in riferimento a: Perugia, gli 80 assegni che accusano Scajola  - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Che bell'esempio di rettirudine...

"Il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola ha mentito. Non è vero - come ha sostenuto replicando alla ricostruzione di "Repubblica" del 23 e 24 aprile scorso - che per comprare la casa che oggi abita a Roma si limitò ad accendere un mutuo di circa 600 mila euro e ad impegnare pochi contanti tratti dal suo conto corrente. Il 6 luglio del 2004, per acquistare la sua abitazione al civico 2 di via del Fagutale, è stata decisiva - come questo giornale ha riferito - una provvista in nero di 900 mila euro messa a disposizione dal costruttore Diego Anemone attraverso il suo architetto e progettista Angelo Zampolini. La circostanza non è più infatti un'ipotesi investigativa. É una evidenza confermata dalle dichiarazioni rese a verbale venerdì scorso dallo stesso Zampolini ai pm di Perugia, e soprattutto documentata dalla minuziosa ricostruzione del tragitto di quel denaro fatta dalla Guardia di Finanza."

in riferimento a: Perugia, gli 80 assegni che accusano Scajola  - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

mercoledì 28 aprile 2010

I media di Silvio.

Ecco che il giornaletto di famiglia viene usato per diffamare chi non e' allineato con l'imperatore nano. Ritengo che chi ancora pensi che quel giornaletto sia imparziale e libero debba ravvedersi.

in riferimento a:

"Intanto si apre una nuova puntata nello stillicidio di attacchi de Il Giornmale di Vittorio Feltri a Gianfranco Fini.  Nel titolo di apertura il quotidiano - di propietà del fratello di Silvio Berlusconi, Paolo - si legge: "Un milione alla suocera di Fini". Poi si spiega: "La madre della compagna del presidente della Camera a capo di una società che da settembre produce parte di una trasmissione Rai"."
- Bossi: "No elezioni anticipate, voglio federalismo" Il Giornale attacca Fini, Berlusconi si smarca - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

I media di Silvio.

Ecco che il giornaletto di famiglia viene usato per diffamare chi non e' allineato con l'imperatore nano. Ritengo che chi ancora pensi che quel giornaletto sia imparziale e libero debba ravvedersi.

in riferimento a:

"Intanto si apre una nuova puntata nello stillicidio di attacchi de Il Giornmale di Vittorio Feltri a Gianfranco Fini.  Nel titolo di apertura il quotidiano - di propietà del fratello di Silvio Berlusconi, Paolo - si legge: "Un milione alla suocera di Fini". Poi si spiega: "La madre della compagna del presidente della Camera a capo di una società che da settembre produce parte di una trasmissione Rai"."
- Bossi: "No elezioni anticipate, voglio federalismo" Il Giornale attacca Fini, Berlusconi si smarca - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Senti ma...

... vedi un po' di andare a fare in culo.

in riferimento a:

"recarsi a piazzale Loreto per un atto di cancellazione dell'atroce oltraggio inflitto al cadavere di Benito Mussolini"
- Stefania Craxi dopo il 25 Aprile "E ora ricordiamo piazzale Loreto" - Milano - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Senti ma...

... vedi un po' di andare a fare in culo.

in riferimento a:

"recarsi a piazzale Loreto per un atto di cancellazione dell'atroce oltraggio inflitto al cadavere di Benito Mussolini"
- Stefania Craxi dopo il 25 Aprile "E ora ricordiamo piazzale Loreto" - Milano - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Ne vogliamo ancora...

E' già difficile e dispendioso gestire le scorie nucleari presenti e lo Stato lo fa a spese nostre, davvero vogliamo altre centrali nucleari, altre scorie ed altri soldi da buttare via?

in riferimento a:

"Novantamila metri cubi di rifiuti tossici e radioattivi. A tanto ammonta il lascito delle centrali nucleari italiane, chiuse nel 1990. Un'enorme quantità di scorie sparse in tutto il Paese. Una bomba ecologica non ancora disinnescata che lo Stato sorveglia al costo di 500 milioni di euro l'anno."
- Inutile, dannoso e costoso ambientalisti si mobilitano - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Ne vogliamo ancora...

E' già difficile e dispendioso gestire le scorie nucleari presenti e lo Stato lo fa a spese nostre, davvero vogliamo altre centrali nucleari, altre scorie ed altri soldi da buttare via?

in riferimento a:

"Novantamila metri cubi di rifiuti tossici e radioattivi. A tanto ammonta il lascito delle centrali nucleari italiane, chiuse nel 1990. Un'enorme quantità di scorie sparse in tutto il Paese. Una bomba ecologica non ancora disinnescata che lo Stato sorveglia al costo di 500 milioni di euro l'anno."
- Inutile, dannoso e costoso ambientalisti si mobilitano - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

giovedì 22 aprile 2010

Pubblicità Invasiva...

Oggi sul sito Wired.it c'era un'articolo sulla pubblicità web invasiva: "Una scelta aziendale, una reazione da parte di chi internet lo vive. I casi di quei siti che decidono di vendere buona parte del proprio spazio web alla pubblicità e lo scacco matto alla polemica grazie agli strumenti che mette a disposizione il web. Che la pubblicità sia un tassello fondamentale della nuova economia fatta di siti web e portali sociali lo sanno un po' tutti."
Peccato che la pagina in questione fosse zeppa di quella pubblicità...
pubblicità_invasiva.jpg

Pubblicità Invasiva...

Oggi sul sito Wired.it c'era un'articolo sulla pubblicità web invasiva: "Una scelta aziendale, una reazione da parte di chi internet lo vive. I casi di quei siti che decidono di vendere buona parte del proprio spazio web alla pubblicità e lo scacco matto alla polemica grazie agli strumenti che mette a disposizione il web. Che la pubblicità sia un tassello fondamentale della nuova economia fatta di siti web e portali sociali lo sanno un po' tutti."
Peccato che la pagina in questione fosse zeppa di quella pubblicità...
pubblicità_invasiva.jpg

mercoledì 21 aprile 2010

L'Aquila, schiaffo a Bertolaso, negata la cittadinanza onoraria

Non deve aver lavorato proprio bene bene...

"L’AQUILA. Niente cittadinanza onoraria per il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. A bocciare la proposta, presentata da 4 consiglieri d’opposizione, è stata la commissione Statuto e regolamenti del Comune. Un no arrivato al termine di un lungo e infuocato dibattito.

Tutto ha avuto inizio alcuni mesi fa con la presentazione alla giunta comunale di una proposta di delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria a Bertolaso. Un documento presentato dai consiglieri Enrico Verini, Roberto Tinari (Rialzati L’Aquila) e Pierluigi Tancredi (Pdl), sottoscritto anche da Giuseppe Ludovici (Dc).

Ieri la quarta commissione, presieduta dal presidente Giuseppe Bernardi, è stata chiamata ad esaminare la proposta trasmessa dalla giunta.

Ed è stato subito chiaro che la seduta si sarebbe trasformata in una sorta di ring. Tanto più che a sostenere la proposta di conferire a Bertolaso la cittadinanza onoraria c’erano solo Verini e Tinari. In molti hanno preso la parola e tutti per invitare i promotori dell’iniziativa a ritirare la proposta bollata dal centrosinistra «come improponibile, e non solo per il coinvolgimento del capo della Protezione civile in alcune inchieste giudiziarie».

«Abbiamo ribadito» ha detto il consigliere Angelo Mancini (Idv) «la nostra contrarietà all’operato svolto da Bertolaso. Non ci sono piaciute le scelte adottate, soprattutto alcuni mesi dopo il terremoto. Scelte nelle quali la città non è stata minimamente coinvolta. Abbiamo cercato di convincere Verini a desistere, visto che era scontata la contrarietà a questa iniziativa. Qualcuno ha anche proposto, per superare l’impasse, di dare la cittadinanza onoraria alla Protezione civile, ma non c’è stato nulla da fare. Verini e Tinari sono stati irremovibili». Al momento del voto, alcuni esponenti del centrodestra sono “scivolati” via dall’aula lasciando soli i due colleghi. Così la votazione è finita con 14 no, 2 sì e con l’astensione di Luigi D’Eramo (la Destra). «Il discorso è molto semplice» ha chiarito D’Eramo. «Nel momento in cui non c’è condivisione nel conferire una cittadinanza onoraria, l’u nica strada possibile è quella del ritiro della proposta. Qui le cose sono andate diversamente e con la mia astensione ho voluto lanciare un messaggio di salvaguardia della credibilità e dell’o nore della città. Ora spero solo che non ci si ostini a voler portare avanti la cosa, anche perché il protocollo prevede che la proposta di conferimento avvenga alla presenza, in consiglio, del personaggio a cui si intende dare la cittadinanza onoraria. Spero che nessuno pensi di andare oltre la figuraccia già fatta». Una raccomandazione per ora inascoltata dai promotori dell’iniziativa decisi, così come confermato da Verini, «a portare comunque la proposta in consiglio». Un pasticcio «aggravato» per D’Eramo «anche dalla giunta che ha accompagnato la trasmissione della proposta con un parere. Una sorta di invito a rinviare tutto a un altro momento». Una vicenda destinata a suscitare scontri e polemiche."

in riferimento a: L'Aquila, schiaffo a Bertolaso negata la cittadinanza onoraria | il Centro (visualizza su Google Sidewiki)

L'Aquila, schiaffo a Bertolaso, negata la cittadinanza onoraria

Non deve aver lavorato proprio bene bene...

