venerdì 12 febbraio 2010

Masoero arrestato per concussione

Masoero... ahahahah!
E' vero che sia strano che queste cose escano prima delle elezioni, ma e' stato ancor più stupido lui a chiedere soldi in questo periodo ed a farsi prendere con le mani nel sacco! Ben gli sta'! Stupido lui e stupido chi lo ha votato!
Forza Italia, Partito della Libertà, i veri eredi spirituali del socialismo di quel sant'uomo di Craxi!

I carabinieri della squadra di polizia giudiziaria si presentano in Provincia intorno alle 10 del mattino. Sono in borghese quando chiedono di incontrare il presidente Renzo Masoero. Che sta ricevendo un imprenditore nel suo studio, mentre nella sala di rappresentanza è in corso una riunione tra amministratori e forze dell’ordine. Il blitz coglie tutti in contropiede. I carabinieri resteranno nell’ufficio di Masoero per un’ora prima di accompagnarlo in Procura. Poche centinaia di metri che segnano uno sconquasso. Personale, amministrativo, politico.

A Palazzo di giustizia, Renzo Masoero, 46 anni da compiere fra pochi giorni, al secondo mandato alla guida dell’amministrazione provinciale, una corsa appena cominciata per conquistarsi un posto in Regione con il Pdl, saprà l’accusa che gli viene contestata: concussione. Avrebbe chiesto denaro ad un imprenditore della zona, proprio quello che stava incontrando, c’è chi sussurra proprio per finanziarsi la campagna elettorale.

Dai magistrati e dalle forze dell’ordine non arrivano conferme. Su nulla. Ma a metà pomeriggio, il presidente che è stato ascoltato dal procuratore per tutta la mattina, e che sarebbe stato «collaborativo», viene invitato a infilare il cappotto per andare a casa. Agli arresti domiciliari a Livorno Ferraris, il paese di cui è anche sindaco. Eletto per la seconda volta, proprio come in Provincia. E con una messe di voti, il 67 per cento dei consensi.

In Provincia intanto continuano le perquisizioni. Vengono setacciati vari uffici e prelevati molti documenti. Tutto lo staff del presidente e tre dirigenti, legati ai settori Finanze, Ambiente e Bilancio, nel pomeriggio vengono invitati a presentarsi in Procura: sono convocati come persone informate sui fatti e gli interrogatori dureranno fino a notte. In alcuni casi il colloquio è di pochi minuti, in altri si protrae. La magistratura chiede dei rapporti con gli imprenditori e si informa anche sui concorsi, interni ed esterni, all’amministrazione provinciale.

L’unico amministratore chiamato in serata è l’assessore all’Ambiente Fabrizio Finocchi: arriva in Tribunale poco prima delle 21, ne uscirà mezz’ora dopo. Con un commento laconico: «Ho avuto una cortese discussione con il procuratore della Repubblica. Da uomo di Stato ho la massima fiducia nelle istituzioni».

L’elenco dei testimoni è molto lungo. Il capo di gabinetto Iuri Toniazzo, mentre aspetta di essere ascoltato, è esterrefatto: «Sto più tempo con Renzo Masoero che con mia moglie e non posso ancora credere che sia stato arrestato. Mi sembra di sognare. Per me lui è e resta una brava persona».

I testimoni arrivano anche da Livorno Ferraris, e questo potrebbe significare che le indagini prendono una direzione precisa sul territorio: ci sono il vice sindaco Marco Michelone, il segretario comunale Gian Luigi Sabarino e il capo dell’ufficio tecnico Gian Felice Comoglio.

Anche la politica vercellese è esterrefatta. Il capogruppo del Pd in Provincia Alessandro Portinaro è sbigottito: «Non riesco a crederci, vedremo che cosa accadrà. Dal punto di vista umano gli sono vicino». E’ senza parole il segretario uscente del Pdl Alberto Cortopassi: «Conosco Renzo da una vita. E’ sempre stata una persona corretta ed esemplare. Siamo tutti traumatizzati». E Gianluca Buonanno, onorevole e segretario della Lega: «Avrei preferito prendere un pugno in faccia che ricevere questa notizia».

in riferimento a: Vercelli, provincia sotto choc Masoero arrestato per concussione - LASTAMPA.it (visualizza su Google Sidewiki)

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