martedì 29 dicembre 2009

Treni tedeschi in Italia. FS zitte e mute.

Ancora a riguardo dei treni tedesco-austriaci austro-ungarici in italia, vi rimando al blog "la vita istruzioni per l'uso", eccono un passo:

"La storia mi sembra così inverosimile che ho pensato di indagare. E in effetti ecco qui un articolo che racconta sostanzialmente la stessa storia. La linea è stata inaugurata il 13 dicembre (ma gli altri giornali ne hanno parlato?) e va da Monaco di Baviera a Milano (porta Garibaldi: si vede che non gli han dato il permesso per la Centrale), passando ovviamente per Verona e Bologna, i vagoni sono tedeschi (DB) e il locomotore è ÖBB, austriaco. Qui si dice che i treni sono puliti, in orario, personale gentile… (Beh, è un po’ la storia dell’erba dei vicini.)"

Sul blog trovate anche il link al sito delle ferrovie austriache con l'orario.

La vita istruzioni per l'uso - article - Treni tedeschi in Italia. FS zitte e mute.

2 commenti:

  1. Ciao.
    Da decenni le ferrovie tedesche offrono un servizio molto migliore di quelle italiane. Oggi questo e’ sotto gli occhi di tutti dopo il passaggio delle corse Monaco-Bologna alla nuova societa’ austro-germanica. Ricordo benissimo che sui treni intercity Monaco-Milano, ad esempio, c’e’ sempre - stampato dalla DB, le ferrovie tedesche - il fogliettino con l’orario di tutti gli arrivi e concidenze per ogni fermata del treno. Sulla tratta inversa invece il foglietto non esiste proprio. A Trenitalia di dare informazioni accurate non interessava niente.
    Altro esempio. Lo stesso treno viaggiava sempre in orario, ma solo fino al Brennero. Sulla tratta italiana iniziavano i ritardi. Ma come? Lo stesso treno? E’ sì. Servizio Trenitalia. Da anni poi io ho smesso di usare il sito web di Trenitalia, preferendo invece quello della DB, anche per le tratte italiane.
    Altro esempio. In estate ci sono i prezzi scontati su determinate tratte internazionali. In Germania il biglietto è disponibile fino a tre giorni prima, In Italia è disponibile solo fino ad una settimana prima, dopodichè si paga tariffa piena. E’ sì, servizio Trenitalia.
    Altro esempio. Estate 2009, Monaco di Baviera, stazione centrale. Mi dirigo verso il binario dove mi attende il treno per l’Italia, passando davanti a treni futuristici e stupendi che sembra quasi una parata tecnologica d’avanguardia. Mi sento bene al pensiero di viaggiare comodamente in uno di quelli, finchè non arrivo davanti a quello che mi avrebbe portato in Italia: uno scempio! Debitamente dipinto da artisti dello spray vari, è decisamente 10 anni più indietro di tutti quegli altri treni lì Monaco. E’ anche debitamente adornato da avvisi di destinazione stampati su fogli di carta ed appiccicati con la colla ai finestrini del treno, come si faceva negli anni 40 del secolo scorso. Ovviamente, al contrario dell’uso internazionale, i nomi delle localita’ tedesche sono scritti in italiano, e così io salgo sul treno “MONACO-MILANO”, non sul “MUENCHEN-MILANO”, il che per me non fa molta differenza, ma per uno che non parla italiano quel treno dovrebbe viaggiare lungo la Costa Azzurra, non attraverso le Alpi Retiche. C’e’ anche la targa di rito “vagone acclimatizzato”. Eccome. Quando entro fanno all’interno – a fine giugno – oltre 35 gradi! Dell’aria condizionata nemmeno l’ombra, ed i finestrini sono ovviamente sigillati. Solo dopo la partenza accendono il condizionatore, che inizia a far sentire qualche effetto solo dopo il Brennero, ed a quel punto lo spengono, tanto ormai si è in Italia, e quindi chissenefrega del servizio. E’ sì, proprio così, servizi Trenitalia. In quell’occasione mi ha rattristito l’idea di quel treno scalcinato, considerato che Monaco di Baviera e’ la porta nord d’ingresso dell’Italia turistica, sulla cui stazione convergono migliaia di passeggeri in transito verso il Bel Paese. Trenitalia non aveva (adesso si parla ormai al passato) nemmeno la decenza di presentarsi in una forma appetibile ed apprezzabile, facendo invece mostra di un treno miserando.
    Altro esempio su come Trenitalia non solo non da informazioni sulla concorrenza, ma non le da nemmeno sui suoi servizi. Estate 2009, stazione di Chiusa, BZ. Arrivo lì e la bilglietteria è chiusa. Sulla porta un bilgiettino consiglia i viaggiatori di acquistare i biglietti in paese, da qualche parte, in una tabaccheria. Ma come, devo farmi un chilometro a piedi e magari perdo anche il treno? Non si potrebbe invece avere un distributore automatico di biglietti? Fuori, sulla pensilina, c’è effettivamente la macchinetta per i biglietti, ma quella è della provincia di Bolzano, e vende solo biglietti locali. Trenitalia avrebbe potuto facilmente installarne una per i suoi treni, ma ovviamente non e’ una priorità. Servizi Trenitalia, appunto.