"L’AQUILA. Niente cittadinanza onoraria per il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. A bocciare la proposta, presentata da 4 consiglieri d’opposizione, è stata la commissione Statuto e regolamenti del Comune. Un no arrivato al termine di un lungo e infuocato dibattito.

Tutto ha avuto inizio alcuni mesi fa con la presentazione alla giunta comunale di una proposta di delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria a Bertolaso. Un documento presentato dai consiglieri Enrico Verini, Roberto Tinari (Rialzati L’Aquila) e Pierluigi Tancredi (Pdl), sottoscritto anche da Giuseppe Ludovici (Dc).

Ieri la quarta commissione, presieduta dal presidente Giuseppe Bernardi, è stata chiamata ad esaminare la proposta trasmessa dalla giunta.

Ed è stato subito chiaro che la seduta si sarebbe trasformata in una sorta di ring. Tanto più che a sostenere la proposta di conferire a Bertolaso la cittadinanza onoraria c’erano solo Verini e Tinari. In molti hanno preso la parola e tutti per invitare i promotori dell’iniziativa a ritirare la proposta bollata dal centrosinistra «come improponibile, e non solo per il coinvolgimento del capo della Protezione civile in alcune inchieste giudiziarie».

«Abbiamo ribadito» ha detto il consigliere Angelo Mancini (Idv) «la nostra contrarietà all’operato svolto da Bertolaso. Non ci sono piaciute le scelte adottate, soprattutto alcuni mesi dopo il terremoto. Scelte nelle quali la città non è stata minimamente coinvolta. Abbiamo cercato di convincere Verini a desistere, visto che era scontata la contrarietà a questa iniziativa. Qualcuno ha anche proposto, per superare l’impasse, di dare la cittadinanza onoraria alla Protezione civile, ma non c’è stato nulla da fare. Verini e Tinari sono stati irremovibili». Al momento del voto, alcuni esponenti del centrodestra sono “scivolati” via dall’aula lasciando soli i due colleghi. Così la votazione è finita con 14 no, 2 sì e con l’astensione di Luigi D’Eramo (la Destra). «Il discorso è molto semplice» ha chiarito D’Eramo. «Nel momento in cui non c’è condivisione nel conferire una cittadinanza onoraria, l’u nica strada possibile è quella del ritiro della proposta. Qui le cose sono andate diversamente e con la mia astensione ho voluto lanciare un messaggio di salvaguardia della credibilità e dell’o nore della città. Ora spero solo che non ci si ostini a voler portare avanti la cosa, anche perché il protocollo prevede che la proposta di conferimento avvenga alla presenza, in consiglio, del personaggio a cui si intende dare la cittadinanza onoraria. Spero che nessuno pensi di andare oltre la figuraccia già fatta». Una raccomandazione per ora inascoltata dai promotori dell’iniziativa decisi, così come confermato da Verini, «a portare comunque la proposta in consiglio». Un pasticcio «aggravato» per D’Eramo «anche dalla giunta che ha accompagnato la trasmissione della proposta con un parere. Una sorta di invito a rinviare tutto a un altro momento». Una vicenda destinata a suscitare scontri e polemiche."

in riferimento a: L'Aquila, schiaffo a Bertolaso negata la cittadinanza onoraria | il Centro (visualizza su Google Sidewiki)

venerdì 16 aprile 2010

Star Wars: Uncut

Su di un sito we hanno chiesto ai fans di Star Wars di scegliere una scena di 15 secondi e risultato e' Star Wars: Uncut
Ecco il trailer:

Star Wars: Uncut Trailer from Casey Pugh on Vimeo.

Star Wars: Uncut

Su di un sito we hanno chiesto ai fans di Star Wars di scegliere una scena di 15 secondi e risultato e' Star Wars: Uncut
Ecco il trailer:

Star Wars: Uncut Trailer from Casey Pugh on Vimeo.

giovedì 15 aprile 2010

Ascolti, sprofonda il Tg1 di Minzolini

Augusto Minzolini, portavoce ufficiale di Silvio Berlusconi, sta riuscendo a distruggere la RAI. Come il Padrone gli ha richiesto.

"Sono quasi un milione gli spettatori che hanno cambiato canale, giovani o anziani, laureati o diplomati. Con il Tg5 che si avvicina sempre di più. È il risultato del primo anno di Augusto Minzolini alla guida del Tg1. Il "direttorissimo", come lo chiamava il premier Berlusconi nelle intercettazioni di Trani, accusato di produrre un'informazione schiacciata sul governo, di aver sfrattato alcuni volti storici della rete ammiraglia e per la leggerezza del suo notiziario. Ed ora punito dal suo pubblico, come dimostra la rielaborazione dei dati Auditel che il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo presenterà al Cda di lunedì."

in riferimento a: Ascolti, sprofonda il Tg1 di Minzolini  Alle 20 perso un milione di spettatori  - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Ascolti, sprofonda il Tg1 di Minzolini

Augusto Minzolini, portavoce ufficiale di Silvio Berlusconi, sta riuscendo a distruggere la RAI. Come il Padrone gli ha richiesto.

"Sono quasi un milione gli spettatori che hanno cambiato canale, giovani o anziani, laureati o diplomati. Con il Tg5 che si avvicina sempre di più. È il risultato del primo anno di Augusto Minzolini alla guida del Tg1. Il "direttorissimo", come lo chiamava il premier Berlusconi nelle intercettazioni di Trani, accusato di produrre un'informazione schiacciata sul governo, di aver sfrattato alcuni volti storici della rete ammiraglia e per la leggerezza del suo notiziario. Ed ora punito dal suo pubblico, come dimostra la rielaborazione dei dati Auditel che il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo presenterà al Cda di lunedì."

in riferimento a: Ascolti, sprofonda il Tg1 di Minzolini  Alle 20 perso un milione di spettatori  - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

lunedì 12 aprile 2010

Nessuna pietà per gli immigrati

Ecco un valido motivo in più per vergognarsi di essere italiani. Man mano che passa il tempo, andiamo sempre più indietro. Non e' quello che vuole la Lega?

in riferimento a: Cure negate senza tessera sanitria muore a 13 mesi bimba nigeriana - Milano - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Nessuna pietà per gli immigrati

Ecco un valido motivo in più per vergognarsi di essere italiani. Man mano che passa il tempo, andiamo sempre più indietro. Non e' quello che vuole la Lega?

in riferimento a: Cure negate senza tessera sanitria muore a 13 mesi bimba nigeriana - Milano - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

venerdì 9 aprile 2010

Calcio Vs Rugby

Calcio Vs Rugby

E' morto Malcolm McLaren

L'inventore del Punk! Fuck!

in riferimento a:

"Aveva 64 anni, era malato da tempo. Fu manager della band e fra i primi animatori del movimento punk. Era sposato con la stilista Vivienne Westwood"
- E' morto Malcolm McLaren l'"inventore" dei Sex Pistols - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

E' morto Malcolm McLaren

L'inventore del Punk! Fuck!

in riferimento a:

"Aveva 64 anni, era malato da tempo. Fu manager della band e fra i primi animatori del movimento punk. Era sposato con la stilista Vivienne Westwood"
- E' morto Malcolm McLaren l'"inventore" dei Sex Pistols - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

I rom sanno lavorare

Anche se il tentativo e' lodevole, in queste parole si sente molta ironia e cinismo.

in riferimento a:

"Ma già da tempo un gruppo di rom sta lavorando di buona lena per dare un contributo alla riuscita dell'ostensione (contributo che è anche un?occasione rara per dimostrare che i rom sanno lavorare, se solo c?è la possibilità)."
- multimedia - LASTAMPA.it (visualizza su Google Sidewiki)

I rom sanno lavorare

Anche se il tentativo e' lodevole, in queste parole si sente molta ironia e cinismo.

in riferimento a:

"Ma già da tempo un gruppo di rom sta lavorando di buona lena per dare un contributo alla riuscita dell'ostensione (contributo che è anche un?occasione rara per dimostrare che i rom sanno lavorare, se solo c?è la possibilità)."
- multimedia - LASTAMPA.it (visualizza su Google Sidewiki)

giovedì 8 aprile 2010

"Io, cattolica, ho fatto la mia scelta Chiesa e politica devono tacere"

Parole molto dure di questa signora che ha dovuto utilizzare la pillola abortiva Ru486 per prevenire un'aborto al 5 mese e complicazioni per la sua salute. Togliamoci di testa l astupida idea che l'aborto viene fatto così, tanto per fare qualcosa.
Spero che questo articolo venga letto anche dal presidente Cota.

in riferimento a:

"Ha sentito tutte le polemiche a questo proposito? "Sì le ho sentite. Ogni donna deve decidere per la sua vita, poi ognuno è libero di avere opinioni differenti. La chiesa e la politica dovrebbero tacere, soprattutto gli uomini. Vorrei che una gravidanza potesse capitare a loro, così ci penserebbero meglio prima di parlare"."
- "Io, cattolica, ho fatto la mia scelta Chiesa e politica devono tacere" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

"Io, cattolica, ho fatto la mia scelta Chiesa e politica devono tacere"

Parole molto dure di questa signora che ha dovuto utilizzare la pillola abortiva Ru486 per prevenire un'aborto al 5 mese e complicazioni per la sua salute. Togliamoci di testa l astupida idea che l'aborto viene fatto così, tanto per fare qualcosa.
Spero che questo articolo venga letto anche dal presidente Cota.

in riferimento a:

"Ha sentito tutte le polemiche a questo proposito? "Sì le ho sentite. Ogni donna deve decidere per la sua vita, poi ognuno è libero di avere opinioni differenti. La chiesa e la politica dovrebbero tacere, soprattutto gli uomini. Vorrei che una gravidanza potesse capitare a loro, così ci penserebbero meglio prima di parlare"."
- "Io, cattolica, ho fatto la mia scelta Chiesa e politica devono tacere" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Impunità per i vincitori.

