Con il Blocco dei Talk SHow ordinato da SIlvio Berlusconi, le notizie fanno molta più fatica a circolare. Censura preventiva e prevenuta, per impedire che le notizie arrivino agli elettori.
Il cda Rai prende tempo e conferma, a maggioranza, la linea sullo stop ai talk show in vista delle prossime elezioni regionali. Secondo il consiglio di amministrazione, tocca alla Commissione di Vigilanza decidere se ripristinare i dibattiti politici televisivi. «Alla luce delle ordinanze del Tar - si legge in una nota - in relazione alla regolamentazione in materia di informazione e comunicazione politica in periodo elettorale, il Consiglio di Amministrazione della Rai, dopo un ampio dibattito, ha approvato a maggioranza la delibera con la quale ha dato mandato al Direttore Generale di acquisire al più presto dalla Commissione Parlamentare per l'Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi le valutazioni di competenza, cui la Rai dovrà adeguarsi». E il direttore, Mauro Masi, fa richiesta formale alla Commissione di Vigilanza «affinché assuma le eventuali determinazioni rimesse alla sua funzione politica di indirizzo».
http://www.corriere.it/politica/speciali/2010/elezioni/notizie/rai_cda_sospensione_talk_show_b7453120-3041-11df-9bdf-00144f02aabe.shtml
Notizie come quella che vede il vostro amato Premier telefonare e fare pressioni affinchè la televisione pubblica dicesse solo quello che faceva comodo a Lui.
La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Berlusconi, Innocenzi e Minzolini a Trani solleva quantomeno tre rilevanti interrogativi giuridici. Secondo quanto è stato pubblicato sui giornali, la Procura della Repubblica di Trani stava indagando su di una vicenda di truffa ed usura relativa a finanziamenti per il credito al consumo di una carta di credito della American Express. Nel corso di intercettazioni disposte con riferimento a tale indagine, sarebbero emerse 18 telefonate riguardanti presunte pressioni per fare chiudere «Annozero» di Santoro ed interferire in qualche modo su «Ballarò» di Giovanni Floris e «Parla con me» di Serena Dandini.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=7100&ID_sezione=&sezione=
Però una buona notizia c'e', e' stato punito dall'Ordine dei Giornalisti il giornalista che aveva cercato di screditare goffamente un giudice che indagava su Berlusconi.
Il consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha ravvisato, nella diffusione del servizio, il mancato rispetto delle leggi deontologiche e la violazione della privacy (già rilevata dal Garante) "al fine di screditare la reputazione del protagonista del video e delegittimare agli occhi dell'opinione pubblica la sentenza da lui emessa in precedenza nei confronti di Fininvest". Grazie all'accostamento con immagini "non essenziali e prive in sé di interesse pubblico in quanto notizia", il servizio "ha prodotto un effetto diffamatorio nel suo insinuare presunte stravaganze e stranezze del personaggio, fino a sfiorare il vero e proprio dileggio. Immagini non essenziali (addirittura il colore dei calzini) costituiscono l'unico contenuto del servizio e sono sostenute da un commento a mò di gossip". "Risulta quanto meno fuorviante - conclude l'Ordine dei giornalisti - alimentare dubbi sulle inchieste di un giudice in virtù della scelta del colore dei suoi calzini".
http://www.ilgiornale.it/interni/caso_mesiano_brachino_sospeso_due_mesi/
L'Italia e' davvero la Repubblica delle Banane, di Arlecchino servitore di due padroni e e del segreto custodito da Pulcinella, uè.
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