mercoledì 20 gennaio 2010

Passo indietro sull'obbligo scolastico

Al lavoro a 15 anni, e scoppia la polemica tra governo e opposizione. “La maggioranza fa carta straccia dell’obbligo scolastico: inaccettabili questi salti all’indietro sul tema della formazione”, dichiara l’ex ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni. Al centro della querelle un emendamento al disegno di legge sul lavoro, collegato alla Finanziaria, approvato questa mattina dalla commissione Lavoro della Camera, che prevede che l'apprendistato possa valere a tutti gli effetti come assolvimento dell'obbligo di istruzione. Se il provvedimento dovesse andare in porto gli studenti meno volenterosi potrebbe uscire dalle aule scolastiche un anno prima dell’attuale obbligo scolastico, fissato a 16 anni.
Ma l’Ue e tutti i più recenti studi sul capitale umano ci chiedono il contrario: aumentare la permanenza a scuola dei nostri adolescenti e ridurre la dispersione scolastica. “La maggioranza e il ministro Sacconi – continua Fioroni – hanno deciso di fare carta straccia dell’obbligo scolastico. E’ inaccettabile che, invece di intensificare gli sforzi per collegare la fase educativa alla formazione e mettere in grado i ragazzi italiani di poter competere ad armi pari con i loro colleghi nel resto del mondo, qui si decida di fare un salto all’indietro così macroscopico”.

in riferimento a: Al lavoro a 15 anni invece che in classe passo indietro sull'obbligo scolastico - Repubblica.it (visualizza su Google Sidewiki)

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