Beh, dopo che gli italiani hanno dimostrato che gli piace la destra italiana, ecco che il buon Silvio Berlusconi fa passare il "Legittimo Impedimento", parando il fondoschiena a ministri ed al presidente del consiglio. Complimenti, ora hanno a disposizione più tempo per incasinare le leggi italiane e farla franca.
Inutile dire che stiamo facendo la figura degli idioti a livello mondiale.
E guai ai vinti.

in riferimento a:

"Via libera al legittimo impedimentoNapolitano ha firmato la legge"
- Via libera al legittimo impedimento Napolitano ha firmato la legge - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Impunità per i vincitori.

Beh, dopo che gli italiani hanno dimostrato che gli piace la destra italiana, ecco che il buon Silvio Berlusconi fa passare il "Legittimo Impedimento", parando il fondoschiena a ministri ed al presidente del consiglio. Complimenti, ora hanno a disposizione più tempo per incasinare le leggi italiane e farla franca.
Inutile dire che stiamo facendo la figura degli idioti a livello mondiale.
E guai ai vinti.

in riferimento a:

"Via libera al legittimo impedimentoNapolitano ha firmato la legge"
- Via libera al legittimo impedimento Napolitano ha firmato la legge - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Che personcine a modo i leghisti!

Davvero i miei complimenti! Ricordiamo che di solito chi non paga e' colui che i soldi non ha ed in questo periodo di crisi, ce ne sono davvero tanti in pessime acque!

E questo genio di sindaco leghista ne ha fatte altre: "Lancini è famoso per le sue iniziative contro gli immigrati extracomunitari: anni fa mise una taglia sui clandestini e ad Adro gli extra comunitari sono stati esclusi dai bouns a favore delle famiglie bisognose."

Che schifo di persone. Predicano il crocifisso, la religione cattolica, e poi ne rinnegano i fondamenti. Ipocriti e falsi.

in riferimento a:

"Il Comune ha negato il pranzo ai figli delle famiglie in arretrato con i pagamenti delle rette per la mensa."
- "Niente mensa ai figli di chi non paga la retta" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Che personcine a modo i leghisti!

Davvero i miei complimenti! Ricordiamo che di solito chi non paga e' colui che i soldi non ha ed in questo periodo di crisi, ce ne sono davvero tanti in pessime acque!

E questo genio di sindaco leghista ne ha fatte altre: "Lancini è famoso per le sue iniziative contro gli immigrati extracomunitari: anni fa mise una taglia sui clandestini e ad Adro gli extra comunitari sono stati esclusi dai bouns a favore delle famiglie bisognose."

Che schifo di persone. Predicano il crocifisso, la religione cattolica, e poi ne rinnegano i fondamenti. Ipocriti e falsi.

in riferimento a:

"Il Comune ha negato il pranzo ai figli delle famiglie in arretrato con i pagamenti delle rette per la mensa."
- "Niente mensa ai figli di chi non paga la retta" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

mercoledì 7 aprile 2010

Medicine con cannabis ai malati terminali la Regione autorizza e copre tutte le spese

Stop alle lunghe trafile burocratiche e alle spese onerose per importare dall´estero farmaci a base di cannabis per i malati terminali. Da oggi paga la Regione Puglia. La delibera di giunta firmata a febbraio dall´assessore alla salute Tommaso Fiore autorizza l´erogazione dei cannabinoidi a scopo terapeutico a carico del servizio sanitario regionale, uno degli ultimi atti del I governo Vendola. In realtà il provvedimento si limita a recepire un decreto ministeriale del 2007, ma costituisce uno dei testi più avanzati in tutta Italia sull´utilizzo clinico della cannabis. Come la Puglia solo la Toscana.

Ogni Asl dovrà garantire la copertura totale dei costi per acquistare le sostanze stupefacenti e psicotrope destinate al trattamento del dolore nei pazienti affetti da cancro e da sclerosi multipla: una spesa mensile di circa 600-700 euro che prima potevano affrontare unicamente i più abbienti e comunque solo dopo un interminabile iter e attese di 5-6 mesi. Tra le patologie ammesse alla cura e al rimborso spasticità secondaria a malattie neurologiche, nausea e vomito non sufficientemente controllati indotte da chemioterapia o radioterapia, dolore cronico neuropatico non risponde ai farmaci disponibili.

Le regole da rispettare per ottenere la marijuana sono dettagliate. A prescrivere i medicinali devono essere specialisti in neurologia, oncologia e preposti al trattamento della terapia del dolore cronico e acuto dipendenti di strutture sanitarie pubbliche. Per la fase iniziale della somministrazione il paziente deve essere sottoposto a regime di ricovero, day hospital, percorso ambulatoriale o regime di assistenza domiciliare integrata.

Tre gli step burocratici. La prescrizione effettuata dal medico è autorizzata dal Direttore Sanitario dell´ospedale; la farmacia ospedaliera ricevuta la ricetta provvede a trasmettere all´Ufficio Stupefacenti del Ministero della Salute la richiesta di importazione; una volta ottenuto l´ok, emette l´ordine di acquisto per la durata della terapia prevista, massimo sei mesi. Il rinnovo è subordinato ad una valutazione positiva di efficacia e sicurezza.

Molte luci e qualche ombra sulla delibera: è tuttavia soddisfatto il presidente nazionale dell´Associazione Cannabis Terapeutica, Francesco Crestani. «Apprezziamo la volontà di dare una risposta - scrive in una lettera indirizzata alla giunta pugliese - ai tanti pazienti che non trovano una risposta alle loro sofferenze». Tra le richieste però l´eliminazione del ricovero coatto e l´estensione della terapia anche ad altre patologie.

Sabato intanto, patrocinata dalla Regione, si tiene a Bari la prima festa della semina in collaborazione con l´associazione Luca Coscioni. «Per promuovere la libertà di cura e di ricerca scientifica - spiegano gli organizzatori - l´assistenza personale autogestita e affermare i diritti umani di malati e disabili». Il dibattito sulla legalizzazione della canapa si terrà alle 17 nella sede di AltroMondoMusic a Palese. Ospiti associazioni antiproibizioniste, artisti, giocolieri, musicisti e dj.

in riferimento a:

"Medicine con cannabis ai malati terminalila Regione autorizza e copre tutte le spese"
- Medicine con cannabis ai malati terminali la Regione autorizza e copre tutte le spese - Bari - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Medicine con cannabis ai malati terminali la Regione autorizza e copre tutte le spese

Stop alle lunghe trafile burocratiche e alle spese onerose per importare dall´estero farmaci a base di cannabis per i malati terminali. Da oggi paga la Regione Puglia. La delibera di giunta firmata a febbraio dall´assessore alla salute Tommaso Fiore autorizza l´erogazione dei cannabinoidi a scopo terapeutico a carico del servizio sanitario regionale, uno degli ultimi atti del I governo Vendola. In realtà il provvedimento si limita a recepire un decreto ministeriale del 2007, ma costituisce uno dei testi più avanzati in tutta Italia sull´utilizzo clinico della cannabis. Come la Puglia solo la Toscana.

Ogni Asl dovrà garantire la copertura totale dei costi per acquistare le sostanze stupefacenti e psicotrope destinate al trattamento del dolore nei pazienti affetti da cancro e da sclerosi multipla: una spesa mensile di circa 600-700 euro che prima potevano affrontare unicamente i più abbienti e comunque solo dopo un interminabile iter e attese di 5-6 mesi. Tra le patologie ammesse alla cura e al rimborso spasticità secondaria a malattie neurologiche, nausea e vomito non sufficientemente controllati indotte da chemioterapia o radioterapia, dolore cronico neuropatico non risponde ai farmaci disponibili.

Le regole da rispettare per ottenere la marijuana sono dettagliate. A prescrivere i medicinali devono essere specialisti in neurologia, oncologia e preposti al trattamento della terapia del dolore cronico e acuto dipendenti di strutture sanitarie pubbliche. Per la fase iniziale della somministrazione il paziente deve essere sottoposto a regime di ricovero, day hospital, percorso ambulatoriale o regime di assistenza domiciliare integrata.

