“Le elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010 hanno chiarito molte cose dell’Italia di oggi. La prima è che non è la Francia: contro ogni previsione, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha evitato il tracollo alle urne, a differenza di quello subìto dal presidente francese Nicolas Sarkozy due settimane fa”, scrive l’Economist. Il Popolo della libertà (Pdl) di Berlusconi si è aggiudicato sei delle 13 regioni in gioco, strappandone quattro al centrosinistra. “È una buona prestazione per il premier. Il Partito democratico è riuscito solo a ridurre il divario dal Pdl”.
Il quotidiano svizzero Le Temps, invece, propone un ritratto di Luca Zaia, il nuovo presidente della regione Veneto e lo definisce “il volto rispettabile della Lega nord”. “Non fa prediche né dichiarazioni sferzanti. È sempre composto ed elegante nel suo completo scuro cucito su misura. Luca Zaia, il nuovo governatore del Veneto, si comporta in modo diverso da molti suoi colleghi leghisti che rivendicano uno stile più popolare. Zaia è talmente atipico che alcuni lo vedono più come un democristiano che come un rappresentante del partito secessionista e xenofobo”.
«Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre.» Ian Maclaren
giovedì 1 aprile 2010
Il rimbalzo di Berlusconi
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