    Tutto vero, tutte storie vissute, e che ora saranno – speriamo – storie di altri tempi.

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  2. Oggi sono andato a spulciare notizie a riguardo dei nuovi serrvizi DB/ÖBB ed ho trovato degli articoli informativi sul Dolomiten, quotidiano di Bolzano.

    In uno si spiega come sia possibile l’acquisto di biglietti per i nuovi treni presso le biglietterie deelle stazioni autobus di Bolzano, Bressanone e Brunico, oltre che dalle macchinette automatiche gestite dal servizio integrato trasporti della Provincia autonoma. In entrambi i casi si mette riparo alla mancanza di collaborazione da parte di Trenitalia, avvalendoli della esistente rete di vendita biglietti della Provincia Autonoma.

    In un altro articolo si parla del perchè gli abbonamenti pendolari provincaili non siano validi sui nuovi treni DB/ÖBB. Il fatto è che fin’ora la provincia aveva pagato una quota a Trenitalia per poter usare gli abbonamenti, mentre questo fin’ora non è avvenuto con DB/ÖBB, ma sembra che la copertura abbonamenti verr~a presto estesa.

    A proposito del comportamento tenuto da Trenitalia nei loro confronti, René Zumtobel, portavoce di ÖBB Tirolo/Vorarlberg conferma come Trenitalia abbia messo pali fra le ruote e cita come esempio il caso di fascie orarie che Trenitalia si è tenuta per sè, anche se poi non le utilizza, impedendo in questo modo che DB/ÖBB possa rispettare le coincidenze con altri treni, il che – aggiungo io – renderebbe quel treno DB/ÖBB meno attaente per chi deve poi prendere una coincidenza

    Poi ho dato un’occhiata al sito internet in italiano della DB, dove sono riportati TUTTI i treni sulla tratta Verona-Brennero, ad esempio, inclusi quelli di Trenitalia. E allora come mai sul sito Trenitalia i treni DB/ÖBB non ci sono?

    La mia impressione è che in futuro, tolta di mezzo l’arroganza e l’inefficienza di Trenitalia (e speriamo anche i megastipendi dei dirigenti), i trasporti ferroviari sul corridoio del Brennero potranno vivere finalmente un periodo di espansione tecnologica, umana, ed economica. Imagine...diceva Lennon...una regione dove le stazioni siano pulite, gli sportellisti gentili ed efficienti, le informazioni disponibili ed accurate, i treni veloci, puliti, ben forniti di cibo e comodità ed in orario (senza la necessità di scomodare Mussolini), le macchinette vendano biglietti per tutti i treni, le coincidenze treno-treno e treno-bus siano assicurate, e l’abbonamento copra tutta una rete capillare ed efficente di linee, e dove tutti, residenti e non, siano fondamente soddisfatti del servizio. Imagine.....E questo sogno sta per diventare realtà, basterebbe solo togliere trenitalia dalla matassa, e si noterebbe subito – come nel caso delle province di Trento e Bolzano – che ci sarebbe solo da guadagnare.

    Buon anno!

    Articoli di riferimento:


    http://altoadige.gelocal.it/dettaglio/treni-austriaci-sfida-agli-%C2%ABitaliani%C2%BB/1806231#commentatutti

    http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/economia/trenitalia/treno-austro-tedesco/treno-austro-tedesco.html

    http://www.stol.it/Artikel/Chronik/Lokal/Aufgepasst-Pendler-Abos-gelten-in-EC-Zuegen-noch-nicht/(language)/ger-DE

    http://www.stol.it/Artikel/Chronik/Lokal/Keine-Tickets-fuer-EC-Zuege-in-Suedtiroler-Bahnhoefen/(language)/ger-DE

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