Tre gli step burocratici. La prescrizione effettuata dal medico è autorizzata dal Direttore Sanitario dell´ospedale; la farmacia ospedaliera ricevuta la ricetta provvede a trasmettere all´Ufficio Stupefacenti del Ministero della Salute la richiesta di importazione; una volta ottenuto l´ok, emette l´ordine di acquisto per la durata della terapia prevista, massimo sei mesi. Il rinnovo è subordinato ad una valutazione positiva di efficacia e sicurezza.

Molte luci e qualche ombra sulla delibera: è tuttavia soddisfatto il presidente nazionale dell´Associazione Cannabis Terapeutica, Francesco Crestani. «Apprezziamo la volontà di dare una risposta - scrive in una lettera indirizzata alla giunta pugliese - ai tanti pazienti che non trovano una risposta alle loro sofferenze». Tra le richieste però l´eliminazione del ricovero coatto e l´estensione della terapia anche ad altre patologie.

Sabato intanto, patrocinata dalla Regione, si tiene a Bari la prima festa della semina in collaborazione con l´associazione Luca Coscioni. «Per promuovere la libertà di cura e di ricerca scientifica - spiegano gli organizzatori - l´assistenza personale autogestita e affermare i diritti umani di malati e disabili». Il dibattito sulla legalizzazione della canapa si terrà alle 17 nella sede di AltroMondoMusic a Palese. Ospiti associazioni antiproibizioniste, artisti, giocolieri, musicisti e dj.

in riferimento a:

"Medicine con cannabis ai malati terminalila Regione autorizza e copre tutte le spese"
- Medicine con cannabis ai malati terminali la Regione autorizza e copre tutte le spese - Bari - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

martedì 6 aprile 2010

Internet for Piss - Yoani Sanchez

A me questa storia di candidare Internet per il Nobel per la pace del 2010 non mi va per niente giù, ha decisamente rotto le scatole.
Mettendo da parte le mie personali idee, mi sembra che la giornalista blogger dissidente cubana Yoani Sanchez a volte perda di vista il mondo reale. Mi sembra molto più libera lei di esprimere le sue idee contro il regime castrista cubano che noi italiani di criticare Silvio Berlusconi, se fosse in Italia sarebbe già sparita dalla circolazione.

in riferimento a:

"Riportiamo la traduzione della lettera che Yoani Sanchez, protagonista del numero di aprile 2010 di Wired ha inviato per unirsi come ambasciatore della campagna I4P"
- Yoani Sanchez: Internet Nobel per la Pace 2010 (visualizza su Google Sidewiki)

Internet for Piss - Yoani Sanchez

A me questa storia di candidare Internet per il Nobel per la pace del 2010 non mi va per niente giù, ha decisamente rotto le scatole.
Mettendo da parte le mie personali idee, mi sembra che la giornalista blogger dissidente cubana Yoani Sanchez a volte perda di vista il mondo reale. Mi sembra molto più libera lei di esprimere le sue idee contro il regime castrista cubano che noi italiani di criticare Silvio Berlusconi, se fosse in Italia sarebbe già sparita dalla circolazione.

in riferimento a:

"Riportiamo la traduzione della lettera che Yoani Sanchez, protagonista del numero di aprile 2010 di Wired ha inviato per unirsi come ambasciatore della campagna I4P"
- Yoani Sanchez: Internet Nobel per la Pace 2010 (visualizza su Google Sidewiki)

giovedì 1 aprile 2010

Come Berlusconi limita il dibattito politico nei media italiani

Le elezioni regionali del 28 e 29 marzo saranno di importanza nazionale, come ha ammesso lo stesso Silvio Berlusconi. Un esame di popolarità per il Presidente del Consiglio dopo un problematico 2009. Il 20 marzo Berlusconi ha organizzato una manifestazione a Roma invitando tutti i suoi sostenitori, ma la partecipazione è stata deludente. Le elezioni potrebbero concludersi con una vittoria di margine.
In vista delle elezione, ci si potrebbe aspettare che il prinicipale canale delle reti televisive statali RAI offra un approfondito esame della campagna elettorale il 26 marzo. Invece, l’unico programma inizierà alle 23:10 e durerà solo cinque minuti. La prima serata sarà lasciata a due quiz e a un “talent show”. Non ci saranno commenti e analisi delle elezioni neanche sugli altri canali RAI o sulle reti private ‘Mediaset’ del Presidente del Consiglio. Non si direbbe mai che sia periodo elettorale.

Questo è un ottimo esempio del potere che Silvio Berlusconi esercita sui media italiani. In un paese dove i giornali vengono letti da pochi e dove Internet rimane poco diffuso, le reti televisive sono la principale fonte d’ informazione politica. In un contesto dove tre delle quattro principali reti private sono controllate dal Presidente del Consiglio, dove le reti statali seguono una linea filo-governativa, l’analisi delle notizie rimane superficiale anche nei casi migliori. Il direttore the TG1, Augusto Minzolini, manda apertamente in onda editoriali favorevoli alle politiche del governo. Quando l’avvocato inglese, David Mills, condannato per aver accettato tangenti da Berlusconi, evitò l’incarcerazione grazie alla prescrizione, il TG1 riportò la notizia affermato che l’avvocato era stato assolto.

Tutto questo rende le trasmissioni di approfondimento ancora più importanti. Nonostante nel 2000 fosse stata introdotta la par condicio per evitare favoritismi, l’organo di garanzia, l’Agcom, ha deciso il mese scorso che il miglior modo per evitare irregolarità sia di sospendere i talk show durante la campagna elettorale. Si potrebbe considerare questa decisione come esagerata puntigliosità, se non fosse per l’esistenza di prove che testimoniano come l’Agcom sia stata oggetto di pressioni da parte di Silvio Berlusconi. Inquirenti che investigavano su un caso di false carte di credito hanno casualmente intercettato conversazioni telefoniche tra il Presidente del Consiglio e un membro dell’ Agcom, nelle quali Berlusconi avrebbe richiesto la chiusura di “Annozero”, una trasmissione molto critica nei confronti del governo. Si ritiene che il suddetto membro dell’Agcom abbia offerto il sostegno dei suoi colleghi per preparare un protesta ufficiale.

Sotto richiesta delle quattro reti private e delle satellitari reti Sky di Rupert Murdoch, un tribunale ha annullato il provvedimento. Ma, né la RAI né Mediaset hanno mandato in onda le trasmissioni di approfondimento. Il quotidiano “Il Corriere della Sera” sta cercando di colmare il vuoto lasciato dalla televisione assumendo un famoso giornalista per presentare un programma sul proprio sito web. Il team di Annozero sta progettando una puntata a Bologna che andrà in onda in rete. Internet resta però un povero sostituto. Il “black out” televisivo ha chiuso la bocca anche a Berlusconi. Almeno fino al 23 marzo, quando è intervenuto per telefono in un popolare programma RAI della mattina durante la diretta esprimendo le proprie opinioni senza contradditorio.

[Articolo originale "Blacked out" di The Economist Print Edition]

in riferimento a: Oscurato | Italia Dall'Estero (visualizza su Google Sidewiki)

Silvio Berlusconi intende cambiare la Costituzione per ottenere maggiori poteri

Articolo di Politica interna, pubblicato lunedì 22 marzo 2010 in Gran Bretagna.

[The Times]

Il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha intenzione di indire un referendum per cambiare la costituzione in modo da ottenere maggiori poteri come “presidente direttamente eletto”.

Rivolgendosi ai sostenitori del proprio partito, il Popolo delle Libertà (PdL), durante una manifestazione tenutasi a Roma, Berlusconi ha dichiarato di progettare una “grande, grande, grande riforma” nei restanti tre anni del mandato. Il premier vuole riformare il sistema giudiziario che, secondo quanto denuncia, è a lui ostile, diminuire il numero dei parlamentari e senatori e indire elezioni dirette per il capo dello stato, a cui attribuire maggiori poteri.

Il presidente è attualmente eletto dal Parlamento e ha poteri limitati. Berlusconi non si proclama futuro candidato, ma la stampa italiana lascia presagire chiari segnali della sua forte convinzione populista. Il Premier pensa che il “popolo” lo sosterebbe nonostante le “bugie” diffuse dai “magistrati e dalla stampa”.

Gli esponenti del PdL hanno dichiarato che oltre un milione di persone hanno partecipato alla manifestazione di Roma, uniti dal motto “L’amore vince sempre sull’invidia e l’odio” direttamente dalla colonna sonora di Star Wars. Ma, secondo le stime della polizia, i manifestanti erano 150.000 – pochi rispetto alla folla accorsa alla manifestazione anti-berlusconiana organizzata dal centro-sinistra la settimana precedente.

Secondo recenti sondaggi i consensi nei confronti di Berlusconi sono scesi al 44% dal 62% di un anno e mezzo fa, quando venne eletto per il suo terzo mandato. La scorsa settimana il Presidente del Consiglio si è rivolto a una sala mezza vuota durante una manifestazione elettorale a Napoli.

La posizione di Berlusconi potrebbe subire un ulteriore duro colpo se gli elettori del centro-destra si astenessero dal voto nelle 13 regioni il prossimo fine settimana, dopo il pasticcio creato dal PdL per la registrazione dei candidati nella regione Lazio, sede della capitale. Non hanno, infatti, consegnato in tempo le liste perché i responsabili della consegna hanno ritardato per mangiare un panino. A questo si è aggiunta la questione della validità delle firme della lista del PdL nella regione nativa di Berlusconi, la Lombardia.

Inizialmente il Presidente del Consiglio si è rivolto ai suoi definendoli “idioti”, ma poi ha accusato la sinistra di essere l’artefice di “sporchi trucchi”. Pier Luigi Bersani, a capo del Partito democratico dell’opposizione, ha dichiarato che Berlusconi è sempre più “nervoso” perché “sa che la corrente sta girando”.

Renato Mannheimer, il maggiore studioso di dati statistici dell’Italia, ha affermato: “Gli elettori del centro-destra sono disorientati e hanno perso fiducia nei loro leader che considerano disorganizzati”.

I magistrati stanno indagando su Berlusconi per abuso di ufficio, in seguito alle intercettazioni telefoniche da cui è emerso il tentativo di imbavagliare le critiche diffuse dalle trasmissioni televisive e dai telegiornali non solo nelle sue reti “Mediaset” ma anche nei programmi RAI, la rete pubblica.

Alla manifestazione di Roma, fuori dalla Basilica di San Giovanni Laterano, Berlusconi ha dichiarato che “i giudici e i comunisti” hanno architettato “un’inchiesta sul nulla basandosi sulle intercettazioni di alcune mie telefonate”. “Volete delle intercettazioni su tutti e tutto? Volete essere spiati anche in casa vostra?” ha chiesto alla folla che ha risposto “No”. “Noi non andiamo spesso in strada ma è assolutamente necessario difenderci dagli attacchi della sinistra e dai suoi magistrati”, ha proclamato Berlusconi ai suoi sostenitori. “Siamo qui per difendere il nostro diritto al voto. Con voi, l’amore e la libertà vinceremo”.

I ministri e i candidati del PdL hanno partecipato alla manifestazione di Roma. Tuttavia, Gianfranco Fini, il Presidente della Camera e co-fondatore del partito – che ha preso le

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Silvio Berlusconi intende cambiare la Costituzione per ottenere maggiori poteri

Articolo di Politica interna, pubblicato lunedì 22 marzo 2010 in Gran Bretagna.

[The Times]

Il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha intenzione di indire un referendum per cambiare la costituzione in modo da ottenere maggiori poteri come “presidente direttamente eletto”.

Rivolgendosi ai sostenitori del proprio partito, il Popolo delle Libertà (PdL), durante una manifestazione tenutasi a Roma, Berlusconi ha dichiarato di progettare una “grande, grande, grande riforma” nei restanti tre anni del mandato. Il premier vuole riformare il sistema giudiziario che, secondo quanto denuncia, è a lui ostile, diminuire il numero dei parlamentari e senatori e indire elezioni dirette per il capo dello stato, a cui attribuire maggiori poteri.

Il presidente è attualmente eletto dal Parlamento e ha poteri limitati. Berlusconi non si proclama futuro candidato, ma la stampa italiana lascia presagire chiari segnali della sua forte convinzione populista. Il Premier pensa che il “popolo” lo sosterebbe nonostante le “bugie” diffuse dai “magistrati e dalla stampa”.

Gli esponenti del PdL hanno dichiarato che oltre un milione di persone hanno partecipato alla manifestazione di Roma, uniti dal motto “L’amore vince sempre sull’invidia e l’odio” direttamente dalla colonna sonora di Star Wars. Ma, secondo le stime della polizia, i manifestanti erano 150.000 – pochi rispetto alla folla accorsa alla manifestazione anti-berlusconiana organizzata dal centro-sinistra la settimana precedente.

Secondo recenti sondaggi i consensi nei confronti di Berlusconi sono scesi al 44% dal 62% di un anno e mezzo fa, quando venne eletto per il suo terzo mandato. La scorsa settimana il Presidente del Consiglio si è rivolto a una sala mezza vuota durante una manifestazione elettorale a Napoli.

La posizione di Berlusconi potrebbe subire un ulteriore duro colpo se gli elettori del centro-destra si astenessero dal voto nelle 13 regioni il prossimo fine settimana, dopo il pasticcio creato dal PdL per la registrazione dei candidati nella regione Lazio, sede della capitale. Non hanno, infatti, consegnato in tempo le liste perché i responsabili della consegna hanno ritardato per mangiare un panino. A questo si è aggiunta la questione della validità delle firme della lista del PdL nella regione nativa di Berlusconi, la Lombardia.

Inizialmente il Presidente del Consiglio si è rivolto ai suoi definendoli “idioti”, ma poi ha accusato la sinistra di essere l’artefice di “sporchi trucchi”. Pier Luigi Bersani, a capo del Partito democratico dell’opposizione, ha dichiarato che Berlusconi è sempre più “nervoso” perché “sa che la corrente sta girando”.

Renato Mannheimer, il maggiore studioso di dati statistici dell’Italia, ha affermato: “Gli elettori del centro-destra sono disorientati e hanno perso fiducia nei loro leader che considerano disorganizzati”.

I magistrati stanno indagando su Berlusconi per abuso di ufficio, in seguito alle intercettazioni telefoniche da cui è emerso il tentativo di imbavagliare le critiche diffuse dalle trasmissioni televisive e dai telegiornali non solo nelle sue reti “Mediaset” ma anche nei programmi RAI, la rete pubblica.

Alla manifestazione di Roma, fuori dalla Basilica di San Giovanni Laterano, Berlusconi ha dichiarato che “i giudici e i comunisti” hanno architettato “un’inchiesta sul nulla basandosi sulle intercettazioni di alcune mie telefonate”. “Volete delle intercettazioni su tutti e tutto? Volete essere spiati anche in casa vostra?” ha chiesto alla folla che ha risposto “No”. “Noi non andiamo spesso in strada ma è assolutamente necessario difenderci dagli attacchi della sinistra e dai suoi magistrati”, ha proclamato Berlusconi ai suoi sostenitori. “Siamo qui per difendere il nostro diritto al voto. Con voi, l’amore e la libertà vinceremo”.

I ministri e i candidati del PdL hanno partecipato alla manifestazione di Roma. Tuttavia, Gianfranco Fini, il Presidente della Camera e co-fondatore del partito – che ha preso le

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Come Berlusconi limita il dibattito politico nei media italiani

Le elezioni regionali del 28 e 29 marzo saranno di importanza nazionale, come ha ammesso lo stesso Silvio Berlusconi. Un esame di popolarità per il Presidente del Consiglio dopo un problematico 2009. Il 20 marzo Berlusconi ha organizzato una manifestazione a Roma invitando tutti i suoi sostenitori, ma la partecipazione è stata deludente. Le elezioni potrebbero concludersi con una vittoria di margine.
In vista delle elezione, ci si potrebbe aspettare che il prinicipale canale delle reti televisive statali RAI offra un approfondito esame della campagna elettorale il 26 marzo. Invece, l’unico programma inizierà alle 23:10 e durerà solo cinque minuti. La prima serata sarà lasciata a due quiz e a un “talent show”. Non ci saranno commenti e analisi delle elezioni neanche sugli altri canali RAI o sulle reti private ‘Mediaset’ del Presidente del Consiglio. Non si direbbe mai che sia periodo elettorale.

Questo è un ottimo esempio del potere che Silvio Berlusconi esercita sui media italiani. In un paese dove i giornali vengono letti da pochi e dove Internet rimane poco diffuso, le reti televisive sono la principale fonte d’ informazione politica. In un contesto dove tre delle quattro principali reti private sono controllate dal Presidente del Consiglio, dove le reti statali seguono una linea filo-governativa, l’analisi delle notizie rimane superficiale anche nei casi migliori. Il direttore the TG1, Augusto Minzolini, manda apertamente in onda editoriali favorevoli alle politiche del governo. Quando l’avvocato inglese, David Mills, condannato per aver accettato tangenti da Berlusconi, evitò l’incarcerazione grazie alla prescrizione, il TG1 riportò la notizia affermato che l’avvocato era stato assolto.

Tutto questo rende le trasmissioni di approfondimento ancora più importanti. Nonostante nel 2000 fosse stata introdotta la par condicio per evitare favoritismi, l’organo di garanzia, l’Agcom, ha deciso il mese scorso che il miglior modo per evitare irregolarità sia di sospendere i talk show durante la campagna elettorale. Si potrebbe considerare questa decisione come esagerata puntigliosità, se non fosse per l’esistenza di prove che testimoniano come l’Agcom sia stata oggetto di pressioni da parte di Silvio Berlusconi. Inquirenti che investigavano su un caso di false carte di credito hanno casualmente intercettato conversazioni telefoniche tra il Presidente del Consiglio e un membro dell’ Agcom, nelle quali Berlusconi avrebbe richiesto la chiusura di “Annozero”, una trasmissione molto critica nei confronti del governo. Si ritiene che il suddetto membro dell’Agcom abbia offerto il sostegno dei suoi colleghi per preparare un protesta ufficiale.

Sotto richiesta delle quattro reti private e delle satellitari reti Sky di Rupert Murdoch, un tribunale ha annullato il provvedimento. Ma, né la RAI né Mediaset hanno mandato in onda le trasmissioni di approfondimento. Il quotidiano “Il Corriere della Sera” sta cercando di colmare il vuoto lasciato dalla televisione assumendo un famoso giornalista per presentare un programma sul proprio sito web. Il team di Annozero sta progettando una puntata a Bologna che andrà in onda in rete. Internet resta però un povero sostituto. Il “black out” televisivo ha chiuso la bocca anche a Berlusconi. Almeno fino al 23 marzo, quando è intervenuto per telefono in un popolare programma RAI della mattina durante la diretta esprimendo le proprie opinioni senza contradditorio.

[Articolo originale "Blacked out" di The Economist Print Edition]

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Silvio Berlusconi intende cambiare la Costituzione per ottenere maggiori poteri

Articolo di Politica interna, pubblicato lunedì 22 marzo 2010 in Gran Bretagna.

Il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha intenzione di indire un referendum per cambiare la costituzione in modo da ottenere maggiori poteri come “presidente direttamente eletto”.

Rivolgendosi ai sostenitori del proprio partito, il Popolo delle Libertà (PdL), durante una manifestazione tenutasi a Roma, Berlusconi ha dichiarato di progettare una “grande, grande, grande riforma” nei restanti tre anni del mandato. Il premier vuole riformare il sistema giudiziario che, secondo quanto denuncia, è a lui ostile, diminuire il numero dei parlamentari e senatori e indire elezioni dirette per il capo dello stato, a cui attribuire maggiori poteri.

Il presidente è attualmente eletto dal Parlamento e ha poteri limitati. Berlusconi non si proclama futuro candidato, ma la stampa italiana lascia presagire chiari segnali della sua forte convinzione populista. Il Premier pensa che il “popolo” lo sosterebbe nonostante le “bugie” diffuse dai “magistrati e dalla stampa”.

Gli esponenti del PdL hanno dichiarato che oltre un milione di persone hanno partecipato alla manifestazione di Roma, uniti dal motto “L’amore vince sempre sull’invidia e l’odio” direttamente dalla colonna sonora di Star Wars. Ma, secondo le stime della polizia, i manifestanti erano 150.000 – pochi rispetto alla folla accorsa alla manifestazione anti-berlusconiana organizzata dal centro-sinistra la settimana precedente.

Secondo recenti sondaggi i consensi nei confronti di Berlusconi sono scesi al 44% dal 62% di un anno e mezzo fa, quando venne eletto per il suo terzo mandato. La scorsa settimana il Presidente del Consiglio si è rivolto a una sala mezza vuota durante una manifestazione elettorale a Napoli.

La posizione di Berlusconi potrebbe subire un ulteriore duro colpo se gli elettori del centro-destra si astenessero dal voto nelle 13 regioni il prossimo fine settimana, dopo il pasticcio creato dal PdL per la registrazione dei candidati nella regione Lazio, sede della capitale. Non hanno, infatti, consegnato in tempo le liste perché i responsabili della consegna hanno ritardato per mangiare un panino. A questo si è aggiunta la questione della validità delle firme della lista del PdL nella regione nativa di Berlusconi, la Lombardia.

Inizialmente il Presidente del Consiglio si è rivolto ai suoi definendoli “idioti”, ma poi ha accusato la sinistra di essere l’artefice di “sporchi trucchi”. Pier Luigi Bersani, a capo del Partito democratico dell’opposizione, ha dichiarato che Berlusconi è sempre più “nervoso” perché “sa che la corrente sta girando”.

Renato Mannheimer, il maggiore studioso di dati statistici dell’Italia, ha affermato: “Gli elettori del centro-destra sono disorientati e hanno perso fiducia nei loro leader che considerano disorganizzati”.

I magistrati stanno indagando su Berlusconi per abuso di ufficio, in seguito alle intercettazioni telefoniche da cui è emerso il tentativo di imbavagliare le critiche diffuse dalle trasmissioni televisive e dai telegiornali non solo nelle sue reti “Mediaset” ma anche nei programmi RAI, la rete pubblica.

Alla manifestazione di Roma, fuori dalla Basilica di San Giovanni Laterano, Berlusconi ha dichiarato che “i giudici e i comunisti” hanno architettato “un’inchiesta sul nulla basandosi sulle intercettazioni di alcune mie telefonate”. “Volete delle intercettazioni su tutti e tutto? Volete essere spiati anche in casa vostra?” ha chiesto alla folla che ha risposto “No”. “Noi non andiamo spesso in strada ma è assolutamente necessario difenderci dagli attacchi della sinistra e dai suoi magistrati”, ha proclamato Berlusconi ai suoi sostenitori. “Siamo qui per difendere il nostro diritto al voto. Con voi, l’amore e la libertà vinceremo”.

I ministri e i candidati del PdL hanno partecipato alla manifestazione di Roma. Tuttavia, Gianfranco Fini, il Presidente della Camera e co-fondatore del partito – che ha preso le distanze dal

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Silvio Berlusconi intende cambiare la Costituzione per ottenere maggiori poteri

Articolo di Politica interna, pubblicato lunedì 22 marzo 2010 in Gran Bretagna.

Il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha intenzione di indire un referendum per cambiare la costituzione in modo da ottenere maggiori poteri come “presidente direttamente eletto”.

Rivolgendosi ai sostenitori del proprio partito, il Popolo delle Libertà (PdL), durante una manifestazione tenutasi a Roma, Berlusconi ha dichiarato di progettare una “grande, grande, grande riforma” nei restanti tre anni del mandato. Il premier vuole riformare il sistema giudiziario che, secondo quanto denuncia, è a lui ostile, diminuire il numero dei parlamentari e senatori e indire elezioni dirette per il capo dello stato, a cui attribuire maggiori poteri.

Il presidente è attualmente eletto dal Parlamento e ha poteri limitati. Berlusconi non si proclama futuro candidato, ma la stampa italiana lascia presagire chiari segnali della sua forte convinzione populista. Il Premier pensa che il “popolo” lo sosterebbe nonostante le “bugie” diffuse dai “magistrati e dalla stampa”.

Gli esponenti del PdL hanno dichiarato che oltre un milione di persone hanno partecipato alla manifestazione di Roma, uniti dal motto “L’amore vince sempre sull’invidia e l’odio” direttamente dalla colonna sonora di Star Wars. Ma, secondo le stime della polizia, i manifestanti erano 150.000 – pochi rispetto alla folla accorsa alla manifestazione anti-berlusconiana organizzata dal centro-sinistra la settimana precedente.

Secondo recenti sondaggi i consensi nei confronti di Berlusconi sono scesi al 44% dal 62% di un anno e mezzo fa, quando venne eletto per il suo terzo mandato. La scorsa settimana il Presidente del Consiglio si è rivolto a una sala mezza vuota durante una manifestazione elettorale a Napoli.

La posizione di Berlusconi potrebbe subire un ulteriore duro colpo se gli elettori del centro-destra si astenessero dal voto nelle 13 regioni il prossimo fine settimana, dopo il pasticcio creato dal PdL per la registrazione dei candidati nella regione Lazio, sede della capitale. Non hanno, infatti, consegnato in tempo le liste perché i responsabili della consegna hanno ritardato per mangiare un panino. A questo si è aggiunta la questione della validità delle firme della lista del PdL nella regione nativa di Berlusconi, la Lombardia.

Inizialmente il Presidente del Consiglio si è rivolto ai suoi definendoli “idioti”, ma poi ha accusato la sinistra di essere l’artefice di “sporchi trucchi”. Pier Luigi Bersani, a capo del Partito democratico dell’opposizione, ha dichiarato che Berlusconi è sempre più “nervoso” perché “sa che la corrente sta girando”.

Renato Mannheimer, il maggiore studioso di dati statistici dell’Italia, ha affermato: “Gli elettori del centro-destra sono disorientati e hanno perso fiducia nei loro leader che considerano disorganizzati”.

I magistrati stanno indagando su Berlusconi per abuso di ufficio, in seguito alle intercettazioni telefoniche da cui è emerso il tentativo di imbavagliare le critiche diffuse dalle trasmissioni televisive e dai telegiornali non solo nelle sue reti “Mediaset” ma anche nei programmi RAI, la rete pubblica.

Alla manifestazione di Roma, fuori dalla Basilica di San Giovanni Laterano, Berlusconi ha dichiarato che “i giudici e i comunisti” hanno architettato “un’inchiesta sul nulla basandosi sulle intercettazioni di alcune mie telefonate”. “Volete delle intercettazioni su tutti e tutto? Volete essere spiati anche in casa vostra?” ha chiesto alla folla che ha risposto “No”. “Noi non andiamo spesso in strada ma è assolutamente necessario difenderci dagli attacchi della sinistra e dai suoi magistrati”, ha proclamato Berlusconi ai suoi sostenitori. “Siamo qui per difendere il nostro diritto al voto. Con voi, l’amore e la libertà vinceremo”.

I ministri e i candidati del PdL hanno partecipato alla manifestazione di Roma. Tuttavia, Gianfranco Fini, il Presidente della Camera e co-fondatore del partito – che ha preso le distanze dal

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La democrazia ha il tempo contato

Articolo di Politica interna, pubblicato martedì 30 marzo 2010 in Germania.

Quando Berlusconi è sotto pressione si cerca un capo espiatorio. Con questa strategia continua ad avere successo. G8 e UE dovrebbero interrompere il loro silenzio. Il caso Berlusconi dimostra cosa succede a un paese senza un centro.

No, il risultato positivo della destra italiana alle regionali non è una sorpresa. I risultati riflettono una realtà creata da 15 anni quasi ininterrotti di dominio di Silvio Berlusconi. Corruzione, collusioni con la mafia, manipolazione dei media e delle leggi, scandali sessuali e una cattiva amministrazione non hanno danneggiato la coalizione del cavaliere.

Al contrario: grazie al controllo quasi assoluto dei media è riuscito a persuadere la maggioranza della popolazione che la colpa dei problemi del Paese sia di altri. I colpevoli sono gli immigranti contro i quali è stata spiegata una campagna senza precedenti in tutta l’Europa occidentale. Un esempio: il settore a basso reddito, incentivato da Berlusconi, ha portato nel settore tessile veneto all’assunzione in massa di lavoratori stranieri invece che italiani. Ma nel nord l’agitazione xenofoba non ha portato ad un rafforzamento della coalizione elettorale di Berlusconi “Popolo della Libertà (PdL)”. Per la prima volta la Lega Nord, partito separatista e razzista, ha superato il PdL in Veneto.

Dalla fine della guerra fino ai primi anni ‘90 l‘Italia è rimasta fondamentalmente divisa in due blocchi più o meno omogenei, la sinistra da un lato, i democristiani dall’altro. Tuttavia, entrambi erano accomunati dal consenso anti-fascista dal 1946. Questo consenso è venuto meno con il crollo dei due blocchi e con la nascita di un’alleanza di destra grazie all’unione di neo- e postfascisti.

L’aspetto negativo di questa “berlusconizzazione” della società italiana è l’incapacità dell’opposizione di offrire un’alternativa credibile. Il breve interludio della coalizione di centrosinistra con Romano Prodi dal 2006 al 2008 sfociò in un caos senza precedenti. Il più forte partito comunista in Europa occidentale era diventato prima un partito socialdemocratico senza entusiasmo e poi, da un punto di vista ideologico, un partito democratico ideologicamente poco definibile. Persino alcuni irremovibili ex-socialisti hanno aderito allo schieramento di Berlusconi. I comunisti sono infetti dal “fungo della disgregazione” e non sono più rappresentati in Parlamento. Desta preoccupazione, come in Francia, la scarsa affluenza alle urne.

Il risultato delle elezioni rafforza la destra italiana. La rafforzata Lega Nord spingerà ad per incrementare il divario sociale ed economico tra un nord ricco e un mezzogiorno povero. La persecuzione degli stranieri aumenterà. Prima o poi, il G8 e l’UE dovranno rompere il loro silenzio sugli sviluppi in Italia. Sarebbe meglio prima che poi, perchè la democrazia sull’Appennino ha sempre più il tempo contato.

[Articolo originale "Demokratie zieht den Kürzeren" di Manfred Bleskin]

in riferimento a: La democrazia ha il tempo contato | Italia Dall'Estero (visualizza su Google Sidewiki)

La democrazia ha il tempo contato

Articolo di Politica interna, pubblicato martedì 30 marzo 2010 in Germania.

Quando Berlusconi è sotto pressione si cerca un capo espiatorio. Con questa strategia continua ad avere successo. G8 e UE dovrebbero interrompere il loro silenzio. Il caso Berlusconi dimostra cosa succede a un paese senza un centro.

No, il risultato positivo della destra italiana alle regionali non è una sorpresa. I risultati riflettono una realtà creata da 15 anni quasi ininterrotti di dominio di Silvio Berlusconi. Corruzione, collusioni con la mafia, manipolazione dei media e delle leggi, scandali sessuali e una cattiva amministrazione non hanno danneggiato la coalizione del cavaliere.

Al contrario: grazie al controllo quasi assoluto dei media è riuscito a persuadere la maggioranza della popolazione che la colpa dei problemi del Paese sia di altri. I colpevoli sono gli immigranti contro i quali è stata spiegata una campagna senza precedenti in tutta l’Europa occidentale. Un esempio: il settore a basso reddito, incentivato da Berlusconi, ha portato nel settore tessile veneto all’assunzione in massa di lavoratori stranieri invece che italiani. Ma nel nord l’agitazione xenofoba non ha portato ad un rafforzamento della coalizione elettorale di Berlusconi “Popolo della Libertà (PdL)”. Per la prima volta la Lega Nord, partito separatista e razzista, ha superato il PdL in Veneto.

Dalla fine della guerra fino ai primi anni ‘90 l‘Italia è rimasta fondamentalmente divisa in due blocchi più o meno omogenei, la sinistra da un lato, i democristiani dall’altro. Tuttavia, entrambi erano accomunati dal consenso anti-fascista dal 1946. Questo consenso è venuto meno con il crollo dei due blocchi e con la nascita di un’alleanza di destra grazie all’unione di neo- e postfascisti.

L’aspetto negativo di questa “berlusconizzazione” della società italiana è l’incapacità dell’opposizione di offrire un’alternativa credibile. Il breve interludio della coalizione di centrosinistra con Romano Prodi dal 2006 al 2008 sfociò in un caos senza precedenti. Il più forte partito comunista in Europa occidentale era diventato prima un partito socialdemocratico senza entusiasmo e poi, da un punto di vista ideologico, un partito democratico ideologicamente poco definibile. Persino alcuni irremovibili ex-socialisti hanno aderito allo schieramento di Berlusconi. I comunisti sono infetti dal “fungo della disgregazione” e non sono più rappresentati in Parlamento. Desta preoccupazione, come in Francia, la scarsa affluenza alle urne.

Il risultato delle elezioni rafforza la destra italiana. La rafforzata Lega Nord spingerà ad per incrementare il divario sociale ed economico tra un nord ricco e un mezzogiorno povero. La persecuzione degli stranieri aumenterà. Prima o poi, il G8 e l’UE dovranno rompere il loro silenzio sugli sviluppi in Italia. Sarebbe meglio prima che poi, perchè la democrazia sull’Appennino ha sempre più il tempo contato.

[Articolo originale "Demokratie zieht den Kürzeren" di Manfred Bleskin]

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Il rimbalzo di Berlusconi

“Le elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010 hanno chiarito molte cose dell’Italia di oggi. La prima è che non è la Francia: contro ogni previsione, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha evitato il tracollo alle urne, a differenza di quello subìto dal presidente francese Nicolas Sarkozy due settimane fa”, scrive l’Economist. Il Popolo della libertà (Pdl) di Berlusconi si è aggiudicato sei delle 13 regioni in gioco, strappandone quattro al centrosinistra. “È una buona prestazione per il premier. Il Partito democratico è riuscito solo a ridurre il divario dal Pdl”.

Il quotidiano svizzero Le Temps, invece, propone un ritratto di Luca Zaia, il nuovo presidente della regione Veneto e lo definisce “il volto rispettabile della Lega nord”. “Non fa prediche né dichiarazioni sferzanti. È sempre composto ed elegante nel suo completo scuro cucito su misura. Luca Zaia, il nuovo governatore del Veneto, si comporta in modo diverso da molti suoi colleghi leghisti che rivendicano uno stile più popolare. Zaia è talmente atipico che alcuni lo vedono più come un democristiano che come un rappresentante del partito secessionista e xenofobo”.

in riferimento a: Il rimbalzo di Berlusconi — Internazionale (visualizza su Google Sidewiki)

Il rimbalzo di Berlusconi

“Le elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010 hanno chiarito molte cose dell’Italia di oggi. La prima è che non è la Francia: contro ogni previsione, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha evitato il tracollo alle urne, a differenza di quello subìto dal presidente francese Nicolas Sarkozy due settimane fa”, scrive l’Economist. Il Popolo della libertà (Pdl) di Berlusconi si è aggiudicato sei delle 13 regioni in gioco, strappandone quattro al centrosinistra. “È una buona prestazione per il premier. Il Partito democratico è riuscito solo a ridurre il divario dal Pdl”.

Il quotidiano svizzero Le Temps, invece, propone un ritratto di Luca Zaia, il nuovo presidente della regione Veneto e lo definisce “il volto rispettabile della Lega nord”. “Non fa prediche né dichiarazioni sferzanti. È sempre composto ed elegante nel suo completo scuro cucito su misura. Luca Zaia, il nuovo governatore del Veneto, si comporta in modo diverso da molti suoi colleghi leghisti che rivendicano uno stile più popolare. Zaia è talmente atipico che alcuni lo vedono più come un democristiano che come un rappresentante del partito secessionista e xenofobo”.

in riferimento a: Il rimbalzo di Berlusconi — Internazionale (visualizza su Google Sidewiki)

Il panorama desolante della politica italiana

Umberto Bossi ha battuto Silvio Berlusconi. L’ulteriore spostamento a destra del quadro politico dopo le elezioni regionali non preannuncia niente di buono, scrive il quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung.

Con il rafforzamento dei chiassosi populisti della Lega nord, il clima politico del paese potrebbe avvelenarsi ulteriormente. Ma anche il centrosinistra è sempre più polarizzato.

L’affluenza alle urne ha toccato un minimo storico: evidentemente molti sono nauseati dalla politica. L’astensionismo ha colpito soprattutto il partito del premier Silvio Berlusconi: la repulsione nei confronti del suo modo di esercitare il potere sta crescendo visibilmente. Sono sempre di più i cittadini che ne hanno abbastanza delle innumerevoli gaffe, delle leggi ad personam e del disprezzo per le istituzioni con cui si è distinto Berlusconi in questi anni.

Nonostante la maggioranza schiacciante in parlamento e il notevole consenso popolare, Berlusconi non si è ancora azzardato a prendere in mano la patata bollente di riforme come quella del sistema pensionistico o del mercato del lavoro, ancora oggi soggetto a regolamentazioni eccessive.

Ora sia Berlusconi sia Bossi promettono nuove riforme. Ma i due leader hanno priorità diverse. Bossi venderà la vittoria del suo partito a caro prezzo, avanzando nuove pretese di cariche ufficiali e concessioni politiche. La coalizione di maggioranza sarà messa a dura prova.-Meret Baumann (traduzione di Floriana Pagano)

in riferimento a: Il panorama desolante della politica italiana — Internazionale (visualizza su Google Sidewiki)

Il panorama desolante della politica italiana

Umberto Bossi ha battuto Silvio Berlusconi. L’ulteriore spostamento a destra del quadro politico dopo le elezioni regionali non preannuncia niente di buono, scrive il quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung.

Con il rafforzamento dei chiassosi populisti della Lega nord, il clima politico del paese potrebbe avvelenarsi ulteriormente. Ma anche il centrosinistra è sempre più polarizzato.

L’affluenza alle urne ha toccato un minimo storico: evidentemente molti sono nauseati dalla politica. L’astensionismo ha colpito soprattutto il partito del premier Silvio Berlusconi: la repulsione nei confronti del suo modo di esercitare il potere sta crescendo visibilmente. Sono sempre di più i cittadini che ne hanno abbastanza delle innumerevoli gaffe, delle leggi ad personam e del disprezzo per le istituzioni con cui si è distinto Berlusconi in questi anni.

Nonostante la maggioranza schiacciante in parlamento e il notevole consenso popolare, Berlusconi non si è ancora azzardato a prendere in mano la patata bollente di riforme come quella del sistema pensionistico o del mercato del lavoro, ancora oggi soggetto a regolamentazioni eccessive.

Ora sia Berlusconi sia Bossi promettono nuove riforme. Ma i due leader hanno priorità diverse. Bossi venderà la vittoria del suo partito a caro prezzo, avanzando nuove pretese di cariche ufficiali e concessioni politiche. La coalizione di maggioranza sarà messa a dura prova.-Meret Baumann (traduzione di Floriana Pagano)

in riferimento a: Il panorama desolante della politica italiana — Internazionale (visualizza su Google Sidewiki)

Alla grande! Vai di P2!

Stanno attuando passo dopo passo il programma della P2, ora siete contenti? No intercettazioni, no indagini su corruzione, tangenti, mafia, etc...
Insomma, no intercettazioni a Silvio Belusconi! Complimentoni ancora!

in riferimento a:

"Il primissimo segnale vuole darlo con le intercettazioni, "una riforma che la nostra gente condivide e che aspetta ormai da troppo tempo". Berlusconi vorrebbe un testo ancora più duro di quello in attesa del sì definitivo al Senato, ma è disposto ad "accontentarsi", a patto però che per la prima settimana di maggio diventi legge una volta per tutte."
- Giustizia, la road map di Berlusconi "In un mese il sì alle intercettazioni" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Alla grande! Vai di P2!

Stanno attuando passo dopo passo il programma della P2, ora siete contenti? No intercettazioni, no indagini su corruzione, tangenti, mafia, etc...
Insomma, no intercettazioni a Silvio Belusconi! Complimentoni ancora!

in riferimento a:

"Il primissimo segnale vuole darlo con le intercettazioni, "una riforma che la nostra gente condivide e che aspetta ormai da troppo tempo". Berlusconi vorrebbe un testo ancora più duro di quello in attesa del sì definitivo al Senato, ma è disposto ad "accontentarsi", a patto però che per la prima settimana di maggio diventi legge una volta per tutte."
- Giustizia, la road map di Berlusconi "In un mese il sì alle intercettazioni" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Una valanga irrefrenabile!

Ed ora facciamo pulizia dei giornalisti comunisti, vero Silvio? Viva la censura, calpestiamo pure tutti quelli che non sono allineati con il dittatore!

in riferimento a:

"Tre giornalisti sollevati dall'incarico di conduttori al Tg1 "per dare un segnale di cambiamento": Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso. Lo ha annunciato al comitato di redazione il direttore Augusto Minzolini. Attaccano Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, consiglieri di minoranza Rai: "E' una vera e propria epurazione dei giornalisti che non hanno firmato la lettera in favore del direttore. La situazione in Rai non è più tollerabile"."
- Tg1, allontanati dal video tre conduttori Minzolini: "Non si tratta di epurazione" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Una valanga irrefrenabile!

Ed ora facciamo pulizia dei giornalisti comunisti, vero Silvio? Viva la censura, calpestiamo pure tutti quelli che non sono allineati con il dittatore!

in riferimento a:

"Tre giornalisti sollevati dall'incarico di conduttori al Tg1 "per dare un segnale di cambiamento": Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso. Lo ha annunciato al comitato di redazione il direttore Augusto Minzolini. Attaccano Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, consiglieri di minoranza Rai: "E' una vera e propria epurazione dei giornalisti che non hanno firmato la lettera in favore del direttore. La situazione in Rai non è più tollerabile"."
- Tg1, allontanati dal video tre conduttori Minzolini: "Non si tratta di epurazione" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Ecco La Lega... e due!

Ancora complimenti ai Piemontesi per la scelta oculata del loro rappresentate! Vuole rovinare la festa a chi abortisce per divertimento!
Ah, io non sono piemontese e neppure italiano, sono nato qui ma non volevo.

in riferimento a:

"La Ru486 va somministrata in ospedale e le confezioni già arrivate in Piemonte potrebbero restare al momento nei magazzini: è quanto ha detto il neopresidente leghista della Regione, Roberto Cota, ai microfoni di "Mattino Cinque" durante la rubrica "La telefonata" di Maurizio Belpietro. Sulla Ru486 Cota ha idee "completamente diverse" da quelle dell'ex presidente Mercedes Bresso: farà quanto in suo potere per fermarla."
- Cota contro la Ru486 in Piemonte "Per me può restare nei magazzini" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Ecco La Lega... e due!

Ancora complimenti ai Piemontesi per la scelta oculata del loro rappresentate! Vuole rovinare la festa a chi abortisce per divertimento!
Ah, io non sono piemontese e neppure italiano, sono nato qui ma non volevo.

in riferimento a:

"La Ru486 va somministrata in ospedale e le confezioni già arrivate in Piemonte potrebbero restare al momento nei magazzini: è quanto ha detto il neopresidente leghista della Regione, Roberto Cota, ai microfoni di "Mattino Cinque" durante la rubrica "La telefonata" di Maurizio Belpietro. Sulla Ru486 Cota ha idee "completamente diverse" da quelle dell'ex presidente Mercedes Bresso: farà quanto in suo potere per fermarla."
- Cota contro la Ru486 in Piemonte "Per me può restare nei magazzini" - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

Ecco La Lega.

Complimenti ai Piemontesi, che hanno votato un rappresentate omofobo, razzista e che non sa neanche la geografia della regione che vuole governare. Ancora complimenti!

in riferimento a:

"La prima polemica del neo presidente Cota, è con gli organizzatori del gay pride torinese. Durante «Porta a porta» dell’altra sera Cota ha affermato che «dovrà revocare il patrocinio al Gay pride»."
- Cota: "Non patrocino il Gay Pride" Il coordinatore: "Mai chiesto"- Torino LASTAMPA.it (visualizza su Google Sidewiki)

Ecco La Lega.

Complimenti ai Piemontesi, che hanno votato un rappresentate omofobo, razzista e che non sa neanche la geografia della regione che vuole governare. Ancora complimenti!

in riferimento a:

"La prima polemica del neo presidente Cota, è con gli organizzatori del gay pride torinese. Durante «Porta a porta» dell’altra sera Cota ha affermato che «dovrà revocare il patrocinio al Gay pride»."
- Cota: "Non patrocino il Gay Pride" Il coordinatore: "Mai chiesto"- Torino LASTAMPA.it (visualizza su Google Sidewiki)